Il viceministro Enrico Morando ad Andria a sostegno di Sabino Fortunato

  • 9 anni fa
Il Viceministro dell’Economia e delle Finanze ha spiegato cosa è accaduto nell’incontro svoltosi presso la sala Genius Loci, alla presenza di numerosi esponenti del Partito Democratico e delle forze che sostengono la candidatura a Sindaco di Sabino Fortunato: «Banalmente è accaduto che il Comune di Andria, sotto la direzione di Giorgino che ha l’ardire di ricandidarsi, ha portato delle entrate decisamente probabili a coprire delle spese decisamente certe. Il risultato è che la situazione del bilancio del Comune di Andria si è progressivamente peggiorata. Ho esaminato i dati ed è impressionate vedere come siano stati portati tra i residui attivi (entrate da realizzarsi nel corso del 2012) delle somme che il Comune di Andria avrebbe dovuto introitare, ammesso che le potesse introitare, nel 2005, 2006, …. È del tutto evidente che nel bilancio del Comune di Andria figurano delle somme, portate in entrata a coprire delle spese certe, che sono assolutamente improbabili se non addirittura inesistenti».
Cosa bisogna fare per porre rimedio? «Capisco che qualcuno penserà sia una battuta, ma la prima cosa da fare – continua Morando - è non far fare il Sindaco a colui che ha creato tale situazione. Questo mi sembra il minimo indispensabile. In secondo luogo, il sindaco chiamato a sostituirlo dovrà fare un doppio salto mortale carpiato: attraverso una programmazione di lungo periodo dovrà cercare di uscire da questa situazione di difficoltà. Vorrei mettere inoltre in evidenza che le nuove regole per la tenuta del bilancio sono tali per cui, anche se non ci fosse stato il pronunciamento della Corte dei Conti, in corso della stesura del bilancio di previsione per il prossimo anno, questa situazione abnorme sarebbe in ogni caso emersa perché, in conclusione, mettendo fine ad una situazione paradossale nella quale era possibile portare in entrata somme completamente inesigibili di vecchissimi tributi che non sono stati pagati, ammesso che lo dovessero e che quindi non lo saranno mai, si coprivano spese certe. Adesso nel nuovo modello di stesura del bilancio questi residui attivi di dubbia esigibilità devono essere fatti emergere in una specifica voce del bilancio e incidono direttamente sul saldo del patto di stabilità interno. Quindi, in ogni caso, Corte dei Conti o non Corte dei Conti, la situazione di sostanziale dissesto finanziario del Comune di Andria sarebbe emersa comunque sulla base dell’applicazione delle regole».
Sabino Fortunato ha ringraziato il viceministro per la sua presenza ad Andria e ha aggiunto: «Intendiamo mettere tutta la nostra professionalità e la nostra competenza a disposizione della comunità. Tengo, in particolare, ad aggiungere che la Giunta di centrodestra non ha effettuato il riaccertamento straordinario con effetto a partire dal 1 gennaio 2015. Quel riaccertamento andava effettuato, in base al principio contabile, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014. Cioè il 12 maggio ’15 nella seduta che ha visto il Consiglio Comunale approvare il rendiconto 2014, la giunta comunale avrebbe dovuto approvare anche il riaccertamento straordinario. Non lo ha fatto perché sarebbe emersa una situazione molto più pesante di quella che compare già dal bilancio del 2014».