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Trascrizione
00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:30Chiunque non creda che il finlandese Haki Kaurismäki, tra i registi più inimitabili e personali
00:43del grande cinema d'autore europeo, sia anche un grande regista comico, potrebbe ricredersi
00:48vedendo questo suo film che se porta ammirabile maturazione innanzitutto la sua palette cromatica,
00:54grigio, pesca, carta da zucchero, rosso magenta e il suo stile di illuminazione piatto e uniforme
01:00da catalogo Ikea diciamo, dall'altra è pieno di battute divertenti che hanno procurato
01:05la platea del Festival di Cannes dove venne presentato in anteprima mondiale risate fragorose.
01:10Gli uomini sono tutti dei maiali, non è vero, i maiali sono intelligenti e simpatici.
01:15E' anche un film con inquadrature piene letteralmente di cinema, con i manifesti di film di Godard,
01:21Visconti, Bresson, Lean in bella vista e la coppia protagonista che va a vedere il
01:27film di Jarmusch, The Dead Don't Die, stavolta i poliziotti non potevano farcela, gli zombie
01:33erano veramente troppi e con i campi e i controcampi a 90 gradi con Minozu, il regista preferito
01:39da Kaurismäki e il cane che si chiama Chaplin, in realtà avrebbe potuto essere davvero la
01:44storia di un film dei primordi del cinema, un uomo che deve scegliere tra l'amore e l'alcol,
01:50come nei film di propaganda anti-alcolica che furono tra le primissime pellicole, o
01:54un melodramma del muto, lui manca l'appuntamento con lei perché perde per una folata il biglietto
01:59con il suo numero di telefono, lui sembra un James Stewart giovanissimo, lei appartiene
02:05alla stirpe delle scandinave biondissime dai riniamenti fini come Ingrid Thulin, per tutto
02:10il film Kaurismäki riesce, come in una commedia di Lubitsch, a far sì che nessuno dei due
02:16sappia il nome dell'altro, commedia e melodramma proletario, lei è commessa, lui metalmeccanico,
02:22come lei alla fine, entrambi vengono licenziati più volte sul posto, porta ad un diapason
02:28che ancora non aveva raggiunto quel cinema fatto di umorismo siderale e umanesimo radicale
02:33che è ciò cui la sua maturazione di cineasta ha lavorato con una convinzione unica e un
02:39romanticismo assorto, mai così adorabile come in questo film.
02:44L'arte della gioia di Valeria Golino, sei episodi su Sky
03:00Non c'è niente che la serialità televisiva abbia praticato di più storicamente del racconto
03:06in costume tratto da un celebre romanzo, l'arte della gioia è esattamente questo, ma come
03:12raramente è capitato nella storia della tv la sua operazione di modernizzazione di
03:16un classico di goliarda sapienza e di un personaggio del passato, è consapevole sia di ciò che
03:22lega a quei personaggi il proprio tempo, e quindi non va toccato, sia di ciò che si
03:26può adattare per trasmettere idee e dubbi che sono solo nostri, del presente, senza
03:32che risultino stonati. Modesta, la popolana che compie una scalata sociale ambiziosa nella
03:37magione di una ricca nobile donna, con tutto il corollario di amori e favori sessuali dati
03:42e ricevuti che si conviene al genere, è la prima donna ad essere una vera antieroina
03:47della serialità moderna raccontata dalla televisione italiana, ha le stesse ambiguità
03:52morali dei protagonisti che hanno fatto la storia delle serie contemporanee, nascosta
03:57da un'apparenza ingannevole, a tratti fragile e delicata come le protagonisti di un romanzo
04:02per signore d'epoca nel cui cuore però batte il cinismo moderno, la diretta Valeria Golino,
04:09con quella capacità di lavorare su spigoli e anfratti psichici rivelatori e mutevoli
04:14già viste in miele o euforia, ma con una libertà ed una euforia di messa in scena
04:20con trappotti narrativi, orchestrazioni attoriali che investono l'intreccio tradizionale con
04:26una libertà ed un partito preso da autore che non aveva mai mostrato prima, se le serie
04:31tv sono i luoghi in cui la scrittura e la recitazione si impongono sulle immagini con
04:35soluzioni e ambizioni di protagonismo che al cinema è più raro vedere, l'arte della
04:40gioia è l'avanguardia di questa evoluzione in Italia, ma anche la dimostrazione che possono
04:45essere attraversate dall'occhio inconfondibile del cinema.
04:48Storia della mia famiglia, di Claudio Cuperlini, 6 episodi, su Netflix
04:54Fausto è un malato terminale, in due anni la sua vita si è trasformata e ora è un
05:00padre separato con due figli piccoli che non vorrebbe lasciare, ha solo un desiderio,
05:05quello di affidare loro alla sua famiglia, quella che lui definisce tale è composta
05:08da una madre che ha cambiato più fidanzati che pannolini, un fratello minore pieno di
05:13rabbia e con un problema con la cocaina, un amico e un'amica di infanzia, insomma non
05:18proprio una cornicidilliaca per far crescere due bambini, ma in fondo la famiglia perfetta
05:23non esiste e Fausto questo lo ha sempre saputo e da quando era piccolo che ha tenuto uniti
05:27i pezzi e si è comportato da persona matura e ora che non c'è più continua a indirizzarli
05:33attraverso sue vecchie registrazioni e messaggi, ecco che quindi tutto quello che sembra difficile
05:38e impossibile pian piano prende forma e anche i problemi insormontabili appaiono nella loro
05:43naturale identità, perché ciò che unisce non è la normalità o il rigore né tantomeno
05:48la perfezione, è l'amore ma non quello convenzionale che tutti conoscono o credono
05:53di conoscere, è un sentimento interiore che lega qualcuno del proprio sangue o meno che si
05:59considera indispensabile per rendere la propria vita degna di essere vissuta, Filippo Gravino
06:04Alcopione, Cupellina la regia, Massimiliano Cagliazzo, Vanessa Scalera, Cristiana Dell'Anna
06:09e Edoardo Scarpetta come personaggi collaborano con contagiosa efficacia per persuadercele.

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