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Una sorta di Festival della Musica Romana tradizionale, ma rivisitata in chiave moderna: in occasione del giorno della finale del Festival di Sanremo, presentiamo una sorta di "antifestival", basato su tradizione e innovazione musicale.

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Trascrizione
00:00Urbis, storie e volti della città eterna, con Massimiliano Cacciotti.
00:09Benvenuti, benvenuti su Urbis, storie e volti della città eterna.
00:15Nella settimana del Festival di Sanremo, noi due Urbis abbiamo organizzato una sorta di
00:23anti-festival, contro-festival, chiamiamolo così. Una rassegna di canzoni della tradizione
00:32popolare romana, ma tutte quante rivisitate in chiave moderna. Si va dal blues al rock,
00:41si va dal reggae alla musica techno. Partiamo però con un classicissimo della musica tradizionale
00:53romana, un classicissimo rivisitato in versione reggae, stiamo parlando di Barcaloro Romano.
01:11Quanta pena stasera, c'è sul fiume che fiotta così. Disgraziato chi sogna e chi spera,
01:33tutti al mondo dobbiamo soffrire, e se l'anima cerca la pace, può trovarla soltanto che qui.
01:46E Barcaloro va contro corrente, e quando canta le cose risente, se al vero fiume che tutta è la pace,
02:08fiume affadato fammela trovare. Se cadiamo, cadiamo in piedi, siamo diventati equilibristi,
02:20camminando sopra i San Pietrini, siamo pronti a tutti i tipi di imprevisti, tra le preghiere
02:24dei preti e le bestie dei tassisti, tra i politici ignoranti e i nettobini assenteisti, c'è
02:31gente di tutte le fedi, ma prevalentemente romanisti. Era la città dei santi, ora invece
02:37è la città dei sinti, siamo gli più cacciaroni, siamo arroganti ma non siamo finti, siamo più
02:43belli davvero che come pittori, ci hanno diventi. E Barcaloro va contro corrente, e quando canta
02:55le cose risente, se al vero fiume che tutta è la pace, fiume affadato fammela trovare.
03:15Lo chiamano biondo, ma è grigio, marone, c'è scorre la storia del monno, ha visto la liberazione,
03:21ne ha viste dei giovani doppie, parlamo di qualche mione, scambiasse promesse d'amore,
03:27scambiasse sul fiume un fiume di parole, ne ha viste dei gente imbriaca, ammazza quant'hanno
03:32bevuto, qualcuno c'è pure caduto, vabbè, più prima c'è se nuotava, e prima c'è se
03:37navigavamo, c'è solo qualche barcone, c'è un angelo sopra un castello, eppure una vecchia
03:43prigione, e quando è una bella giornata, di quelle che luci che sole, che bello che
03:48fa colazione, un gabbiano se magna un piccione, capirai devo andare alla posta, con lo spirito
03:54dell'agliatore, te saluto per l'ultima volta, con lei chiamo un prete per l'estrema emozione,
03:58il turista sbagliato stagione, se fatto l'estate romana, se fai il bagno nella fontana, in
04:04cappuccino con la matriciana, e noi che toppa il cappuccino, sapete tutti come andava, lo
04:10famombri a caccordina, e poi lo dissanguiamo come la zanzara, e parcarò lo va, contro
04:18corrente, e quando canta le cose li senti, se è vero fiume che buttai la pace, fiume affadato
04:38famela lo va
05:08E dopo aver parlato del fiume, aver sentito la versione regga di un classico come Barcarolo
05:25Romano, non poteva mancare una serenata, Nina se voi dormite, è la canzone che andiamo
05:33ad ascoltare adesso, ma anche questa revisitata in una chiave contemporanea, da un gruppo
05:39che si chiama l'Orchestraccia.
06:03Pare che non esistono dolori, tiran per venticello, che una carezza, smuove le fronte e fa sbocciarli
06:22i fiori, Nina se voi dormite, sognate che io vi faccio, che vi apercisco il sogno,
06:42cantando ad aso ad aso, profumo degli fiori, che se confonde, corcanto mio se sprede,
07:04tra il fiume e il fiume.
07:10Ero sicco sto canto, che ho svegliato, ma ricomando che mi hai perdonato,
07:40l'amore non si frena, oh Nina amate, che vuole bene, no non è peccato,
07:55Nina se voi dormite, sognate che io vi faccio, che vi apercisco il sogno,
08:11cantando ad aso ad aso, profumo degli fiori, che se confonde, corcanto mio se sprede,
08:33tra il fiume e il fiume.
09:03E se è venuto qua con questi quattro amici per fare la serenata? Eh lo so, è una cosa antica,
09:09non la fa più nessuno, però io me lo sono sempre sognato, che te venivo sotto casa
09:14con sto mazzo di fiori e te la cantavo, e poi tu scendevi a piali fiori, me baciavi,
09:19io te guardavo e ti dicevo, Nina, mi vuoi sposare? Eh? No no, no non scendi Nina,
09:27no no, aspetta un attimo, che ti devo dire una cosa, il fatto Nina vedi è che,
09:33non so come ditelo però, io non te posso sposare, no no, ma che l'amore Nina,
09:41non c'entra niente l'amore, no no no, ma non c'ho un'altra no, ma che un'altra no,
09:46il fatto vedi è che, l'altra mattina, dopo che mi ero finito di scaricare
09:52una ventina di casse di zucchine romanesche, il principale mi ha preso da parte
09:55e mi ha detto che il supermercato passa a una multinazionale cinese,
10:00una multinazionale cinese se mette a vendere zucchine romanesche, a me faceva ride sta cosa,
10:07poi lui mi ha detto che da domani sto a casa, e non ho riso più,
10:12dice che gli dispiace, ma non è vero, lui gli dispiace manco un po',
10:18si ho capito Nina, l'amore, tu dici l'amore, però senza stipendio fisso,
10:23quello della banca, dice che il mutuo non ce lo danno più,
10:27e allora quel bilocale a Ciampino, ma sa che se lo scordano,
10:31peccato perché Ciampino era pure pomoda, c'è l'aeroporto,
10:35anche se noi, quando cazzo dovevamo andare, si ho capito l'amore Nina, l'amore,
10:41tu dici sempre l'amore, però io ti dico ma che amore è,
10:43se io non c'ho un divano per tornare a casa stanco la sera,
10:46se io non c'ho un commodino mio da appoggiare una foto,
10:49se io non c'ho un piatto da rompere quando litighiamo,
10:50se io non c'ho 5 euro per comprare un anello fazzo,
10:54tutti hanno paura di arrivare a fine mese, io ho paura di cominciarlo,
10:58per mese, ma come l'amore Nina, ma qua non conta l'amore,
11:02qua conta il tasso, il tag, il tag, il mezzo mutuo, tutto mutuo,
11:05ma come dice che lo danno a tutti, disoccupati, bastonati, drogati, mori ammazzati,
11:10non è vero, gli sordi li danno solo a chi i sordi già ce l'ha.
11:13Ecco Nina, sta serenata è per dirti che io non ti posso sposare,
11:21quantomeno non ti posso sposare tutta adesso,
11:26ti posso sposare un po' per volta, ti posso sposare a te,
11:33adesso rimettiti giù, fa conto che hai sognato,
11:38io è meglio che vado perché non c'ho i sordi manco per pagare i musicisti.
12:08E abbiamo sentito l'orchestra, cioè la sua versione di Nina se voi dormite,
12:23un altro classico della musica romana, è un classicissimo, ci aspetta fra pochissimo,
12:30stiamo parlando di Vecchia Roma, come la Vecchia Roma diventa moderna,
12:37beh lo scopriremo fra poco, lo scopriremo fra qualche istante,
12:42sono pochi secondi di attesa prima di ritornare qui su Urbis
12:46con il nostro festival della musica romana, a fra pochissimo.

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