Tel Aviv (in ebraico: תל אביב-יפו letteralmente: Collina della primavera; arabo: تَلْ أَبِيبْ - يَافَا Tal Abīb-Yāfā) è una città israeliana sulla costa del Mar Mediterraneo. Tel Aviv è anche il centro dell'area metropolitana più grande e popolosa in Israele, denominata Gush Dan (Blocco di Dan). È il principale centro economico di Israele. La giurisdizione di Tel Aviv-Giaffa è di 50,6 km². La densità di popolazione è di 7.445 persone per km² secondo le stime dell'Ufficio Centrale Israeliano di Statistica, riferite al settembre 2005, quando la popolazione della città ammontava a 376.700, in costante crescita a un tasso annuo dell'1 %. Il 96,1 % dei residenti sono ebrei, mentre il 3,0 % sono arabi musulmani e lo 0,9 % sono arabi cristiani. Secondo alcune stime circa 50.000 lavoratori stranieri non regolarizzati vivono a Tel Aviv[1]. L'area metropolitana più grande comprende un numero di municipalità separate con circa 2,5 milioni di abitanti nell'agglomerato lungo i 14 km della costa mediterranea. Bat Yam, Holon, Ramat Gan, Giv'atayim, Bnei Brak, Petah Tikva, Rishon LeZion, Ramat Hasharon e Herzliya sono nell'ordine le maggiori città nell'area Gush DanStoria Fondata nel 1909 da un gruppo di residenti della vicina città di Giaffa[2], guidati dal futuro sindaco Meir Diziengoff, il nome della città fa riferimento a un passo della Bibbia: nel Libro di Ezechiele, infatti la "collina della primavera" è proprio il luogo dove - nella visione del profeta - trovano casa i fuoriusciti che rientrano in patria dopo l'esilio. "Collina della primavera" è anche il titolo della traduzione ebraica di Altneuland, il romanzo scritto nel 1902 da Theodor Herzl, fondatore del movimento sionista. Sessanta famiglie celebrarono l'atto fondativo della nuova città: si riunirono sulla spiaggia ed estrassero a sorte il lotto di terra che spettava a ciascuna. Nell'edificazione della città i costruttori si ispirarono all'ideale della "città giardino", poi reinterpretato dalla corrente del Bauhaus (tanto che Tel Aviv nel 2004 è stata riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità). Nel secondo dopoguerra la città si è sviluppata fino a diventare, come conurbazione assieme a città limitrofe, il principale centro israeliano in termini di popolazione ed economia. Nel 1995 la città fu teatro del tragico attentato in cui perse la vita il Premio Nobel per la Pace Yitzhak Rabin.
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