Il Vangelo a passi di flamenco al Meeting grazie a Ortega e Don Perez
La fede si muove anche a passi di flamenco al Meeting di Rimini. En Ti, letteralmente "in te", è il titolo dello spettacolo della compagnia spagnola di Emilio Perez che il 21 agosto a Rimini Fiera ha portato in scena "l'Annunciazione, la Passione e la Resurrezione del Vangelo". Una rappresentazione unica nel suo genere nata dalla volontà del prete spagnolo Don Emilio Perez. Il sacerdote, qualche anno fa, dopo aver visto danzare Luis Ortega, gli chiese di creare questa rappresentazione.
Si, perché, il messaggio di Papa Benedetto XVI agli artisti nel 2009, che era quello di diffondere anche attraverso la danza la parola di Dio, non poteva non essere accolto. E così l'amicizia tra Don Emilio e Ortega ha reso tutto ciò possibile.
"Possiamo vedere attraverso questa esperienza,che è molto particolare, perché è quella corporale del ballo - sottolinea il sacerdote spagnolo - i sentimenti che hanno vissuto la Vergine e Gesù. La Vergine attraverso la lezione di Dio, nella prima scena che si compone di quattro atti, e poi soprattutto la vittoria di Gesù sulla morte. E ancora la fonte dell'allegria nell'ultima espressione quella della gioia, la certezza che la vita è buona. E questi sentimenti sono raccontati attraverso Gesù e sua madre."
La sensualità del flamenco, la bellezza della musica e la magia delle parole del Vangelo hanno incantato tutti, anche il Papa, nella prima dello spettacolo che si è tenuta a Madrid in occasione delle giornate della Gioventù lo scorso anno. E non poteva che essere così anche per tutti quelli che non hanno mancato lo spettacolo nell'arena del Meeting.
Quel Gesù che Luis Ortega ed i suoi ballerini portano in scena è per tutti, ed è rappresentato in tutti sia sul palco che negli occhi di chi ammira la rappresentazione.
"Per me è un espressione così facile con quello che dice oggi il titolo del Meeting -- conclude Don Emilio Perez - Guardando lo spettacolo io rimango sempre in silenzio perché mi fa sperimentare questa presenza di Gesù del mistero del quale il mio cuore è fatto".
Oggi per coloro che fossero interessati a conoscere qualcosa di più sullo spettacolo e provare il flamenco, nella zone della piscina a Rimini Fiera, è possibile partecipare ad uno stage teorico e pratico.
Nacchere, tacchi, scialli, passione, parole, fede e speranza: un "sacro profano" alla portata di tutti.
Si, perché, il messaggio di Papa Benedetto XVI agli artisti nel 2009, che era quello di diffondere anche attraverso la danza la parola di Dio, non poteva non essere accolto. E così l'amicizia tra Don Emilio e Ortega ha reso tutto ciò possibile.
"Possiamo vedere attraverso questa esperienza,che è molto particolare, perché è quella corporale del ballo - sottolinea il sacerdote spagnolo - i sentimenti che hanno vissuto la Vergine e Gesù. La Vergine attraverso la lezione di Dio, nella prima scena che si compone di quattro atti, e poi soprattutto la vittoria di Gesù sulla morte. E ancora la fonte dell'allegria nell'ultima espressione quella della gioia, la certezza che la vita è buona. E questi sentimenti sono raccontati attraverso Gesù e sua madre."
La sensualità del flamenco, la bellezza della musica e la magia delle parole del Vangelo hanno incantato tutti, anche il Papa, nella prima dello spettacolo che si è tenuta a Madrid in occasione delle giornate della Gioventù lo scorso anno. E non poteva che essere così anche per tutti quelli che non hanno mancato lo spettacolo nell'arena del Meeting.
Quel Gesù che Luis Ortega ed i suoi ballerini portano in scena è per tutti, ed è rappresentato in tutti sia sul palco che negli occhi di chi ammira la rappresentazione.
"Per me è un espressione così facile con quello che dice oggi il titolo del Meeting -- conclude Don Emilio Perez - Guardando lo spettacolo io rimango sempre in silenzio perché mi fa sperimentare questa presenza di Gesù del mistero del quale il mio cuore è fatto".
Oggi per coloro che fossero interessati a conoscere qualcosa di più sullo spettacolo e provare il flamenco, nella zone della piscina a Rimini Fiera, è possibile partecipare ad uno stage teorico e pratico.
Nacchere, tacchi, scialli, passione, parole, fede e speranza: un "sacro profano" alla portata di tutti.
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