Ruoppolo Teleacras - Morte di un Boss
- 12 anni fa
ll servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 23 agosto 2008. Muore il boss di Favara, Giuseppe Vetro Ecco il testo:
Giuseppe Vetro e' stato latitante qui', dove appena fuori casa i suoi occhi hanno sempre incontrato la sua Favara. Eccola li', a pochi chilometri in linea d'aria da Castrofilippo. L'ultima sua dimora, prima del carcere. Da Favara Giuseppe Vetro e' scappato il 21 maggio del 1996. Il giorno dopo la cattura di Giovanni Brusca a Cannatello. Perche' sul telefonino cellulare del boss di San Giuseppe Jato e' stato scoperto anche il numero di Giuseppe Vetro. Il 5 aprile del 2000 sfugge al blitz ''Fratellanza''. 53 giorni dopo, il 28 maggio, la Squadra mobile di Agrigento e' qui', nel casolare di Castrofilippo, tra campagne e vigneti. Anche il forno per la pizza e la griglia per la carne, qui'. Giuseppe Vetro e' arrestato. Al processo Akragas e' giudicato con il rito abbreviato. L'11 aprile del 2001 e' condannato all'ergastolo perche' e' ritenuto il mandante dell'omicidio di Giovanni Volpe, ucciso a Favara il 22 luglio del 1992. Poi, invece, il 22 aprile del 2002, la Corte d'Assise d' Appello di Palermo lo assolve dall'accusa di omicidio e lo condanna a 6 anni di reclusione solo per associazione mafiosa. La Cassazione conferma i 6 anni, ed anche i 12 anni per traffico di droga al processo Cocktail. Poi, lo scorso 14 marzo, Giuseppe Vetro e' stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Palermo per il duplice omicidio di Antonio Di Caro di Canicatti' e Antonio Costanza di Favara, uccisi il 24 ed il 25 giugno del 1995. Detenuto al 41 bis, nel penitenziario milanese di Opera. Dopo Ferragosto e' stato ricoverato in Ospedale, in citta'. Poi la morte. A febbraio avrebbe compiuto 54 anni.
Giuseppe Vetro e' stato latitante qui', dove appena fuori casa i suoi occhi hanno sempre incontrato la sua Favara. Eccola li', a pochi chilometri in linea d'aria da Castrofilippo. L'ultima sua dimora, prima del carcere. Da Favara Giuseppe Vetro e' scappato il 21 maggio del 1996. Il giorno dopo la cattura di Giovanni Brusca a Cannatello. Perche' sul telefonino cellulare del boss di San Giuseppe Jato e' stato scoperto anche il numero di Giuseppe Vetro. Il 5 aprile del 2000 sfugge al blitz ''Fratellanza''. 53 giorni dopo, il 28 maggio, la Squadra mobile di Agrigento e' qui', nel casolare di Castrofilippo, tra campagne e vigneti. Anche il forno per la pizza e la griglia per la carne, qui'. Giuseppe Vetro e' arrestato. Al processo Akragas e' giudicato con il rito abbreviato. L'11 aprile del 2001 e' condannato all'ergastolo perche' e' ritenuto il mandante dell'omicidio di Giovanni Volpe, ucciso a Favara il 22 luglio del 1992. Poi, invece, il 22 aprile del 2002, la Corte d'Assise d' Appello di Palermo lo assolve dall'accusa di omicidio e lo condanna a 6 anni di reclusione solo per associazione mafiosa. La Cassazione conferma i 6 anni, ed anche i 12 anni per traffico di droga al processo Cocktail. Poi, lo scorso 14 marzo, Giuseppe Vetro e' stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Palermo per il duplice omicidio di Antonio Di Caro di Canicatti' e Antonio Costanza di Favara, uccisi il 24 ed il 25 giugno del 1995. Detenuto al 41 bis, nel penitenziario milanese di Opera. Dopo Ferragosto e' stato ricoverato in Ospedale, in citta'. Poi la morte. A febbraio avrebbe compiuto 54 anni.