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Trascrizione
00:00È quasi una tragedia direi no? Sì, la vivo io con grande normalità. Per me comanda la storia,
00:11non scelgo di fare un film perché è di un certo genere, ma deve essere una storia nella quale
00:16penso di poter dire qualche cosa. Qua c'era l'occasione di raccontare una storia in cui
00:21delle persone, più ancora che una famiglia degli esseri umani, trovavano il modo per reagire a una
00:28dura prova a cui la vita gli aveva messi di fronte e trovano una strada per ritornare
00:34a vivere e rientrare nella vita ed era una scommessa di racconti che mi piaceva molto.
00:38Questa famiglia normale che vive un momento di assoluta normalità, di un giorno normale,
00:46vive una tragedia infinita, forse la tragedia più grande, quella della perdita appunto di un figlio,
00:51però l'elaborazione e soprattutto la volontà e il desiderio di risalire la china e di
00:58trovare un nuovo modo di stare al mondo con questa assenza è forse l'ascito più importante
01:03del film e noi su questo abbiamo cercato di lavorare. Questo è un film che parla di dolore e il dolore è
01:10una dimensione in cui prima o poi capitiamo tutti, prima o poi tutti attraversiamo il dolore. Ho detto
01:18attraversiamo, dipende, c'è chi si fa attraversare dal dolore e quindi impara qualcosa da quella dimensione,
01:27e chi invece lo trasforma in sofferenza e si costruisce un rifugio.

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