Napoli - Giustizia e Informazione (20.04.12)

  • 12 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Giustizia e Informazione. Fughe di notizie "da una porta aperta dall'interno". Cita Leonardo Sciascia, Henry John Woodcock, pm della Procura di Napoli, intervenuto a un convegno sul rapporto tra giustizia e informazione al quale ha preso parte anche il presidente della camera Penale di Napoli, Domenico Ciruzzi. Sono tre, spiega nel suo intervento, gli attori coinvolti: l'accusa, la difesa e la stampa. Nel primo caso, afferma che "la parte pubblica si fa prendere da una specie di ansia da prestazione cercando un consenso nell'opinione pubblica, che seppure arriva nelle aule di tribunale dopo anni, però, è rischioso". I rappresentanti della difesa, invece, hanno dalla loro parte "il non essere in possesso di tutte le informazioni nella prima fase, ma possono utilizzare questa posizione sfruttando il proscenio mediatico". "Accade, però -- sottolinea -- che si offrano argomenti non contro i fatti che vengono contestati, ma contro l'accusatore". In ultimo, nella sua analisi, i giornalisti che definisce "bracconieri" della notizia, citando, in questo caso Glauco Giostra, componente del Csm. "La loro ansia è di pubblicare tutto e subito per paura del buco -- dice -- I tempi dei giornali sono diversi da quelli dei processi". Non coincidono, in pratica, e "i fogli di giornale, il giorno dopo, finiscono sui banconi dei pescivendoli". Raffaele Cantone, magistrato della Cassazione, evidenzia un rapporto di "ipocrisia" tra giustizia e informazione perché se da un lato "il Codice di procedura penale concede amplissima possibilità alla stampa di pubblicare atti", il problema è "che la norma è poco chiara sul modo in cui i giornalisti si procurano gli atti". Da qui l'idea di proporre una "fonte unica per poter accedere direttamente agli atti" cosa che, a suo avviso, rende "la stampa libera". (20.04.12)