Il Rimini rugby fra sogni e difficoltà

  • 13 anni fa
"A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con testa e cuore" è questo lo spirito e il segreto dei giocatori del Rimini rugby. A raccontarlo è l'allenatore Benito Maccan, che svela sogni e difficoltà di una squadra che cerca di sopravvivere con lo sforzo dei dirigenti, ma soprattutto degli atleti che la compongono. Tutti lavorano e si allenano a titolo gratuito come ci spiega Simone Ravalli, giocatore e personal trainer della squadra: "Passione ma anche un investimento per un progetto più ampio che speriamo di riuscire a creare". Lo stadio dove la squadra gioca e si allena è quello di Rivabella, in via XXV Marzo. La società si articola in diverse categorie dalla "seniores",che milita nel campionato di serie C, a due squadre "Juniores", una Under 20 ed una Under 16, una categoria "propaganda", l' Under 12, e tre "minirugby" con Under 10, Under 8 ed Under 6. A tutto ciò si aggiunge l'attività scolastica. "Tanti gli avversari duri e le difficoltà del campionato di serie C per il Rimini rugby", riconosce Maccan: non solo per le avversarie di rango, ma anche per i costi, di viaggi e nel reperimento di tecnici e aiuti validi. Alcuni atleti del vivaio del Rimini Rugby inoltre giocano in serie A con il Romagna rfc, ed altri sono costantemente convocati nelle rappresentative regionali di categoria. Due su tutti: Danilo Maccan, tallonatore flanker, e Matteo Righi, mediano d'apertura. Un'altra realtà in crescita è il rugby femminile. Diletta Nicoletta, atleta riminese, gioca in serie A nella squadra del Pesaro ed è una rugbista della nazionale italiana: "Nei miei corsi nelle scuole noto che sono tante le bambine, continua il coach, interessate a questo sport. Ma c'è di più dal 2016 il rugby sarà sport olimpico." La società riminese registra nell'anno 2010/11 ben 262 progetti, iscritti tutte le categorie giovanili, coinvolti 7 istituti scolastici e 3 progetti comunali,di cui 2 con il CONI, per un totale di visione di utenti circa 2.000 persone annui. "Tante le iniziative ed i curiosi però, viste le strutture carenti, gli unici appassionati veri, dice Danilo Maccan, restano i genitori, le fidanzate oppure i parenti." Gli atleti riminesi così continuano i rispettivi campionati, sognando la top ten, la serie A del calcio italiano. Il mister Maccan ci confessa la sua soddisfazione, nonostante le difficoltà: "certo è che rugbysti si è per tutta la vita. Tutto lo sforzo per insegnare è appagante".