Scozia, il referendum si avvicina. Ultima visita di Cameron ad Aberdeen

  • 10 anni fa
Gli ultimi colpi di una battaglia che si consumerà definitivamente giovedì, quando la Scozia andrà al voto per decidere sull’indipendenza dal Regno Unito. Il premier scozzese, Salmond, ha definito i tentativi di Londra di convincere gli scozzesi a votare no come bullismo e intimidazioni. “La campagna positiva che abbiamo condotto per promuovere il Sì ha preso così tanto terreno che all’improvviso succedono due cose: abbiamo un aumento dell’allarmismo e un’alleanza dei grandi marchi in aiuto di Cameron. E come seconda cosa abbiamo la visita disperata dell’ultimo minuto per provare a rimettere insieme le cose. Quello che voglio dire è che è un po’ troppo tardi e che il messaggio positivo prevarrà”.
E appunto, il premier britannico Cameron si è recato lunedì ad Aberdeen per l’ultima visita prima del voto. Qui ha parlato di un’eventuale separazione della Scozia come di un “divorzio doloroso”.
“Questa è una decisione che potrebbe spaccare la nostra famiglia di nazioni e strappare la Scozia dal resto del Regno Unito. Questa decisione sarà per sempre. Se la Scozia vota sì, il Regno Unito si spaccherà e le nostre strade si separeranno per sempre”, ha detto Cameron.
Intanto a Londra chi non vuole l’indipendenza della Scozia scende in piazza per far sentire la sua voce. Tra i sostenitori del “no” anche David Beckham che lunedì ha reso pubblica la sua opinione in una lettera aperta a sostegno del comitato “Better Together”.

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