Usa: scontri a Berkeley per la morte di Eric Garner
Degenerano le proteste in memoria dei due afroamericani disarmati uccisi dalla polizia negli Stati Uniti. Domenica notte gruppi di manifestanti si sono scontrati con la polizia a Berkeley, mentre a Oakland, nelle immagini, i dimostranti hanno occupato un’autostrada.
A Berkeley, un gruppo a volto coperto è entrato in azione a margine del corteo principale che si stava svolgendo senza problemi. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni. Proteste anche a Seattle, il giorno dopo gli scontri di sabato al corteo cui hanno participato circa mille manifestanti.
Continuano da mercoledì scorso le manifstazioni anche a New York. Ovvero da quando il Gran Giurì ha deciso di non incriminare il poliziotto all’origine della morte di Eric Garner a Staten Island. L’uomo è deceduto in seguito alla stretta alla gola praticata dall’agente, una manovra non consentita. Le proteste collettive seguono quelle di Ferguson, nel Missouri, dove la magistratura il mese scorso ha rinviato a giudizio l’agente che in agosto uccise il diciottenne disarmato Michael Brown.
New York prepara una maxi manifestaizone sabato prossimo.
A Berkeley, un gruppo a volto coperto è entrato in azione a margine del corteo principale che si stava svolgendo senza problemi. Gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni. Proteste anche a Seattle, il giorno dopo gli scontri di sabato al corteo cui hanno participato circa mille manifestanti.
Continuano da mercoledì scorso le manifstazioni anche a New York. Ovvero da quando il Gran Giurì ha deciso di non incriminare il poliziotto all’origine della morte di Eric Garner a Staten Island. L’uomo è deceduto in seguito alla stretta alla gola praticata dall’agente, una manovra non consentita. Le proteste collettive seguono quelle di Ferguson, nel Missouri, dove la magistratura il mese scorso ha rinviato a giudizio l’agente che in agosto uccise il diciottenne disarmato Michael Brown.
New York prepara una maxi manifestaizone sabato prossimo.
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