Ragazze rapite: Amnesty "esercito nigeriano sapeva ma non intervenne"

  • 10 anni fa
Non solo tweet e appelli. Gli esperti americani promessi da Obama sono arrivati in Nigeria per cercare le oltre 200 studentesse in mano a Boko Haram.

Ma a quasi un mese dal rapimento delle 276 liceali, tra i 12 e i 18 anni, in una scuola femminile nel nord-est del Paese, sulle forze di sicurezza nigeriane pesa l’ombra di non aver fatto nulla per evitarlo.

“Abbiamo ricevuto informazioni credibili da numerose fonti in Nigeria – denuncia Amnesty International, attraverso la sua portavoce Susanna Flood – i militari erano stati allertati che Boko Haram stava per attaccare la scuola Chibok. Il rapimento delle oltre 200 studentesse avrebbe potuto essere evitato. Sapevano che la scuola era in pericolo e nulla è stato fatto per salvare queste ragazze”.

Graca Machel, la vedova di Nelson Mandela, ha rotto il silenzio che si era imposta per il lutto e Angelina Jolie prepara una conferenza contro gli stupri di guerra.

“Questi uomini pensano di farla franca e che possono abusare delle donne, venderle, violentarle, trattarle come una proprietà perché è sempre stato così in passato – ha detto la Jolie – È colpa di questa cultura dell’impunità e noi ci concentreremo su quest’aspetto non solo per riportare le ragazze a casa, ma per assicurarci che questo non accada mai più”.

E mentre diventa virale la campagna di sensibilizzazione Ridateci la nostre ragazze, il governo di Abuja mette in campo una task force impegnata 24 ore su 24 nel nord-est, dove secondo le Nazioni Unite oltre 250mila persone sono fuggite dalle violenze.