Ruoppolo Teleacras - Il caso Aiola

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 6 gennaio 2009. Dopo 4 anni di indagini la Procura di Agrigento archivia il caso Angelo Aiola. Ignoti gli autori dell'efferato omicidio del panettiere di Licata (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Lui è Santo Fornasier. Ed è il magistrato della Procura di Agrigento che ha coordinato le indagini. Dal 7 novembre del 2004. Una domenica. Quando lui, Angelo Aiola, avrebbe compiuto 18 anni. E invece no. I Carabinieri scoprono resti umani. Tra Licata e Palma di Montechiaro. Lungo la statale 115. In contrada "Poggio Cuti". Si teme il peggio. E così è stato. L'esame del Dna ha confermato. E' Angelo Aiola, panettiere e figlio di panettieri di Licata. La sua ultima traccia di vita risale alle 7 della sera del 16 agosto del 2004. Un lunedì. Angelo, ancora 17ettenne, è a bordo del suo ciclomotore, in via Gela. Così ricorda uno zio. Poi, il giallo del mistero, il bianco della nebbia, il nero della notte, ed il rosso del sangue. Poi, meno di 3 mesi dopo la macabra scoperta. Adesso la Procura di Agrigento archivia il caso. Le domande "come, quando, dove e perchè Angelo Aiola è stato ucciso" sono state e saranno ancora un interrogativo. Ignoti gli autori dell'efferato omicidio, ed altrettanto oscuro è il movente. Indagini, interrogatori, poi omertà e rassegnazione. Il padre e la madre di Angelo, Andrea e Maria Aiola, lanciano un appello in occasione della conclusione del Natale. I genitori invocano il miracolo di Gesù bambino appena nato, affinchè i cuori di chi ha commesso il barbaro assassinio si convertano . Poi un messaggio alle Istituzioni, alla stampa, alla città di Licata, affinchè il velo dell' archiviazione delle indagini non seppellisca anche la memoria del delitto, nella speranza di un sussulto delle coscienze di chi ha ucciso il ragazzo .

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