Isil, appello dei genitori sulla sorte della cooperante americana

  • 10 anni fa
La sorte di Kayla Jean Mueller resta, al momento, avvolta nel mistero. I genitori della cooperante americana ostaggio in Siria dal 2013 hanno chiesto ai rapitori di contattarli in privato.

Nutrendo la speranza che non sia morta nel bombardamento di questo edificio da parte dell’aviazione giordana, come afferma l’Isil.

Fino a ieri nemmeno si sapeva il suo nome, per questioni di sicurezza. Come avviene per molti altri ostaggi statunitensi, secondo quanto ha spiegato la portavoce del dipartimento di Stato Marie Harf.

“Voglio spiegare con chiarezza – ha affermato – che il segretario Kerry, la nostra squadra in questo edificio e in tutti gli Stati Uniti stanno compiendo ogni sforzo per rintracciare americani tenuti in ostaggio. Stanno impiegando ogni strumento di intelligence e diplomatico. Ne sono stati trovati in oltre 50 Paesi e viene fatto di tutto per provare a riportarli a casa”.

L’intera comunità di Prescott, Arizona, dove la ragazza abitava, vive in uno stato di sospensione

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