Cn24 | COSENZA | Strage di Mendicino: anziani coniugi trucidati a colpi d'ascia

  • 13 anni fa
Giovedì 21 Maggio 2009 | In questa edizione di Report24: COSENZA | Strage di Mendicino: anziani coniugi trucidati a colpi dascia. Ultime tappe del processo. Prevista per giugno la sentenza definitiva Nellaula 9 della corte dAssise del tribunale di Cosenza, si è tenuta ieri una delle ultime udienze, del processo che vede coinvolto il 34enne romeno Giani Bedreaga presunto assassino dei coniugi Greco trucidati a colpi dascia nellaprile di due anni fa a Mendicino. Presenti in aula i PM Curreli e Visconti, lavvocato Caruso per la parte civile, lavvocato della difesa Artese, limputato e la moglie Veronica. Secondo la difesa Il processo è già finito, si doveva dare un colpevole alla pubblica accusa è così è avvenuto. I protagonisti di questa vicenda sono oltre a Bedreaga, altri due cittadini dellest, Veronica, la badante della coppia uccisa, nonché moglie del presunto assassino e Cristian Birtalan amante della donna, i quali hanno un alibi comune per la notte dellomicidio. Nella nottata che va dal 30 aprile al 1 maggio 2007, secondo laccusa, Giani, dettato da una assurda gelosia, avrebbe ucciso i coniugi Greco con alcuni colpi di ascia, sferrati alla testa, per poi farsi arrestare solo due giorni dopo senza aver tentato la fuga e nonostante sia stato visto da una testimone che potrebbe inchiodarlo. Sullarma del delitto è stata trovata una piccola parte dellepidermide, che, secondo laccusa, inchioderebbe il giovane ma nulla sui vestiti. Bedreaga ha vissuto un mese e mezzo in casa dei Greco svolgendo, per gli anziani coniugi, lavori di manutenzione e giardinaggio. Elemento poco chiaro della vicenda, il ritrovamento sul luogo del delitto, oltre che del codice genetico dellimputato, di dna femminile sconosciuto rinvenuto sul collo di una bottiglia, completamente pulita nelle restanti parti. Inoltre, a complicare la precaria situazione dellimputato, la mancanza di riscontri che confermino lalibi dichiarato. È bene precisare che il giovane Giani si è sempre dichiarato innocente, e di comune accordo col proprio legale, ha scelto il dibattimento in aula piuttosto che il rito abbreviato, dal quale avrebbe potuto ricavarne uno sconto di pena. Nelludienza di ieri la corte, ha chiuso listruttoria e rigettato la richiesta di integrazione probatoria. La prossima udienza è fissata per il 23 giugno durante la quale dibatteranno i PM e la parte civile. La sentenza sarà emessa presumibilmente nel mese di luglio. Colpevole o innocente: Il verdetto, se non ci saranno colpi di scena, sembra, ormai scontato. 

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