• 10 anni fa
Chiedono la verità e minacciano lo sciopero della fame i parenti dei passeggeri cinesi a bordo dell’aereo scomparso. In un hotel di Pechino, hanno incontrato un rappresentante cinese della Malaysia Airlines cui hanno espresso la loro rabbia.

Due terzi delle 239 persone a bordo del volo MH370 scomparso l’8 marzo sono cinesi. “Continuate a protestate – grida una donna – diteci la verità”. “I malesiani stanno contando i giorni, ma noi cinesi stiamo contando i secondi. I parenti stanno crollando. I giovani possono farcela, ma gli anziani sono già crollati”.

Le autorità malesi chiedono ai Paesi che si trovano sulle potenziali rotte del Boeing 777 – diretto a Pechino da Kuala Lumpur – di rianalizzare i dati dei radar militari. La ricerche coinvolgono 26 Paesi in un’area ora estesa circa quanto l’Australia.

Mentre si moltiplicano le manifestazioni di sostegno – come la veglia vicino a Kuala Lumpur – emergono altre ipotesi. Secondo funzionari statunitensi citati dal New York Times la rotta dell’aereo sarebbe stata alterata via computer.

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