Altarimini. Operazione Subura, 13 fermi

  • 13 anni fa
Tre bande di rumeni si erano divisi il territorio, 50 km di costa tra Rimini e Ravenna, controllando un giro di prostituzione di circa 100 ragazze. Ogni clan aveva un esponente di spicco incaricato di scegliere, reclutare e salvaguardare le donne che dalla Romania venivano in Italia. Un giro d'affari che portava nelle tasche di ciascun "protettore"all'incirca 50 mila euro al mese. L'operazione della squadra mobile di Rimini, iniziata nel febbraio scorso a seguito di un arresto per prostituzione ma che è legata a quanto pare ad una denuncia del 2009, si è conclusa ieri 19 luglio, in tarda serata. 13 le misure cautelari ,tra di loro un ravennate, sequestrati 70 mila euro. Le prostitute rumene, pressoché ventenni, seguivano il loro protettore ovunque, anche nei cambi di città. Fra le ragazze, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si era formata una sorta di gerarchia. Le più anziane gestivano il traffico delle concittadine. C'era addirittura la psicologa del gruppo che convinceva ed educava le nuove al mestiere, ad esempio indicando loro il giusto atteggiamento da seguire, quanto chiedere ai propri clienti, come giustificarsi alla Polizia. Una vera e propria violenza psicologica che inculcava nelle ragazze, arrivate magari da poco in Italia, una disciplina e un tale controllo da far star tranquilli chi speculava su di loro. Giovani, di bell'aspetto, che si recavano ben vestite alle fermate degli autobus, lungo viale Regina Margherita o sui Lidi di Classe nel ravennate, dove adescavo i propri clienti che conducevano poi nei residence, nelle case, dove alloggiavano. Indagini sono state aperte anche per stabilire la complicità o meno dei gestori delle strutture. Il costo delle prestazioni di ciascuna si aggirava dalle 50 alle 200 euro. Un nuova frontiera della prostituzione quella gestita e creata da Saiz Bogdgan Nicu e Paiu Narcis Vasile a Rimini e da Radu Narcis Gheorghe a Ravenna. Luca Camarella, unico italiano arrestato, spettava il compito di scegliere e monitorare le zone dedite alla prostituzione in cambio di importanti compensi. 

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