Pannelli Fotovoltaici abusivi: continuano i sequestri

  • 13 anni fa
http://www.energierinnovabili10.it/pannelli-fotovoltaici-abusivi-continuano-i-sequestri-601.html C'era da aspettarselo e se non ne abbiamo data ancora notizia è stato solo perché, francamente, ritenevamo doveroso parlare di argomenti a nostro avviso più interessanti. Ma il recente sequestro da parte della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale di Rimini del più grande impianto fotovoltaico della provincia impone almeno una cronaca. L'impianto sequestrato, ben due mega watt, è quello che è stato realizzato per la copertura del parcheggio del parco di divertimento "Fiabilandia", a Rivazzurra, nei pressi dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini. Ben 20.000 metri quadrati di pannelli in grado non solo di rendere completamente autonomo, dal punto di vista energetico, il parco stesso ma anche di consentire di rivendere parte dell'energia prodotta. Insomma un'opera meritoria per l'ambiente, in grado di eliminare la produzione di diverse tonnellate di CO2. Peccato che i titolari di Fiabilandia e i progettisti abbiano, sembra, dimenticato di richiedere le previste autorizzazioni edilizie. Secondo le indagini condotte dagli uomini del ROAN della Guardia di Finanza di Rimini in collaborazione con gli agenti della Polizia Municipale, Fiabilandia avrebbe chiesto le autorizzazioni per delle strutture ombreggianti che sono state sostituite, in corso d'opera, dai pannelli solari per i quali è necessaria anche l'autorizzazione sismica. Anche le cabine in cemento armato al servizio dell'impianto e sistemate all'interno del parco sarebbero state fuori legge siccome prive delle autorizzazioni. Oltre al sequestro dell'impianto sono scattate le denunce alla magistratura sia per il legale rappresentante di Fiabilandia Srl, sia del progettista ma anche dei responsabili delle ditte che hanno eseguito i lavori. Mentre le varie fonti riportano notizie contrastanti in merito alle opere effettivamente sequestrate, è bene chiarire che l'abuso sarebbe scaturito dalla mancanza del nulla osta sismico e dalla mancanza, nella dichiarazione d'inizio attività, delle cabine per gli inverter. Insomma è venuto fuori un bel pasticcio fra le norme edilizie che non sono adeguate e proprietari che non vengono informati su quali sono i propri diritti e quali sono i doveri. 

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