Ruoppolo Teleacras - Droga, Operazione "Hardom"

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) dell' 8 febbraio 2011. Blitz antidroga della Squadra mobile di Agrigento e della Dda di Palermo. 11 arresti tra Porto Empedocle e Favara.
Ecco il testo :
Vi e' il sospetto che i presunti spacciatori e trafficanti di droga lo siano stati nell'interesse di Cosa nostra, e che si siano associati tra di loro. Ecco perche' le indagini e poi gli arresti sono firmati non solo dalla Squadra mobile di Agrigento di Alfonso Iadevaia ma anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo di Francesco Messineo, Vittorio Teresi e Teresa Principato. Ed infatti, a parte le presunte contiguita' mafiose, tra gli arrestati vi sono parentele con mafiosi o presunti tali. Giuseppe Grassonelli, di Porto Empedocle, e' figlio di lui, Gigi Grassonelli, vittima della prima strage di Porto Empedocle, il 21 settembre del 1986. Poi altro empedoclino, Salvatore Prestia, che e' cognato di Fabrizio Messina, fratello del boss Gerlandino. Poi, ancora a Porto Empedocle, in manette Roberto Romeo, fratello di lui, Maurizio Romeo, arrestato dai Carabinieri lo scorso 11 novembre perche' accusato di essere uno degli esattori del pizzo imposto da Gerlandino Messina. Poi a Favara e' stato arrestato Antonio Russello, figlio di Gaetano, l'imprenditore e presidente dell'Akragas calcio ucciso il 9 luglio del 1992. Ed Antonio Russello e' il proprietario del magazzino in via Primo Maggio a Favara che sarebbe stato un covo di Gerlandino Messina durante la latitanza prima dell'arresto. I dettagli, in carcere, a Porto Empedocle : Salvatore Prestia, 31 anni. Giuseppe Grassonelli, 29 anni. Alfonso Sanfilippo, 39 anni. Roberto Romeo, 30 anni. Alfonso Lauricella, 45 anni. Salvatore Radio, 46 anni. Salvatore Miliziano, 22 anni. Salvatore Di Betta, 31 anni. Giuseppe Salemi, 28 anni. E Giuseppe Cefalu', 24 anni. Poi a Favara, Antonio Russello, 26 anni. Gli 11 rispondono di associazione a delinquere per trasportare, detenere e spacciare stupefacenti, tra cocaina, hashish, marijuana ed anfetamine. A capo del business vi sarebbe stato Salvatore Prestia, impegnato nell'approvvigionamento e nella distribuzione della droga da rivendere poi al dettaglio. Prestia, insieme a Grassonelli e Romeo, si sarebbe occupato ad incassare il denaro dai clienti, somme anche oltre 20mila euro, rivendicate a volte con minacce e violenze fisiche a danno dei debitori. Gli altri, Lauricella, Russello, Radio, Miliziano, Di Betta, Salemi, Sanfilippo e Cefalu' sarebbero stati impegnati nel commercio della droga nel territorio. A carico di Salvatore Prestia sarebbe emersa la disponibilita' di armi da fuoco, tra una pistola ed un fucile a canne mozze, non denunciati...intervista Alfonso Iadevaia...