Minacce e microspie contro la proprietà. Alta tensione al delfinario di Rimini

  • 10 anni fa
Minacce di morte attraverso i social network, schede madre bruciate e dati cancellati, soggetti non identificati e non autorizzati che si sono introdotti all'interno della struttura, sottrazione di hard disk e rinvenimento di una microspia posizionata in un ufficio del Delfinario. Dal sequestro dei delfini ospiti nella struttura riminese, sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Rimini, la società Delfinario di Rimini Srl è stata "oggetto di una serie reiterata di condotte gravemente illecite e di un orchestrata campagna di stampa manifestamente diffamatoria". Sono le parole di Monica Fornari, legale rappresentante della società, in una nota stampa.



Dall'inizio di marzo sono avvenute 4 intrusioni fino al 6 giugno scorso quando alle 22.00, occultata nella presa di corrente dell'ufficio principale del Delfinario, è stata ritrovata una microspia UHF. La disinstallazione era stata rimandata al giorno successivo, ma al mattino dello strumento non vi era più traccia. L'insieme di tutti questi fatti sono stati denunciati all'Arma dei Carabinieri.



"La società Delfinario di Rimini Srl e la sottoscritta," conclude la nota "in ragione dei fatti occorsi hanno dato incarico all'avv. Moreno Maresi di Rimini, di procedere a tutte le iniziative giudiziarie necessarie per giungere all'individuazione ed alla punizione dei responsabili di quanto denunciato. Si provvederà altresì a denunciare tutti coloro, che attraverso la divulgazione di notizie, commenti o altro, sia attraverso la carta stampata, che attraverso il web, hanno arrecato grave pregiudizio alla reputazione ed al buon nome della società Delfinario di Rimini (e dei suoi soci) e della sottoscritta".



Il sospetto da parte del Delfinario è che vi siano dei "poteri forti" che mirano a non far riaprire la struttura. "Poteri forti che probabilmente hanno interessi economici o personali non so e non vogliono far aprire questa attività che invece avrebbe tutti i titoli per farlo" racconta Monica Fornari.



La Società questa mattina ha inoltre incontrato il Prefetto. "Gli abbiamo presentato l' ostruzionismo che abbiamo trovato, il fatto che molti missive importanti siano state notificate a enti animalisti e non alla proprietà" -racconta Monica Fornari - "Abbiamo detto parecchie cose il prefetto che si è reso disponibile e ha compreso benissimo tutta la situazione si è reso disponibile ad approfondire".



Avendo già ottenuto la licenza dello spettacolo per poter esercitare su territorio nazionale, ora si attende la licenza per la stagione estiva. Nel frattempo il Delfinario si è mosso per ospitare nuovi animali, 4 otarie flavescens, comunemente note come leoni marini. La data della riapertura al momento rimane top secret.