Formula 1, il futuro secondo Montezemolo

  • 13 anni fa
http://www.automobili10.it/formula-1-il-futuro-secondo-montezemolo-28883.html La stagione 2011 del campionato mondiale di Formula 1 si avvia, con due appuntamenti ancora in calendario ed il mondiale già assegnato, verso la conclusione ed è già tempo di interrogarsi sul futuro, su cosa cambiare e cosa invece confermare per i prossimi anni. Il mondiale di Formula 1 è un progetto in continua evoluzione, sempre pronto ad innovarsi per far crescere le potenzialità dei propri partecipanti e il livello generale dello spettacolo offerto. Un regolamento in divenire che deve, gioco forza, seguire il passare dei tempi e l'evolversi delle situazioni internazionali. Pertanto c'è da aspettarsi in vista delle prossime stagioni sportive tante discussioni e, probabilmente, tante novità all'orizzonte. Direttamente dalle pagine del sito ufficiale della casa di Maranello, Ferrari.com, il presidente Montezemolo espone il suo pensiero circa la necessità di un cambiamento e di un evoluzione dell'intero sistema Formula 1. Ecco un estratto del suo pensiero "Corriamo non soltanto per farci pubblicità ma soprattutto per fare ricerca avanzata per le nostre vetture stradali, su tutti gli aspetti: motori, telai, meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica, tanto è vero che il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi vent'anni. Quello che non ci sta più bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull'aerodinamica o che il nostro sia l'unico sport in cui siano proibiti i test." Montezemolo interviene anche su un argomento sportivo molto discusso, l'eventuale introduzione di una terza vettura per ogni team che, secondo il presidente della Ferrari, rappresenterebbe una grande occasione di crescita non solo per la scuderia di Maranello ma anche, e soprattutto per l'intero circus della Formula 1 "In ultimo, c'è il tema della terza macchina che, badate bene, non lo sosteniamo tanto per il nostro interesse quanto per quello dello sport in generale. Siamo convinti che l'attenzione di tifosi, media e sponsor possa aumentare se in pista c'è un numero più ampio di vetture competitive e non macchine più lente di due o tre secondi al giro che vengono doppiate dopo poche tornate."