Ruoppolo Teleacras - Operazione Doppio colpo

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 27 aprile 2010. Opere pubbliche, mafia e cemento depotenziato. Maxi blitz dei Carabinieri, Guardia di Finanza e della Dda di Caltanissetta. 14 arresti. Nel mirino la "Calcestruzzi". Ecco il testo:
Mafia, cemento depotenziato e truffe. "Doppio colpo", così come è stato intitolato il maxi blitz . Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, agli ordini di Sergio Lari. Indagini, riscontri e manette, tra Sicilia, Abruzzo, Lazio e Lombardia. Nel mirino ancora la "Calcestruzzi", già da 2 anni sotto amministrazione giudiziaria. L' azienda bergamasca avrebbe conquistato il monopolio della fornitura di cemento in Sicilia. Con il sostegno della mafia avrebbe fornito ai clienti cemento depotenziato, ossia più sabbia che materia grigia e calce. Una parte dei maggiori guadagni sarebbe stata intascata dai mafiosi. Ed i boss avrebbero imposto alle imprese, con violenza e minacce, le forniture della "Calcestruzzi". Dunque ecco le accuse : associazione per delinquere e di stampo mafioso, illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso, frode nelle pubbliche forniture. Il mandato di cattura in carcere è stato notificato al capomafia di Caltanissetta Giuseppe Madonia, inteso Piddu, 64 anni. Poi ai boss Francesco La Rocca, inteso Ciccio, 72 anni, di San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania. Ed a Giuseppe Giovanni Laurino, inteso U gracciatu, 53 anni, del clan "Cammarata" di Riesi. Agli arresti domiciliari gli imprenditori Salvatore Rizza, 78 anni, di Caltanissetta, ed i fratelli Santo David, 71 anni, e Gandolfo David, 77 anni, entrambi di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo. Poi il consulente esterno e l'amministratore del sistema informatico della "Calcestruzzi", che sono Gianni Cavallini, 48 anni, di Ravenna, ed Elvis Alessandro Trotta, 41 anni, di Milano. Poi il responsabile del controllo gestione della "Calcestruzzi", Carlo Angelo Bossi, 41 anni, di Milano. E due ex dipendenti, Mario De Luca, 47 anni, di Napoli, e Nunzio Anello, 42 anni, di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta. Poi il consulente esterno dell' "Italcementi", Giancarlo Bianchi, 54 anni, di Brignano Gero D' Adda, in provincia di Bergamo. Sono invece reclusi in carcere gli imprenditori Francesco Lo Cicero, 56 anni, di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, e Vincenzo Arnone, 47 anni, di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta. Lo Cicero, Arnone e i due imprenditori Santo e Gandolfo David sono indagati per associazione mafiosa. La Rocca, Madonia, Rizza, Laurino, Lo Cicero, Arnone ed i fratelli David sono accusati di illecita concorrenza con violenza e minaccia, aggravati dall' articolo 7, quindi il favoreggiamento a Cosa nostra. A Cavallini, Trotta, Bossi, De Luca, Anello e Bianchi è contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi in pubbliche forniture. De Luca e Anello sono anche indagati per truffa. Sono state sequestrate 7 imprese siciliane, impegnate nel movimento terra e presunte legate alle attività della "Calcestruzzi". Il valore dei sigilli ammonta a 5milioni e 500 mila euro. Le 7 società sono : la "David Santo e Gandolfo" a Polizzi Generosa. La "Telg" di Riesi. La "Lo Cicero Francesco" a Campobello di Licata. La "Arnone Vincenzo" con sede a Mussomeli e domicilio fiscale a Serradifalco. La "Ricotta Maria Pia", a Caltanissetta. La "Incognito Antonino", con sede a Bronte, in provincia di Catania. E la "Fo.Tra", con sede a Gela.