Nobel per la Pace, Malala e Satyarthi: insieme lotteremo per bambini

  • 10 anni fa
Felice, emozionata, ma anche determinata. Così, Malala Yousafzai, appena uscita da scuola, si è presentata davanti ai giornalisti che attendevano una sua reazione alla vittoria del premio Nobel per la Pace. Un riconoscimento che la diciassettenne pakistana ha ottenuto insieme all’attivista indiano Kailash Satyarthi.

“Questo premio – ha detto Malala – è per tutti i bambini senza voce, perché possano farsi ascoltare. Voglio unire la mia voce alla loro, voglio stare al loro fianco e contribuire a questa loro battaglia affinché riescano a farsi ascoltare, perché ne hanno diritto: hanno diritto di ricevere un’istruzione di qualità, hanno il diritto di non essere sfruttati, il diritto di non essere comprati e venduti. Hanno il diritto a una vita felice”.

Soddisfatto anche Kailash Satyarthi, che promette di utilizzare la parte in denaro del premio per finanziare progetti destinati ai bambini e che ha più di un obiettivo in comune con Malala: “Ho intenzione di chiamarla quanto prima per coinvolgerla in una nuova battaglia per la pace nella nostra regione e spero che accetterà. Continueremo a lottare contro il lavoro minorile, per il diritto all’istruzione e per i diritti delle bambine”.

Attivista sessantenne, Satyarthi è impegnato dagli anni ’90 nel tentativo di favorire le reintegrazione sociale di minori sfruttati. La sua organizzazione ha permesso di liberare almeno 80.000 bambini dalla schiavitù.

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