• 10 anni fa
Il 12 aprile 1947 a Roma, nel quartiere Trastevere, nasce Franco Giuseppucci.

Roma nei primi anni del dopoguerra è una città povera, la maggior parte della classe proletaria vive nelle borgate del centro storico, dove spesso mancano i servizi igienici e si vive tra lavoretti e l’arte dell’arrangiarsi.

Il padre di Franco è un fornaio, nella cui bottega il figlio inizierà sin da ragazzino a contribuire al sostentamento della famiglia, ereditando così il soprannome di “Er Fornaretto”. E’ un lavoro duro, faticoso e i guadagni sono bassi, così bassi che papà Giuseppucci si dedica alle rapine e proprio durante una di queste, a causa di uno scontro armato con le forze dell’ordine, perde la vita.

Dopo alcuni anni Franco decide di smettere con il forno, trova lavoro come buttafuori di una sala corse di Ostia il sabato e la domenica e durante la settimana custodisce armi per molti uomini della malavita romana, uno fra tutti l’amico Enrico De Pedis detto Renatino, un giovane criminale di Testaccio. Oltre ad avere più soldi in tasca, Giuseppucci guadagna fama e stima da parte di tutta la malavita romana che riconosce in lui serietà, capacità e una forte dose di carisma. Il suo soprannome cambia da “Er Fornaretto” a “Er Negro” per via della sua carnagione scura. Qualche suo biografo sostiene che sia anche dovuta alla sua dichiarata fede politica fascista, cosa che però non ha mai anteposto alla sua attività criminale.

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