Piante preziose

  • 10 anni fa
Il Dente di leone, detto anche Tarassaco, è considerato un flagello dai giardinieri. Gli scienziati di tutto il mondo sono in gara per sfruttare la produzione di gomma del Dente di leone che potrebbe alimentare la fabbricazione di penumatici d’alta gamma. All’Istituto Fraunhofer per la biologia molecolare di Muenster, Germania, gli scienziati studiano una varietà di Dente di leone originaria del Kazakistan da cui si puo’ estrarre un prezioso liquido lattiginoso che presenta particelle di gomma.

DIRK PRUEFER, RESPONSABILE DI PROGETTO:
“Qui vedete molte piante di Dente di leone e siamo alla ricerca di geni implicati nella biosintesi della gomma. Vorremmo creare nuovi impianti che producano più gomma, una gomma più stabile”.

Il prodotto naturale cosi’ ottenuto presenta analoghe qualità del prodotto dell’albero della gomma ed già impiegato nella produzione di pneumatici. Diversamente dalla gomma tradizionale, lo si puo’ ottenere a costi inferiori con coltivazioni realizzate in Europa anche su terreni precedentemente considerati non adatti alle coltivazioni. E’ urgente questa ricerca visto l’alto prezzo raggiunto dalla gomma.

DIRK PRUEFER:“La grande sfida del Dente di leone sta nella ricerca per la produzione di nuove piante con un lattice ad alto contenuto di gomma e quindi redditizio. Per questo facciamo ricerca da anni per creare nuove varietà che presentino un contenuto stabile di gomma”

La gomma sperimentale è stata testata su una pista di prova e ha dimostrato di reggere il confronto con quella tradizionale. Ma ci vorranno ancora anni di ricerca anche quando la nuova gomma da Tarassaco sarà disponibile sul mercato.

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A Singapore scienziati di un’azienda agricolta in serra stanno adoperando una tecnologia all’avanguardia per ridurre tempi e costi di produzione. La Panasonic lab-farm è fra i progetti che puntano a incrementare le capacità produttive del piccolo stato che attualmente importa piu’ del 95% del suo fabbisogno di frutta e verdura, questo per avere una produzione locale. Un miglioramento della tecnologia LED consente agli ingegneri di diffondere l’esatto tipo di luce necessaria alle coltivazioni in serra ed è stato provato che questo sistema funziona.

Adattare le luci esattamente agli spettri che stimolano la crescita è il modo in cui i tecnici possono ottenere grandi risultati in termini di guadagni e di efficienza con la riduzione dei costi. Sono in campo anche una serie di dispositivi di monitoraggio per non lasciare nulla al caso.

L’approccio hi-tech alle coltivazioni significherà tempi di maturazione rapidi per la frutta e la verdura.

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