Guidava l'auto ma era cieca, scoperta dai Carabinieri
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uidava l’automobile con regolare patente, attraversava la strada senza aiuto, leggeva e firmava documenti, ma per lo Stato era non vedente. È l’ennesimo caso di falsa cecità scoperto dai carabinieri della stazione di Ariccia grazie a complesse indagini e pedinamenti. Questa volta a finire in manette per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato è una donna di 66 anni, originaria della provincia di Siena e residente ad Ariccia. Simulando una cecità assoluta, la signora percepiva un assegno mensile di accompagnamento di oltre 800 euro, e beneficiava inoltre di un impiego garantito presso una struttura sanitaria, dove svolgeva mansioni amministrative. Ma all’uscita dal lavoro, la donna faceva una vita del tutto normale.
uidava l’automobile con regolare patente, attraversava la strada senza aiuto, leggeva e firmava documenti, ma per lo Stato era non vedente. È l’ennesimo caso di falsa cecità scoperto dai carabinieri della stazione di Ariccia grazie a complesse indagini e pedinamenti. Questa volta a finire in manette per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato è una donna di 66 anni, originaria della provincia di Siena e residente ad Ariccia. Simulando una cecità assoluta, la signora percepiva un assegno mensile di accompagnamento di oltre 800 euro, e beneficiava inoltre di un impiego garantito presso una struttura sanitaria, dove svolgeva mansioni amministrative. Ma all’uscita dal lavoro, la donna faceva una vita del tutto normale.
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