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  • 5 giorni fa
https://www.pupia.tv - Napoli - VIOLENZA DONNE. CASACCIA: STEREOTIPI IN OPERATORI, FORMAZIONE
Napoli, 17 apr. - "Non si possono più leggere perizie nelle quali non si trova una riga relativamente al vissuto materiale nella relazione, però si trova 'la signora si dovrebbe far passare le parole offensive che le vengono rivolte dal compagno' o 'la signora dovrebbe facilitare la relazione del bimbo con l'altro genitore, la signora non dovrebbe essere oppositiva, dovrebbe essere collaborativa'. Non si dice niente di quello che deve fare il violento, visto che comunque si nega o si sottace o si omette la valutazione dell'agito violento o dell'agito prevaricatorio o dell'agito di mera umiliazione nella dinamica relazionale". L'avvocata Siusi Casaccia, iscritta all'associazione Donne giuriste, argomenta, in un'intervista alla Dire, la sua "scelta naturale" di farsi promotrice della campagna contro l'uso della Pas/alienazione parentale nei tribunali lanciata da Protocollo Napoli. La sua esperienza professionale non poteva che portarla in questa direzione per via di una "formazione risalente al lavoro con i centri antiviolenza". "Il lavoro di protocollo Napoli nella doverosa formazione professionale anche per gli avvocati - osserva - è un lavoro assolutamente meritevole perché ha individuato la metodologia, proponendola, facendo formazione da tempo. Casaccia evidenzia come "nonostante il lavoro della commissione Femminicidio, nonostante gli anni trascorsi, nonostante documenti e interventi pubblici assolutamente significativi, nell'ambito della violenza intrafamiliare, della violenza domestica, della violenza sulle donne, a tutt'oggi, ci si misura ancora nei tribunali con questa teoria ascientifica, o perché c'è un cambio di nome per darle diversa dignità o perché comunque gli stereotipi di chi giudica, gli stereotipi di chi valuta sono duri a morire. Se è vero la riforma Cartabia ha portato degli importanti strumenti di diversa valutazione, è intervenuta anche sulla richiesta di qualificazione dei professionisti, tecnici, psicologi o psichiatri infantili che intervengono sul piano pratico, questo tipo di individuazione, di qualificazione, è tuttora quantomai sommario o non ben definito". E torna con forza sulla questione della formazione che deve essere "specialistica perché si possa riconoscere dignità alle valutazioni e all'attività che ognuno porta nell'ambito del riconoscimento del tema della violenza. Ci troviamo ancora oggi - incalza - a dover rivendicare e richiedere che la formazione ci sia: è una questione di qualità del processo e dei percorsi di tutela che si devono poter garantire". L'avvocata descrive l'utilizzo della Pas come "manifestazione di dispregio di quello che è il valore che va perseguito e cioè cercare il benessere del minore e la migliore organizzazione delle relazioni parentali nell'interesse del minore". "Per noi che ce ne occupiamo - avverte - sono argomenti vecchi, se vogliamo, ma rimangono di attualità perché c'è tanta diffic

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00:00Non si può più leggere se vogliamo parlare dell'esperienza professionale, perizie che dicono,
00:06nei quali non trovi una riga relativamente al vissuto materiale nella relazione.
00:13Però trovi, la signora si dovrebbe far passare le parole offensive che le vengono dal compagno,
00:20la signora dovrebbe facilitare la relazione del bimbo con l'altro genitore,
00:27la signora non dovrebbe essere oppositiva, dovrebbe essere collaborativa.
00:32Non si dice niente di quello che deve fare il violento, visto che comunque si nega o si sottace o si omette
00:39la valutazione dell'agito violento o dell'agito prevaricatorio o dell'agito di mera omiliazione nella dinamica relazionale.
00:47La violenza come aggressione fisica, una qualche dignità, un qualche accesso nel processo riesce ad averla.
00:54La dinamica relazionale di prevaricazione che si svolge sul piano psicologico o comportamentale,
01:04che non si traduca in aggressività fisica, fa molta più fatica ad entrare nel processo.
01:08Sono argomenti vecchi, se vogliamo, ma rimangono di attualità, perché c'è tanta difficoltà a riconoscerlo.
01:14Lo si vede anche nella comunicazione pubblica, o siccome vengono commentati gli episodi più efferati,
01:20che per carità è migliorata, insomma, però quanta strada c'è ancora da fare.
01:26Sono stereotipi non soltanto nell'educazione comune, ma che permangono da parte degli operatori
01:35che con questo fenomeno si misurano e devono operare.
01:40Evidentemente, nella mia formazione, nel mio background e in tutto ciò che noi abbiamo valutato come associazione,
01:47c'è il fatto che come avvocati si fa riferimento a condotte che devono essere evidenziate.
01:54La cosiddetta condotta manipolatoria sta nella testa di chi la giudica, piuttosto che nella pratica effettiva riscontrata.
02:05La cosiddetta condotta manipolatoria sta nella testa di chi la giudica.

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