• 9 anni fa
Il governo della Romania taglia l’Iva sui prodotti alimentari, che dall’inizio di giugno passa dal 24 al 9 per cento.

Una misura che allinea il Paese agli altri membri dell’Unione europea, dove l’Imposta sul valore aggiunto per i generi alimentari è inferiore a quella applicata sui prodotto di consumo.

La decisione regalerà una boccata d’ossigeno ai consumatori romeni, che in media spendono un terzo del loro reddito per acquistare cibo, contro il 18% nel resto d’Europa.

L’impatto sulle entrate dello Stato è invece stimato intorno agli 1,12 miliardi di euro.

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