• 13 anni fa
Dal 18 al 21 agosto 2011 a Mondaino, sulle colline riminesi, si tiene la rievocazione storica medievale, Palio de lo Daino. Un vero e proprio tuffo nel passato per ricostruire la vita, gli usi, i costumi e i festeggiamenti di un castello rinascimentale in epoca di pace. Proprio a Mondaino infatti nel 1459 si svolse un momento storico particolarmente significativo che sancì la pace tra le Signorie Malatesta e Montefeltro. Ed è per ricordare e ricostruire quel periodo di prosperità che ogni anno, dal 1988, si svolge il Palio de lo Daino. Come si legge, infatti, nelle cronache riportate da Ser Guerriero da Gubbio, nel novembre del 1459 Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro si incontrarono in quel di Mondaino per sancire una tregua fra le due Signorie. Il periodo che viene ricreato nel castello romagnolo, riporta dunque indietro di cinque secoli, in un momento di gioia quale poteva essere il giorno della riconquista di una pace attesa e auspicata. Il Palio de lo Daino rappresenta dunque questo momento di festa nel quale le contrade di Mondaino -- Borgo, Castello, Contado e Montebello -- si sfidano nel gioco del palio per aggiudicarsi l'ambito titolo. Il gioco, in programma nella giornata di domenica, è diviso in due parti. La prima è la "corsa delle oche" a cui segue il torneo vero e proprio: una sorta di "quattro cantoni" in cui ogni volta viene escluso un giocatore. La notevole accuratezza filologica e la cura di ogni particolare, hanno reso il Palio de lo Daino tra le più affermate manifestazioni a livello nazionale, riconosciuta dal Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche. Gruppi di ricostruzione storica, antichi mestieri, artigiani, arti, botteghe, musici, cantori e giocolieri, spettacoli, oltre che le emozionanti sfide delle contrade, saranno dunque i protagonisti delle quattro serate mondainesi. Per le vie del paese si troveranno più di 100 selezionati artigiani, che daranno dimostrazione della lavorazione dei metalli, dei tessuti, del vetro, della carta e delle pelli per riscoprire manualità ormai divenute rare o perdute: all'interno delle botteghe e lungo le vie del borgo si potranno ammirare all'opera maiolicari, pittori, armaioli, liutai, amanuensi, miniatori e intarsiatori, mentre le melodie rinascimentali verranno riproposte per le strade e le piazze. Altri mestieri finora mai proposti, arricchiranno, nell'edizione 2011, la già nutrita "vetrina" medioevale mondainese, il tutto nella più fedele ricostruzione della vita dell'epoca. Nuovi ambienti oltre al consolidato Ospitale per la cura de li malati, in cui ricordiamolo, dei veri medici di oggi illustreranno i metodi di cura dell'epoca, verranno ricostruiti e prenderanno vita nei quattro giorni per regalare agli intervenuti momenti piacevoli ed istruttivi, con persone esperte in grado di rispondere a qualsiasi curiosità sul tema. Una novità sarà l'orto medioevale, a cura di Antonio Motta, un esperto di colture e cucina medioevali, il casaro che mostrerà il procedimento per arrivare dal latte, a partire dalla mungitura delle caprette, fino al gustosissimo formaggio. La torre portaia, oggetto di un restauro nel 2009 con tanto di ricostruzione storica degli interni, mobilio e quant'altro, ed oggi parte del patrimonio museale mondainese, prenderà vita ospitando i soldati della Compagnia di San Martino di Rimini e del Corpo di guardia di Gradara. Per quel che riguarda gli spettacoli, non mancherà il Processo alle streghe così come la Confraternita della Buona Morte, rappresentazioni, prodotte direttamente dalla Pro loco mondainese, a metà tra la ricostruzione storica e lo spettacolo che già da qualche anno riscuotono molto successo di pubblico. Infine un'altra anticipazione della ricca edizione 2011, la ricostruzione di un cimitero medioevale con la rappresentazione di una Danza Macabra, un tema iconografico legato al basso medioevo di cui ancor oggi conserviamo testimonianze artistiche. Il tutto per completare l'approfondimento sulla concezione medievale della vita legata inscindibilmente alla morte, il memento mori per eccellenza. La piazza mondainese vedrà il ritorno di esibizioni molto apprezzate dal pubblico, come il volo dei falchi a cura dei Falconieri del re, ma anche le rime pungenti del Giullar Cortese, gli sbandieratori di Terra del sole, danze medioevali, balestrieri, giullari e nello spettacolo finale in ogni serata arriverà un imponente drago sputafuoco e i trampolieri del Teatro dei Venti di Modena. Non mancheranno punti ristoro assolutamente a tema con cibo giusto et salutare de l'anima e de lo corpo. 

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