Per la commemorazione dei morti il cimitero di Rimini prende vita

  • 13 anni fa
1 e 2 novembre, giorni che richiamano i cittadini alla memoria e che fanno affollare i cimiteri. In occasione della ricorrenza che ha visto migliaia di cittadini recarsi al così detto camposanto a trovare i propri cari, per la prima volta a Rimini prende forma un'iniziativa, promossa dall'assessorato ai servizi al cittadino, per vivere il cimitero come un luogo non solo di morte ma appunto di vita, e di arte. Un percorso, condotto dalla storica dell'arte Michela Cesarini, per riscoprire il tessuto storico, culturale e sociale di Rimini, attraverso i personaggi che più lo hanno rappresentato. Dai più noti, come Fellini, René Gruau, Amintore Galli, ai meno conosciuti ma comunque facenti parte di un passato che ha contribuito a fare di Rimini la città che oggi viviamo. Oltre all'assessore ideatore del progetto Irina Imola erano presenti per seguire il percorso guidato l'assessore alla cultura Massimo Pulini e l'assessore alle politiche del lavoro e rapporti con il territorio Nadia Rossi. Un momento dunque di raccoglimento e di ricordo per tanti ma che secondo alcuni non dovrebbe esser vissuto solamente durante pochi giorni l'anno. Il 2 novembre ricorre anche l'anniversario della morte del fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII Don Oreste Benzi e attorno a lui alcune persone lo hanno ricordato (vedi il servizio video di altarimini.it).