Rimini, testimoni di giustizia ad Alfano contro le mafie: 'Ascoltateci'

  • 11 anni fa
Da Rimini parte un appello al ministro Alfano da parte del Comitato Testimoni di Giustizia. Un appello al Governo, ma anche a non smettere di denunciare la mafia. Negli ultimi anni le denuncie sono diminuite, mentre la mafia, al nord, ha continuato silenziosamente a prendere piede. "Noi chiediamo al ministro Alfano di essere ricevuti e di rivedere tutti i casi di noi testimoni abbandonati da troppi lunghi anni. Abbiamo fatto nel corso di questi anni molti appelli però sono rimasti indifferenti. Ora questo appello al ministro deve essere un segnale forte contro le mafie per dire noi non siamo da soli. Che il ministro ci aiuti in questo difficile percorso di giustizia che abbiamo intrapreso abbiamo dato tutto tutta la nostra vita per la giustizia, per testimoniare. Siamo stati trasferiti, siamo stati portati via con la forza dal nostro paese d'origine perché eravamo diventati soggetti a rischio, perché l'ndrangheta voleva ucciderci perché abbiamo sfidato il muro di omertà. Da allora la nostra vita è diventata un inferno, il programma di protezione non ha funzionato, non è stato adeguato alle nostre esigenze di vita. Siamo diventati emarginati sociali, senza contatti sociali, senza la possibilità di avere una nostra autonomia economica, siamo rimasti abbandonati al nostro destino. Viviamo come fantasmi non abbiamo una nostra identità abbiamo paura a rivelarli i nostri nomi, viviamo così da 20 anni", racconta una testimone.
"Se la legge avesse funzionato le testimonianze si sarebbero moltiplicate, ci sarebbero stati tanti testimoni di giustizia e l'ndrangheta si sarebbe stata stroncata in Calabria. E invece questa legge che non ha protetto i cittadini, perché i cittadini hanno paura a testimoniare se vivranno in queste condizioni. La paura non sconfigge le mafie. Questo ha fatto si che l'ndrangheta ha oltrepassato i confini della Calabria e ha raggiunto il nord.
Vogliamo lanciare un messaggio di speranza, se le mafie sono forti, se sono diventate potenti oggi, noi movimenti dell'antimafia dobbiamo superale, dobbiamo vincerle. È questo che ci da la forza, il cambiamento che vogliamo che avvenga".