PALERMO (ITALPRESS) - "L'impegno di Unicredit nel settore dell'olio è molto importante, ci focalizzeremo sull'intera filiera guardando al ciclo pieno del prodotto, basandoci su uno studio commissionato a Promiteia sui mercati nazionali ed esteri. La produzione dell'olio d'oliva rappresenta un'eccellenza del made in italy. Siamo il secondo produttore ed esportatore al mondo, in un contesto nel quale la Sicilia rappresenta una delle regioni più rilevanti, con oltre 280 mila tonnellate di olive da olio raccolte e una produzione di olio di oltre 34 mila tonnellate. Siamo la terza regione dopo Puglia e Calabria, ma il potenziale che possiamo esprimere è ancora molto elevato". Queste le parole di Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia UniCredit intervenuto nel forum organizzato da UniCredit e Confagricoltura
Sicilia.
xd6/mca3/Italpress
(ITALPRESS)
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NovitàTrascrizione
00:00Quest'oggi è un incontro importante, si parla di olio, qual è l'impegno di Unicredit
00:10in questo settore?
00:12Allora, l'impegno come puoi vedere è un impegno molto importante, oggi ci focalizzeremo
00:18sull'intera filiera dell'olio, guardando il ciclo dell'olio pieno, dalla produzione
00:26all'imbottigliamento, alla commercializzazione e lo faremo anche basandoci su uno studio
00:31che abbiamo positamente commissionato a Prometea e che ci darà una view di quelli che sono
00:37i mercati sia nazionali che anche esteri.
00:40Partendo da un contesto più generale, la produzione di olio di oliva rappresenta un'eccellenza
00:46del Medi in Italy, siamo il secondo produttore ed esportatore al mondo e in questo contesto
00:54la Sicilia rappresenta una delle regioni più rilevanti con oltre 280.000 tonnellate di
01:02olive da olio raccolte e con una produzione di olio di oltre 34.000 tonnellate, siamo
01:10la terza dopo la Puglia e la Calabria, rispettivamente avvaliamo circa il 14% e l'11% in termini
01:18di raccolta e di produzione.
01:22Abbiamo sicuramente il potenziale che possiamo esprimere molto più elevato se pensiamo ai
01:26150.000 ettari di terreno dedicati a questa coltivazione, vale circa 380 milioni il valore
01:34della produzione in Sicilia, questi sono un po' i numeri, abbiamo sicuramente delle sfide
01:40importanti da affrontare se vogliamo cogliere tutti i vantaggi che in questo momento il
01:48trend di mercato favorevole per l'olio d'oliva rappresenta e sono in particolarmente la dimensione,
01:56la specializzazione e la certificazione. Dimensione perché c'è una frammentazione del tessuto
02:01produttivo molto importante, insomma delle 97.000 aziende siciliane è la media per ettore
02:101,3, più bassa sia di quella nazionale sia del benchmark diciamo pugliese, questo non
02:17consente di fare investimenti mirati all'innovazione, mirati appunto alla crescita, non consente
02:24di avere masse per l'export e qui il dato anche di rilievo è la minore specializzazione,
02:32cioè soltanto una su tre delle aziende siciliane che hanno uliveti sono classificate con orientamento
02:41tecnico economico specializzato all'olivicoltura, questo è un altro elemento che significa che
02:48tante facciamo olio però in effetti non c'è una specializzazione vera e propria e questo incide
02:52anche sulla capacità poi di proporsi sui mercati. Anche il format di oggi che è una conversazione
02:59sulle filiere serve proprio per dare diversi punti di vista, abbiamo anche invitato un produttore
03:05importante pugliese proprio per capire come fanno loro e tutto questo deve servire a fare
03:10networking rete, vedere altri punti di vista, avremo anche quello di compagnicoltura, quello
03:15della regione siciliana, quindi un po' di contenuti per poi consentire ai nostri produttori di tornare
03:23a casa e fare anche delle considerazioni. Non dimentichiamoci che oggi un altro elemento
03:27importante, forse la sfida in questo momento delle sfide, è il contesto geopolitico mondiale
03:33in vista a una guerra commerciale sui dazi e capire come questo può impattare poi sulle
03:40produzioni è un'altra cosa importante e la Sicilia in questo ahimè potrebbe essere più
03:45penalizzata perché quasi il 50% dell'exporto di olio siciliano va proprio verso gli Stati Uniti.