• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Presidente, colleghi, l'ovvia premessa è che l'attuale panorama geopolitico è caratterizzato
00:09da una complessità e un'incertezza che non possono essere fronteggiate articolando una
00:13risposta priva ovviamente di una coerenza con gli altri Stati membri dell'Unione europea.
00:19E in tale contesto il piano cosiddetto Riarme Europa, annunciato dalla Commissione, prevede
00:25la mobilizzazione di risorse complessive fino a 800 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza
00:32e la difesa europea. È stato reso pubblico dalla Presidente von der Leyen, si articola
00:37su 5 pilastri che sono stati brevemente descritti, ma i dettagli che in questo caso saranno anche
00:44determinanti saranno forniti soltanto nelle prossime settimane, anche con la pubblicazione
00:49di un libro bianco sulla difesa che sarà fondamentale per delineare le strategie future
00:54e le priorità in materia di difesa a livello europeo.
00:56L'Italia ha salutato positivamente la proposta della Commissione di attivare la clausola
01:01di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita per le spese legate alla difesa.
01:06Ricordo che quel patto di stabilità che lei dice ha imposto la Germania era esattamente
01:11la richiesta dell'Italia solitaria. Il tempo ci ha dato ragione, ahimè, devo dire che
01:17anche negli altri due anni passati la guerra dell'Ucraina era in corso e evidentemente
01:24altri non se ne erano accorsi. Il Governo, tuttavia, ha ben presente le necessità che
01:29la flessibilità connessa all'attivazione della clausola nazionale di salvaguardia non
01:33comprometta la sostenibilità delle finanze pubbliche e non comporti un aumento significativo
01:38del debito pubblico. Questo, infatti, lascerebbe i Paesi ad alto debito in una posizione di
01:43debolezza, aumenterebbe la frammentazione e richiederebbe di compromettere la stabilità
01:48finanziaria nell'area dell'Euro. Inoltre, come ho oggi avuto modo di chiarire, per
01:54il Governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori
02:00fondamentali per i cittadini, quali, ad esempio, la sanità e i servizi pubblici.
02:04L'Italia ha, pertanto, elaborato una proposta presentata nell'ultima riunione del Consiglio
02:10per un obiettivo di colmare il diverso investimento dell'Europa nel settore della difesa e della
02:13sicurezza e migliorare significativamente le sinergie tra risorse nazionali ed europee,
02:19ma cercando, per quanto possibile, di minimizzare l'impatto sul debito pubblico. La proposta
02:25si basa sul rafforzamento di InvestEU per la difesa, per accrescere la sua capacità
02:29di attrazione di investitori privati e, quindi, l'appetito per il rischio. In estrema sintesi
02:34si tratta di un fondo di garanzia di più trans, che ottimizza l'utilizzo delle risorse
02:38nazionali ed europee, con l'obiettivo di convogliare in modo più efficace i capitali
02:41privati. L'iniziativa punta in modo mirato al sostegno della base tecnologica e al tessuto
02:47industriale europeo nei settori strategici della difesa, delle tecnologie ad use, delle
02:52protezioni delle filiere critiche e dei dati delle infrastrutture essenziali. È auspicabile
02:56anche un ruolo maggiore per il bilancio dell'Unione europea e una cooperazione con la Banca europea
03:01per gli investimenti, preservando al contempo le operazioni e le capacità finanziarie del
03:05gruppo della Bay.

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