PUGLIA | Mare da primato

  • 14 anni fa
PUGLIA | Mare da primato Dopo le Bandiere Blu e la Guida Blu di Legambiente per l'estate 2010 ecco che arriva anche il rapporto annuale sulle acque di balneazione del Ministero della salute. A presentarlo ieri mattina a Roma il ministro Fazio insieme al nuovo "Portale Acque", un sito internet in cui si potrà consultare direttamente online la qualità delle acque delle spiagge e le zone dove non è consentito fare il bagno. Il quadro presentato dal rapporto colloca nuovamente il nostro Paese, con i suoi 4969 Km di costa balneabile, in vetta nella classifica europea con il maggior numero di siti di balneazione: sono 4.921 spiagge (sulle 13.741 di tutti i paesi europei) dove è possibile fare il bagno in sicurezza. Dopo l'Italia che rappresenta il 35,8% dei siti di balneazione d'Europa, troviamo la Francia (2.005 siti), la Spagna (1910) e la Grecia con 1273 (830 insufficientemente campionati). Se si pensa poi che a seguito dei criteri maggiormente restrittivi rispetto alla direttiva europea adottati dall'Italia da 20 anni, le nostre spiagge risulterebbero le più controllate d'Europa. Anche perché il nostro Paese come si può leggere sul sito del ministero "controlla tutta la costa, e non soltanto i siti adibiti alla balneazione come fa la maggior parte degli altri Stati europei, attraverso una rete di monitoraggio capillare (punti di campionamento max. ogni 2 km) ed un periodo di campionamento in assoluto più lungo (sei mesi all'anno)". Dal rapporto, redatto in base ai risultato delle analisi delle ARPA regionali su campioni delle acque di balneazione ottenute nel 2009 e che quest'anno è stato stilato anche in base alle nuove direttive previste dal decreto del 30 marzo 2010, emerge che "dei 5175 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7375 chilometri di costa italiana, ben 4969 chilometri di costa sono balneabili, pari ad una percentuale del 96 %. I restanti 2190 chilometri non sono considerati balneabili in quanto non accessibili al monitoraggio o perché porti o foci di fiumi". Sono 302 i siti interdetti temporaneamente alla balneazione perché inquinati che corrispondono a 224,3 chilometri di costa, 9,1% Km in più rispetto allo scorso anno. Si riducono dunque rispetto al 2009 i km di costa balneabili ed è la provincia di Caserta a detenere la maglia nera con solo il 35,1% di costa balneabile. Nella classifica delle regioni italiane è infatti la Campania il fanalino di coda con solo l'80,7% di costa balneabile su quella controllata, peggiore solamente al Veneto e alla Calabria rispettivamente con 85,1% e 90,8%. Il 100% di mare pulito lo registrano invece Basilicata, Molise ed Emilia Romagna. Seguono Toscana e Sardegna con un 99,8% di costa balneabile; e poi Puglia (98%), Sicilia (97,8%), Friuli Venezia Giulia (97,7%), Liguria (97,4%), Marche (97,2%), Lazio (96,2%) e Abruzzo (96,1%). fonte:http://www.greenme.it 

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