Proclamato stato di agitazione nello stabilimento SCM di Villa Verucchio

  • 11 anni fa
Lunedì mattina i lavoratori di SCM Steelmec hanno proclamato una prima agitazione per esprimere il dissenso e la contrarietà verso le scelte aziendali attraverso una assemblea con sciopero.

La direzione SCM ha dichiarato nel corso di un recente incontro, l'esistenza di un "pesante piano di ristrutturazione" con una previsione di riduzione del 50% della forza lavoro. Tradotto: 180 lavoratori su 220, vale a dire gli operai che attualmente occupano lo stabilimento di Villa, rischiano di essere, forse già a settembre quando scadrà il contratto di solidarietà in vigore per tutti i dipendenti dell'azienda, lasciati a casa. Di fronte a questo nuovo e preoccupante scenario le Organizzazioni sindacali hanno immediatamente richiesto alla direzione un incontro da tenersi con urgenza con i massimi responsabili di SCM, per discutere quali strategie l'azienda vuole mettere in campo per tornare competitiva.

"Eravamo consapevoli della gravità della situazione a Villa Verucchio così come in tutto il gruppo - commenta Europa Gabrielli, funzionario della Fiom-Cgil - ma certo non ci saremmo mai immaginati che le cose stessero addirittura a questo punto. Questi 180 operai si vanno infatti ad aggiungere ai 47 delle fonderie già dichiarati in esubero. Senza dimenticare peraltro i 24 già licenziati a fine dicembre".

I sindacati chiedono ora un incontro urgente con gli alti vertici dell'azienda: "Anche perché il timore a questo punto -- spiega Gabrielli - è che anche tutti gli altri stabilimenti possano correre lo stesso rischio.