Le sfide della Libia alla vigilia delle elezioni per la Costituente

  • 10 anni fa
“Circa due anni e mezzo dopo la caduta di Gheddafi la Libia sta ancora lottando per uscire da un periodo di transizione caotica. Qual è la situazione attuale nel Paese?”, chiede John da Londra.

Risponde Saïd Haddad, analista politico, docente-ricercatore presso il “Centre de recherche des écoles de Saint-Cyr Coëtquidan” e responsabile della rubrica “Libia” della rivista “L’Année du Maghreb”:

“Due anni e mezzo dopo la caduta di Gheddafi, la situazione in Libia può essere definita come delicata. Infatti i dirigenti libici devono affrontare diverse sfide. Il primo punto da sottolineare è il peso dell’eredità di Gheddafi. Dopo 42 anni di un regime complesso e particolare, tutto è da ricostruire in Libia”

“Per questo i libici hanno adottato una road map che si è tradotta, in particolare, nell’elezione di un’assemblea legislativa e la formazione di un governo espressione della volontà elettorale. Tuttavia, nonostante questi passi avanti, diversi elementi nel campo della sicurezza suscitano preoccupazione. L’esercito è debole e non riesce a imporsi di fronte alle milizie che, forti della legittimità conquistata attraverso la rivoluzione, si sono istituzionalizzate nel paesaggio politico”

“A questa insicurezza interna si aggiunge quella esterna e a tutto questo si aggiunge anche la questione del petrolio. Possiamo sperare che in Libia le elezioni del 20 febbraio per la Costituente permettano appunto di risolvere tutte queste sfide politiche e regionali e di rendere più chiaro il cammino da seguire per i dirigenti politici: andiamo verso una Libia unitaria, una Libia decentralizzata oppure una Libia federale?”

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