• l’altro ieri
San Camillo, Ci sono anche io
Trascrizione
00:00Ci sono anch'io, è tutta per te, non smettere adesso di ridere e chiamere bene il cappella, il cappella, il cappella.
00:22Ci sono anch'io.
00:52Da sempre fanno i padri camigliani, religiosi legati alla figura di San Camillo dell'Ellis, patrono degli operatori della sanità.
01:00Noi oggi ci troviamo in una delle parrocchie più corpose del centro città, in viale Principe Umberto, la parrocchia di San Camillo appunto.
01:09E qui con me oggi ad accoglierci, a presentarci questa realtà, c'è padre Hubert.
01:14Padre Hubert, buon pomeriggio, grazie di averci accolti. Lei è qui alla guida di questa comunità da circa tre anni.
01:22Sì, grazie Rachele. Da tre anni sono alla guida di questa comunità, bisogna dire che sono dentro da sette anni normalmente,
01:31prima come vice parroco e poi dopo come amministratore e dall'anno scorso come parroco della comunità parrocchiale.
01:41Lei è originario del Benin, dal Benin all'Italia, alla Sicilia, a Messina, un cammino lungo caratterizzato da quali tappe importanti?
01:50Ecco, effettivamente sono del Benin, sono in Italia da 11 anni, un cammino molto particolare perché il Benin è stata una nazione dove i camminiani sono stati fondati
02:13dai religiosi camminiani del sud dell'Italia, in modo particolare da padre Gino, padre Vincenzo di Blasi e fratello Antonio Pintabone.
02:24Loro sono andati lì nel 1973, hanno fondato la missione, ci hanno fatto scoprire questa bellezza, questo carisma meraviglioso di servizio agli infermi
02:38e oggi nel Benin siamo più di cento religiosi di voti perfezioni e siamo venuti ad aiutare la provincia madre in questo momento.
02:49Qui a Messina la vostra è una presenza importante e corposa da tanti decenni ed è legata al servizio non solo in Sena alla parrocchia,
02:57anche vedremo tra poco alla clinica, quindi la cura dell'ammalato, cura dicevamo corporale e spirituale.
03:05Sì, effettivamente il nostro servizio è questo, di servire gli ammalati con la teneresta di una madre per il suo figlio unico ammalato
03:14e ci dedichiamo all'ammalato a livello corporale, a livello spirituale, quindi come infermieri, come medici, come operatori sanitari, come anche cappellano
03:27cerchiamo di essere al servizio dell'ammalato nella globalità della sua persona, quindi un servizio listico del malato, è quello che facciamo.
03:37Ma all'interno di questa parrocchia gravitano tante bellissime realtà che noi adesso andremo a scoprire insieme.
03:44Padre, questa è una chiesa bella, artisticamente bella, accogliente, caratterizzata da una grande luminosità,
04:02e la luce è un po' il segno dell'accoglienza che San Camillo ha lasciato a tutti voi, anche come carisma.
04:09Sì, sì, certo, San Camillo è stato un gigante della carità e credo che per la chiesa sia una grande benedizione perché lui ha scelto ciò che si trova al cuore,
04:22si può dire del Vangelo, ero malato, mi hai visitato, credo che nelle opere di Cristo il servizio degli ammalati sia veramente un servizio centrale.
04:33Lei viene da una terra molto, molto lontana come lei, qualche altro suo confratello, padre Severino, la cosa curiosa è questa,
04:41che voi sacerdoti, voi religiosi camigliani avete a cuore la cura dell'altro anche attraverso l'accoglienza,
04:48proprio voi che avete sperimentato questa fame di accoglienza dovendo lasciare la vostra terra e i vostri affetti.
04:55Che effetto le fa a distanza di tempo ricordare dov'era e dove si trova oggi?
05:00Ecco, è vero che non è semplice, però penso a quelli che sono andati via da qui per portare il Vangelo da noi,
05:09proprio nel 73, immaginiamo l'Africa del 73, è un'altra cosa, non si può immaginare oggi,
05:15per cui noi proviamo semplicemente a mettere i nostri passi nelle loro orme,
05:21cercando anche noi di sapere che la vita è felice solo quando viene messa al servizio degli altri.
05:28La lingua, il problema della lingua è un problema fondamentale per chi viene da fuori e deve reinventarsi una vita in una terra nuova,
05:36voi parlate il francese di base, però avete incontrato difficoltà lei e i suoi confratelli della stessa terra nell'imparare l'italiano?
05:45L'italiano non è semplice, è vero, non è semplice perché ci sono gli accenti,
05:50tuttora o intanto alla fine di qualche celebrazione o di una predicazione qualcuno mi dice hai pronunciato male,
05:58ma bisogna essere umile, io credo che non si finisce di imparare, si finisce di crescere,
06:04ma imparare è un cammino per sempre e sono felice di imparare sempre.
06:10In seno alla parrocchia l'aspetto della carità è prioritario
06:15e molto spesso viene affidato a corposi gruppi di laici che dedicano amorevolmente e con generosità parte del loro tempo,
06:22questo è quello che accade in seno alla famiglia camigliana laica dove ci si occupa di tanti aspetti,
06:28fra questi quello del centro di ascolto e quello del banco alimentare.
06:33Centro di ascolto e banco alimentare sono tanti i bisogni che arrivano, tante le famiglie che chiedono molto spesso che cosa?
06:40In realtà i bisogni che vengono a rappresentare le persone sono dei bisogni non di natura necessariamente alimentare,
06:49sono anche bisogni di altra natura, sono persone che a volte in preda alla solitudine hanno la necessità di raccontare le loro cose,
06:58di avere un po' di conforto, di ricevere quella parola di incoraggiamento.
07:03Il nostro aiuto consiste più in questo perché di fatto aiuti di natura economica ne vengono richiesti pochi in effetti,
07:12sono più aiuti di altra natura, di natura solidaristica, noi facciamo un lavoro, svolgiamo un lavoro di solidarietà,
07:21di accompagnamento e anche di incoraggiamento nei confronti di queste persone.
07:27Banco alimentare, al centro città, cosa vi chiedono, cosa mettete nel pacco spesa?
07:33Il pacco spesa è un pacco che aiuta generalmente le famiglie nelle prime necessità,
07:39chiaramente non è un pacco spesa che può aiutare una famiglia per tutto il mese,
07:43però aiuta meno per una settimana, 10 giorni, per cui sono genere di prima necessità,
07:49quale pasta, riso, latte, zucchero, farina.
07:53Inizialmente si era partiti con un gruppo di assistiti che erano quasi tutti parrocchiani,
08:01però una volta che la voce si è sparsa il cerchio si è allargato notevolmente,
08:05per cui gli assistiti ora vengono un po' da tutta la città e siamo arrivati ad assistere circa 100 bisognosi al mese,
08:13quindi con l'aiuto del Banco Alimentare, con i volontari andiamo a prendere i viveri,
08:17li portiamo in parrocchia, prepariamo le buste e poi tramite telefono li convochiamo
08:23e diamo loro il pacco alimentare.
08:26Sono qui con fratello Gianluca Spalice, 33 anni, originario di Napoli, qui a Messina da quanto tempo?
08:35Da tre anni.
08:36Da tre anni, una vocazione, la tua è nata come?
08:39Da bambino i miei genitori mi hanno detto sempre che il nostro Dio non è un Dio che se ne sta nei cieli,
08:45ma è un Dio che si fa incontrare, quindi io nascevo con questo desiderio,
08:50però poi cammin facendo ho fatto tanti errori nella mia vita,
08:55sono diventato schiavo del stress, della droga, dell'alcol,
09:00ma poi c'è stato un giorno il 7 novembre 2015 che ho incontrato l'amore di Dio
09:07e Gesù Crucifisso è risorto e questo a me ha cambiato la vita,
09:12perché io ero il tipo che pensava a morte tua e vita mia
09:18e Gesù mi ha accontentato, ha detto vabbè morte mia ma vita a te.
09:23Indossare questa veste, quindi far parte della congregazione camigliana
09:28richiede una grande consapevolezza, una grande responsabilità,
09:32perché voi vi prendete cura del corpo e dello spirito delle persone,
09:36tu in particolare sei un ministro straordinario dell'Eucaristia,
09:40cosa consiste esattamente il tuo compito?
09:42Noi andiamo accanto agli ammalati, innanzitutto portando la presenza,
09:51non è tanto il portare la comunione a Gesù Eucharistia,
09:57ma essere in quel momento Gesù Eucharistia per il malato,
10:02allora capace di ascolto, perché gli ammalati hanno bisogno di essere ascoltati,
10:07hanno bisogno di una carezza, hanno bisogno di tenerezza,
10:12che oggi è un po' difficile sentire anche una pacca sulla spalla,
10:17una carezza e questo è un po' difficile, ma è proprio questo,
10:23la presenza, essere presenza di Gesù per l'altro.
10:26Tu sei giovane e sei già convinto della tua scelta,
10:30è una scelta che vorrai portare avanti, questa vocazione che hai abbracciato?
10:34Sì, sono certo della chiamata che il Signore mi ha fatto,
10:40certo della consacrazione che ho ricevuto
10:44e di donare soprattutto la mia vita per come sono stato amato da Dio.
11:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
11:30Una delle realtà più radicate all'interno della parrocchia di San Camilio è quella dello scout,
11:49è uno dei gruppi scout più antichi a Messina, come vedete,
11:53frequentata da tantissimi giovani e giovanissimi.
11:57Qua sono alle prese con uno dei cosiddetti BAN,
12:00queste performance di gruppo all'aperto che loro realizzano,
12:03si incontrano settimanalmente e adesso andiamo a sentire dalla loro viva voce
12:07cosa vuol dire oggi lo spirito scoutistico.
12:11Io vado dal primo, come ti chiami?
12:13Il mio nome è Riccardo, sono scout del Messina 10, del primo gruppo
12:19e sono molto fiero di essere intervistato oggi qui.
12:24Per te che cosa vuol dire appartenere a questo gruppo scout?
12:27Cosa ti piace, cosa ti rende orgoglioso?
12:29Allora mi piace quando facciamo le uscite, queste cose qua,
12:34pure mi rende fiero che facciamo molti giochi diversi
12:38e ne possiamo inventare anche di nuovi quando capita.
12:44E questo è uno degli aspetti, un altro aspetto molto bello è quello dell'inclusione
12:50E io vorrei chiedere qualcosa a lui, Trevor, quanti anni hai?
12:55Ho 15 anni.
12:56E tu di quale paese sei originario, da quanto tempo vivi a Messina?
13:00Io sono nato qua a Messina.
13:02Sei nato a Messina, da genitori?
13:04Da genitori, uno italiano e mia mamma invece nigeriana.
13:07Sei stato in Nigeria?
13:09Sono stato in Nigeria qualche mese fa, per la prima volta.
13:12Cosa ti piace dello scoutismo, da quanto lo frequenti?
13:15Lo scoutismo lo frequento da elementari, quindi già da molti anni.
13:20Mi piace molto perché si può conoscere tanta gente, ti diverti, sei libero di essere te stesso.
13:26Senti, una caratteristica dello scoutismo è quella di fare le attività a cerchio.
13:31L'attività a cerchio ci permette di non mettere barriere e di porvi tutti allo stesso livello
13:36e questo penso che sia importante, no?
13:38Sì, è molto importante, così ci sentiamo tutti quanti assieme, senza distinzioni,
13:44ci sentiamo tutti quanti sicuri per quello che ci piace.
13:46Ecco, senza distinzioni di genere, di estrazione sociale,
13:52dicevamo senza distinzioni, vivere lo scoutismo è un modo bello anche per costruire amicizie.
13:58Sì, specialmente con questa ragazza.
14:01Lei è la tua migliore amica?
14:03Sì, è una delle mie migliori amiche.
14:05Voi quante volte vi riunite qua?
14:08Ogni domenica.
14:10Preparate le attività?
14:12Una volta è sicura con la propria squadriga.
14:15Tu da quanto tempo rifrequenti?
14:17Dall'inizio di quest'anno.
14:19Ti piace, continuerai?
14:21Sì, fino a quando posso.
14:24Poi ci sono anche i piccolissimi naturalmente, no?
14:28Quelli che hanno iniziato da poco a frequentare questo gruppo
14:33e volevo sentire una femminuccia dell'inizio.
14:38Dicono di no, ma io mi avvicino.
14:40Voi siete all'inizio ancora di questo cammino scoutistico?
14:43Sì.
14:44Vi ha già appassionato?
14:46Sì.
14:47Siete convinte di voler continuare?
14:48Sì.
14:49E qual è l'attività più bella che fate?
14:51Giocare.
14:52Qual è il messaggio più importante che vi insegnano i capi scout?
14:55A stare insieme.
14:58Stare insieme e condividere con gli altri.
15:09Condividere tutto quello che avete, no?
15:11Sì.
15:12Ma soprattutto l'amicizia.
15:13Sì.
15:14Insomma, avete capito che questa è una realtà di crescita importante.
15:19Io adesso vado da una dei capi scout
15:22che ha le prese con anche i problemi della quotidianità, no?
15:26Perché poi questi ragazzi, soprattutto che più piccoli,
15:29vi consegnano anche i loro piccoli grandi problemi.
15:32Sì, diciamo che lo scoutismo è un gioco,
15:35ma noi diciamo sempre che è un gioco serio
15:37perché noi accogliamo i ragazzi dagli otto,
15:40li accompagniamo fino ai vent'anni alla fine
15:42e accompagniamo anche il periodo di questa crescita
15:45che è legata anche alle difficoltà dell'adolescenza,
15:48delle prime difficoltà dei più piccolini
15:51che sembrano difficoltà grandissime
15:53e che, giustamente, dalla loro età
15:55meritano di essere vissute col tempo che è giusto dedicargli.
15:59Quindi sicuramente è una sfida educativa
16:01che noi facciamo con tantissimo piacere e con grande gioia.
16:05Molte di noi prima sono stati anche educanti,
16:08abbiamo fatto il percorso
16:09e quindi oggi poterci giocare in un nuovo ruolo
16:12sempre per il futuro di questi ragazzi
16:15per noi è veramente stupendo.
16:17Questo gruppo scout è uno dei più grandi,
16:19della città dei più corposi.
16:21Voi vi dedicate anche ad attività di carità, se non sbaglio, no?
16:24Allora sì, soprattutto alla faccia dell'età dei più grandi
16:27che in questo momento infatti è un peccato
16:29che non sono qua presenti
16:30e che sono impegnati parallelamente a un altro progetto
16:33che ha una rigatura proprio per la società
16:36e quindi sì, il nostro intervento,
16:38la cosa bella del gruppo scout è questa,
16:40che noi apparteniamo a una parrocchia
16:42e sentiamo la parrocchia come casa,
16:44ma allo stesso tempo usiamo la proiezione
16:46dei valori della parrocchia all'esterno, sul territorio
16:48e quindi questa è la cosa bella,
16:50questo scambio costante che avviene
16:52con casa nostra e la parrocchia
16:54e casa nostra anche che è la vita,
16:56tutti i giorni il territorio che ci ospita,
16:58la città di Messina.
16:59E a volte si attraversa anche tutta la città
17:01per venire qua a fare attività,
17:03come il caso di Agostino, è vero?
17:05Agostino tu da dove vieni?
17:07Io vengo da un piccolo villaggio
17:09che si chiama Cumia,
17:11quindi diciamo nella zona sud di Messina
17:13e avevo iniziato il mio percorso a Camaro,
17:16poi quando il mio vecchio gruppo ha chiuso
17:18sono stato qui a San Camillo con il Messina 10.
17:21Quindi tu settimanalmente fai tutta questa strada
17:23per venire qua a seguire i ragazzi piccolissimi?
17:27Sì esatto, da ormai dieci anni
17:30faccio sempre, ormai è una routine diciamo,
17:33più che una volta a settimana
17:35quasi ogni giorno diciamo,
17:37è una vocazione diciamo noi,
17:39l'essere capo è proprio una scelta che si compie
17:42e ci sono dei sacrifici
17:44che giornalmente si fanno.
17:46L'essere capo ti dà apprendista per così dire,
17:48a capo, quindi a formatore,
17:50è un passaggio obbligato,
17:52ma cosa ti è rimasto dell'essere come loro
17:54e cosa ti dà adesso consegnare a loro qualcosa?
17:57Di sicuro tutto quello che mi hanno dato i miei capi
18:00quando ero un educando,
18:02adesso diciamo lo porto sempre nel cuore
18:04ed è quello che poi giornalmente mi spinge
18:06a dare ai ragazzi degli insegnamenti.
18:10Noi educhiamo i lupetti e le cocinelle
18:12ad essere dei uomini e donne della partenza,
18:15questo significa ad essere dei uomini consapevoli,
18:18di compiere delle scelte sagge nel mondo,
18:21di essere cittadini attivi
18:23sia politicamente che socialmente
18:25e quindi è questo diciamo il nostro compito,
18:27il nostro obiettivo.
18:31Curare e prendersi cura
18:33è la mission dei padri camigliani,
18:36la mission che portano avanti
18:38da tanti tanti decenni.
18:40Qui ci troviamo nel cuore,
18:42nella vera casa di cura
18:44che è proprio la clinica, l'ospedale San Camillo
18:47e io sono qui con il direttore
18:49che è anche il superiore della comunità
18:51dei padri camigliani messinesi,
18:53padre Vincenzo Licalsi.
18:55Padre, una struttura che si avvicina
18:57quasi al secolo di vita.
18:59Eh sì, è sorta nel 1950, 75 anni fa
19:04proprio per occuparsi degli ultimi,
19:07di coloro che gli altri non volevano
19:10insomma occuparsi
19:12per esempio gli ammalati tubercolosi.
19:15Ci siamo occupati nel tempo
19:17anche di ammalati di AIDS.
19:19Ultimamente con l'epidemia del COVID
19:22siamo stati l'unica struttura
19:24che si è occupato di questi ammalati,
19:27di queste malattie.
19:29È stata un'esperienza tragica
19:31ma allo stesso tempo
19:33molto interessante e costruttiva
19:35perché di fatto
19:37ci ha lasciato un'esperienza
19:39umana eccezionale.
19:41Se la cura del corpo,
19:43la cura delle malattie fisiche
19:45richiede la competenza,
19:47c'è una cura ben più importante
19:49che quella dell'anima
19:51che ci fa capire anche attraverso il vostro servizio
19:53quanto è importante la pastorale della salute.
19:55Sì, effettivamente
19:57noi ci occupiamo molto
19:59della preparazione del nostro personale
20:01affinché possano dare
20:03un qualcosa in più
20:05ai nostri ammalati.
20:07Io amo sempre dire
20:09che noi ci occupiamo
20:11del corpo e dello spirito
20:13come diceva Aristotele,
20:15l'uomo è un onno, un isolo, un tutt'uno
20:17e quindi bisogna occuparsi di tutto
20:19ma di questo se ne occupa soprattutto
20:21padre Aldo che fra le altre cose
20:23ha la specializzazione in pastorale sanitaria
20:25e quindi si occupa
20:27proprio di questo
20:29e tanto fa il cappellano
20:31nella nostra clinica.
20:33Padre Aldo, quindi lei cura le anime
20:35e attraverso le anime cura i corpi?
20:37Certamente, ecco
20:39il primo rapporto che cerco
20:41di stabilire con gli ammalati
20:43è quello dell'umanità, ecco
20:45veramente sentire l'altro come un fratello
20:47una sorella
20:49e soprattutto come ci ha insegnato
20:51ci ha comunicato San Camillo
20:53riuscire a vedere
20:55che nel volto di ogni sofferente
20:57lo stesso volto di Cristo Gesù.
20:59La speranza
21:01noi siamo nell'anno giubilare
21:03della speranza, la speranza che non delude
21:05e qua tra le corsie di questa
21:07come di tutte le strutture
21:09sanitarie ogni giorno
21:11è una scommessa sempre nuova. A capo di questa scommessa
21:13ci stanno quelli che io chiamo
21:15gli angeli con il camice bianco
21:17che sono i medici. La vostra è una missione
21:19più che una professione.
21:21È una missione e lo è ancora di più qui
21:23nella nostra clinica dove tutti i giorni
21:25parliamo di umanizzazione delle cure
21:27e il nostro obiettivo non è soltanto
21:29la miglior cura possibile ma
21:31è cambiare l'obiettivo dal curare
21:33la malattia a curare l'ammalato.
21:35Questo è un po' il qui di in più che deve avere
21:37una clinica che porta il nome di
21:39San Camillo, penso, rispetto anche alle altre
21:41cliniche, quindi è una vera e propria missione.
21:43Dottore Federico Lopieno, lei è geriatra
21:45quindi ha a che fare con la cura degli
21:47anziani. Spesso, soprattutto
21:49durante la pandemia, si è detto
21:51che gli anziani
21:53sono stati, la parte debole
21:55quella forse a volte più
21:57messa nell'angolo.
21:59Non fosse altro che per esigenze
22:01di numeri e di spazi.
22:03Invece, ecco, voi ci insegnate
22:05quanto è importante aver cura di coloro
22:07che detengono la storia
22:09delle generazioni.
22:11I nostri anziani sono il nostro
22:13vero patrimonio e per certi
22:15versi sappiamo gli effetti che ha avuto la pandemia
22:17ma sono stati in certi
22:19contesti anche quelli che hanno resistito
22:21meglio forse per le esperienze che hanno
22:23vissuto nella loro vita e in qualche modo li hanno forgiati.
22:25Un vero e proprio patrimonio che noi qui
22:27cerchiamo di custodire sempre
22:29e in questo senso aggiungo anche che spesso
22:31qui c'è la tendenza a volere
22:33non escludere nessuno dalla miglior cura
22:35possibile, soprattutto anche gli anziani
22:37nei casi senza speranza,
22:39i casi definiti più difficili da curare,
22:41quelli che spesso, brutto dirsi,
22:43nessuno vuole ma qui arrivano e
22:45ottengono la miglior cura possibile.
22:47Proprio come un vero patrimonio.
22:49Padre Vincenzo, io vorrei sentire anche la voce
22:51di un ammalato per
22:53capire effettivamente cosa si vive
22:55nel periodo dell'adegenza
22:57però intanto diciamo che la cosa bella è che
22:59molto, gran parte
23:01del personale che qui opera
23:03è anche personale che vive la vita parrocchiale
23:05e la vita di comunità e questo è un valore aggiunto.
23:07Sì, il dottor Lopiano
23:09per esempio è un medico ma è
23:11della nostra parrocchia, è nato
23:13nella nostra parrocchia, è cresciuto
23:15tutta la sua famiglia,
23:17vive nel
23:19territorio parrocchiale.
23:21Signora, lei è un'adegente
23:23e si trova qui
23:25da quanti giorni, da quante settimane?
23:27Dal mercoledì
23:29mattina.
23:31Inutile chiedere cosa si prova quando
23:33si entra in ospedale perché si va
23:35con un bagaglio di speranza ma anche
23:37a volte di timori. Poi succede
23:39che c'è l'incontro col personale medico
23:41e voi cosa sentite?
23:43Io veramente
23:45ho avuto esperienze in altri
23:47ospedali però sono rimasta
23:49piacevolmente colpita
23:51innanzitutto dalla gentilezza
23:53dei ragazzi, da
23:55cominciare dagli infermieri
23:57e poi
23:59anche dai dottori e poi come
24:01struttura stessa, cioè io non
24:03me l'aspettavo veramente
24:05di trovarmi in un ambiente
24:07così pulito, così attento
24:09Chi entra qui ogni mattina
24:11mette da parte i propri problemi
24:13il bagaglio di ansie, di fatiche legate
24:15anche alla quotidianità familiare
24:17e abbraccia le ansie
24:19e le fatiche degli altri, quindi
24:21una missione nella missione
24:23Sì, scegliamo questa
24:25professione perché appunto
24:27ci mettiamo a
24:29confronto con gli ammalati, cerchiamo di
24:31aiutarli in qualsiasi problema
24:33hanno bisogno, dal punto di
24:35vista dell'ansia, di tutto
24:37cerchiamo di aiutarli
24:39Padre Vincenzo, oggi cosa ci consegna
24:41cosa vi consegna San Camillo?
24:43San Camillo
24:45aveva i suoi religiosi più cuore
24:47in quelle mani, quindi è questo
24:49quello che noi cerchiamo di dare
24:51ai nostri pazienti, tanto cuore
24:53tanto amore, tanta attenzione
24:55noi non siamo
24:57un'azienda di
24:59capitale e quindi non dobbiamo fare
25:01utili, ma
25:03dobbiamo curare i pazienti
25:05infatti siamo no profit
25:07e tutto quello che incassiamo
25:09lo spendiamo per
25:11dare più cura, più attenzione agli ammalati
25:13ma anche a una struttura
25:15migliore, cerchiamo
25:17sempre di migliorarla
25:19il più possibile
25:21in questo momento per esempio stiamo investendo
25:23diversi capitali
25:25per l'ecologia
25:27quindi risparmio energetico
25:29pannelli solari, pannelli fotovoltaici
25:33nuovi apparecchi
25:35climatici
25:37una nuova centrale termica
25:39tutto per
25:41dare minore impatto
25:43all'ambiente
25:45ci teniamo molto anche perché Papa Francesco
25:47ha fatto ben due
25:49encicliche sull'argomento
25:51quindi è opportuno farlo
25:53fra le altre cose anche
25:55il nostro arcivescovo ci
25:57tiene molto e poi
25:59con noi ha un rapporto molto privilegiato
26:01proprio perché
26:03ci occupiamo di ammalati, ci viene spesso
26:05a trovare proprio per sapere
26:07la salute della
26:09nostra clinica, la nostra struttura
26:11per sapere come trattiamo
26:13gli ammalati, ma è sempre contento
26:15la seconda domenica
26:17di luglio si svolge
26:19la processione del simulacro
26:21di San Camillo dell'Ellis ed è un momento
26:23devozionale
26:25ma soprattutto di fede che coinvolge
26:27tantissima gente
26:29qui con noi il governatore
26:31della confraternita Alessandro Zirilli
26:33e tutto il gruppo dei portatori
26:35coloro che sono anche i custodi
26:37delle reliquie
26:39perché? Perché a Messina c'è una particolarità
26:41rispetto a queste reliquie, vero Alessandro?
26:43Sì, la particolarità che abbiamo
26:45qua a Messina è quella di avere
26:47molte più reliquie rispetto
26:49alle altre chiese dei padri camiliani
26:51quando San Camillo si fermò
26:53qua a Messina tantissimi anni fa
26:55lasciò tutte queste reliquie
26:57che poi un nostro confratello che non c'è più
26:59che è venuto a mancare
27:01li trovò dentro un cassetto
27:03li fece incorniciare e così
27:05ci ha dato questo bellissimo altare
27:07di cui prendere spunto
27:09Confraternita portatori
27:11per i portatori è un momento particolare
27:13quello della processione?
27:15Sì, molto particolare perché è molto sentita
27:17anche se vengono da fuori
27:19persone che
27:21sono sposate, non stanno più in zona
27:23quel giorno sono qui proprio perché
27:25hanno la devozione a San Camillo
27:27per portarlo sulla spalla
27:29con la classica annacata messinese
27:31A proposito della classica annacata
27:33bella scalinata, un po' ripida
27:35difficoltà nella discesa?
27:37Difficoltà tantissime
27:39questo è sempre stato il nostro incubo
27:41peggiore però dall'82
27:43adesso non è successo niente, speriamo che non succeda mai niente
27:45Ogni anno si
27:47reitera il problema della mancanza
27:49dei portatori, accade per le barette
27:51per tante processioni patronali
27:53qua come siete messi?
27:55Qui a San Camillo no, perché c'è un gruppo molto
27:57devoto sia della zona che
27:59è sempre presente ogni anno
28:01non abbiamo di questo problema
28:03dei portatori
28:05Il momento più emozionante di tutta la processione, qual è?
28:07Il momento più emozionante è quando facciamo
28:09l'incontro, proprio quando
28:11ci ritiriamo
28:13che facciamo la de king
28:15e facciamo la ballata
28:17proprio sotto la Madonna che c'è proprio sotto
28:19nella strada
28:21e portiamo San Camillo fino davanti
28:23alla Madonna, facendolo ballare
28:25è una cosa
28:27emozionante, da vedere
28:29Da vedere ma soprattutto
28:31da vivere, vogliamo sfatare un mito? Quello della
28:33processione non è un atto
28:35soltanto di apparenza
28:37ma è qualcosa di veramente sentito
28:39che si trasforma in spirituale se
28:41è preceduto da un cammino
28:43di fede, no? Si certo, intanto
28:45sicuramente è preceduto da un
28:47cammino di fede, è poi un atto che si
28:49sente con il cuore, infatti lo vediamo
28:51già dagli occhi dei nostri portatori
28:53quando fanno queste classiche ballate
28:55qua per il santo. Tu sei un comportatore?
28:57No, un confrate
28:59Un confrate, giovane, più giovane
29:01degli altri? 37 anni
29:03E da quanto sei confrate?
29:056 anni. Cos'è la cosa più bella, il momento
29:07più bello che vivi? Quando
29:09guardiamo qua sotto e mi emoziono
29:11molto durante la processione
29:13Il cuore della parrocchia è costituito
29:15dalle famiglie ma
29:17la nascita della famiglia
29:19ancora prima prende i piedi
29:21attraverso la formazione al matrimonio
29:23la creazione vera e propria
29:25delle coppie, poi qui ne seguite
29:27tante. Sì, quelle che
29:29si presentano per chiedere appunto
29:31la preparazione al
29:33matrimonio, noi li seguiamo
29:35chiaramente noi più che corso ci piace
29:37parlare di cammino
29:39nel senso le coppie fanno un cammino insieme a noi
29:41noi gli diamo degli spunti di
29:43riflessione per un pochino
29:45prepararsi a questo momento
29:47importante della loro scelta
29:49e chiaramente la facciamo confrontandoci
29:51sulla vita vissuta, non facciamo
29:53delle conferenze o degli interventi
29:55particolari, proprio ci mettiamo
29:57al confronto con le coppie
29:59chiaramente una parte importante
30:01degli incontri è dedicata al sacramento del matrimonio
30:03è chiaro che è quello che
30:05si fa fondamentalmente
30:07questo è il nostro compito
30:09il nostro cammino. Spesso le coppie
30:11si sentono dire se non fai il corso
30:13prematrimoniale non ti puoi sposare
30:15sembra quasi una sorta di raccolta punti
30:17non è così? Sfatiamo questo mito?
30:19Assolutamente, anzi è un momento per
30:21riflettere su determinate cose
30:23confrontarsi
30:25e a volte anche
30:27ripensare a determinate
30:29cose e prendere
30:31delle decisioni
30:33A Messina nelle parrocchie si va un po'
30:35in controtendenza perché ultimamente
30:37sembra che le coppie sempre meno
30:39scelgano di sposarsi e di sposarsi in chiesa
30:41voi invece siete un esempio
30:43di coppia che ha affrontato questo cammino
30:45e che lo sta proseguendo
30:47anche dopo il matrimonio
30:49Sì, siamo un gruppo di giovani coppie
30:51una decina di coppie che facciamo degli incontri periodici
30:53partendo dalla scrittura
30:55per cercare di condividere le nostre
30:57esperienze, di confrontarci
30:59da noi, è certamente un'esperienza che ci arricchisce
31:01e poi partecipiamo a delle attività
31:03a cui ci invita il saggerdote
31:05animiamo la messa o altre iniziative
31:07insomma è un momento di incontro
31:09e di riflessione anche per condividere
31:11un cammino che in questo momento
31:13è in controtendenza come diceva lei
31:15Un cammino che poi spesso profuma anche di
31:17amicizia perché si creano tanti legami
31:19Io e mia moglie ci siamo trasferiti da pochi anni
31:21qua e abbiamo già trovato un gruppo consolidato
31:23un gruppo affiatato dove è stato facilissimo
31:25inserirsi proprio perché il clima è quello
31:27dell'amicizia, della partecipazione
31:29e della condivisione
31:31E poi naturalmente c'è spazio per i gruppi di preghiera
31:33all'interno dei quali
31:35i fedeli, le fedeli si ritrovano
31:37per pregare ma anche per condividere
31:39dei frammenti
31:41essenziali di spiritualità
31:43Padre, quanti e quali gruppi di preghiera
31:45ci sono qui in seno alla parrocchia?
31:47Abbiamo quattro gruppi
31:49di preghiera ma sono
31:51rappresentati qua tre gruppi
31:53abbiamo la comunità Maria
31:55abbiamo gruppo adorazione
31:57in missione e abbiamo il gruppo
31:59San Michele. Nel vostro gruppo
32:01si, chiedervi cosa si fa in superfluo
32:03si prega ma l'essenza qual è?
32:05Quello che noi diciamo
32:07facciamo è il primo venerdì del mese
32:09con l'adorazione eucaristica
32:11Gesù Eucharistia viene esposto durante
32:13sull'altare tutta la giornata
32:15e ognuno di noi
32:17fa un'ora di adorazione
32:19quest'ora di adorazione
32:21che è un'ora di preghiera
32:23è un momento in cui noi abbiamo
32:25la possibilità di riscoprire
32:27la nostra intimità con Dio
32:29e soprattutto anche
32:31con i fratelli perché
32:33pregando davanti Gesù Eucharistia
32:35poi crescono anche
32:37le relazioni buone
32:39con gli altri quindi quello
32:41che c'è scritto all'entrata
32:43della parrocchia
32:45si entra per pregare e si esce per amare
32:47quindi è questo che noi
32:49coltiviamo davanti a Gesù Eucharistia
32:51E naturalmente a Messina
32:53il legame con Maria, la devozione
32:55mariana è prioritaria
32:57per cui la comunità
32:59Maria immagino che tenga vivo
33:01questo legame
33:03Il legame e anche la preghiera
33:05ha un senso di
33:07di lode soprattutto
33:09come diceva Monsignor Scalambro
33:11che una volta partecipando a un nostro incontro
33:13a un nostro convegno disse che
33:15generalmente quando si prega
33:17nelle comunità
33:19la preghiera
33:21più corta è e meglio è
33:23invece lui si meraviglia perché
33:25quando si prega insieme a noi
33:27noi teniamo
33:29a vivere l'esperienza della preghiera
33:31non come qualcosa
33:33che facciamo per il Signore
33:35ma accogliendo quello che il Signore fa per noi
33:37ed è uno scoprire delle meraviglie
33:39che uno non sarebbe più
33:41quindi
33:43il legame con la preghiera di lode
33:45nella spiritualità mariana
33:47in cui la Madonna è veramente
33:49il cuore della preghiera
33:51della Chiesa e anche del singolo
33:53credente che vive l'esperienza
33:55di Dio facendosi trasformare
33:57da Lui
33:59E non dimentichiamo immagino che
34:01sono tante le tentazioni legate
34:03al maligno, tante persone non ci credono
34:05quindi la figura di San Michele
34:07immagino sia legata a questo anche
34:09Sicuramente sì
34:11infatti io faccio parte del gruppo
34:13di preghiera di San Michele che si riunisce
34:15ogni 29 del mese
34:17a Messina ma come anche in altre
34:19realtà in Italia e nel mondo
34:21e lo scopo si prefigge proprio
34:23il gruppo
34:25quello di sconfiggere
34:27ogni forma di male
34:29quindi recitando il Santo Rosario
34:31la Corona Angelica
34:33e facendo l'invocazione allo Spirito Santo
34:35tutti in comunione di preghiera
34:37proprio volti a cercare
34:39nel nostro piccolo di dare un contributo
34:41e sconfiggere proprio il male
34:43in tutte le sue forme
34:45In parrocchia il percorso
34:47di preparazione, la cosiddetta
34:49catechesi per i giovani e i giovanissimi
34:51è scontata, un po' meno scontata
34:53è quella per gli adulti
34:55verso la quale ora tante comunità
34:57si stanno orientando proprio come questa
34:59di San Camillo
35:01Proprio così io e Barbara
35:03abbiamo il piacere di seguire i genitori
35:05dei bambini che si preparano alla
35:07comunione e all'assagramento
35:09della confermazione
35:11pensiamo anche che io e Barbara non abbiamo in verità
35:13molto da insegnare
35:15però è una proposta che si fa ai genitori
35:17vogliamo pensare che
35:19questi incontri siano anche delle pause
35:21nella corsa di ogni giorno
35:23in cui fermarci
35:25in semplicità
35:27a riflettere su una pagina del Vangelo
35:29e scoprire anche l'attualità del Vangelo
35:31e quanto il Vangelo
35:33parli alla nostra vita, di uomini
35:35donne, madri, padri
35:37ed è anche
35:39la bellezza per alcuni
35:41è una scoperta, per altri
35:43una riscoperta perché magari
35:45vengono da percorsi pregressi
35:47e tutto questo è molto
35:49bello perché ci sembra non
35:51l'ennesimo compito
35:53da assolvere ma
35:55lo vivono come un percorso
35:57di crescita, di fede
35:59condiviso anche con i bambini
36:03Non facciamo mistero se diciamo che
36:05spesso il catechismo viene visto come
36:07un'imposizione soprattutto per i genitori
36:09che magari utilizzano anche
36:11le attività catechistiche per parcheggiare
36:13i propri figli. Questo cammino
36:15di famiglia un po' intende
36:17come dire, invertire il trend
36:19Sì, esattamente. Noi tra l'altro
36:21sia io che Tiziana siamo state
36:23delle allieve
36:25di questi corsi
36:27Per noi è stata una bellissima esperienza
36:29tra l'altro l'abbiamo fatto in un periodo complicato
36:31come quello del Covid, i nostri figli
36:33frequentavano i corsi di crescita
36:35e devo dire che questi appuntamenti
36:37erano veramente attesi
36:39da parte di noi genitori
36:41perché era un momento di condivisione importante
36:43partendo sempre dal
36:45Vangelo e da un passo del Vangelo
36:47che poi viene portato
36:49nella vita di tutti i giorni
36:51e la cosa bella è che
36:53ci si apriva
36:55così come i genitori adesso si aprono
36:57condividono
36:59le loro
37:01ma qualsiasi cosa, c'è anche una certa confidenza
37:03inaspettata, perché magari con persone
37:05che non si conoscono questa confidenza diventa
37:07inaspettata, però comunque
37:09è un bel momento di condivisione
37:11e siamo state pronte e contente
37:13quando ci hanno chiesto di
37:15far parte e di guidare
37:17di far parte dell'equip e di guidare
37:19questo percorso
37:21per la chiesa di San Familio
37:23Cosa state guardando in televisione?
37:25Chi è quel sacerdote in video?
37:27E' un influencer
37:29spiega, spiega delle cose molto
37:31carine e lo spiega in modo
37:33veramente simpatico
37:35Ma tu come ti chiami con questa verb?
37:37Io Italo Bartolomeo, tutto attaccato
37:39mi raccomando
37:41So che vuoi fare il giornalista da grande, è vero?
37:43Più che altro l'attore, l'attore trasformista
37:45Ah, ecco, quindi mi stai dando
37:47l'informazione sbagliata. Tu sei qui insieme agli altri perché
37:49frequentando la preparazione alla cresima?
37:51Sì, esatto
37:53Cosa dà fare un corso del genere oggi?
37:55Poi siete giovani, giovanissimi, a volte le parrocchie
37:57si dice che allontanino
37:59e invece sembra che stiano riavvicinando i giovani
38:01Sì, è vero
38:03non solo in questo corso abbiamo la possibilità
38:05di scoprire un po' meglio, di avvicinarci
38:07alla chiesa e di scoprire
38:09gli atti
38:11più importanti, i passi della Bibbia
38:13del Vangelo e di scoprire
38:15le cose fondamentali
38:17della religione, ma la cosa che
38:19mi importa di più è che si sta creando
38:21sempre di più un rapporto
38:23molto acceso tra di noi ed è una
38:25cosa veramente fantastica
38:27Insomma lui ha centrato, a proposito
38:29di rapporti accesi
38:31io dico sempre che si creano amicizie e così
38:33lo puoi confermare? Certo, comunque all'interno
38:35della parrocchia si crea sempre
38:37una sorta di famiglia, quindi
38:39è sempre bello venire qua in parrocchia
38:41a stare in famiglia
38:43Senti, è più bella la piazza fuori o è più bella la parrocchia?
38:45La parrocchia è comunque un luogo
38:47più protetto, quindi è sempre più bella la parrocchia
38:51Sono con la catechista
38:53di questo gruppo
38:55è un gruppo abbastanza
38:57amalgamato, è un gruppo maturo direi, no?
38:59Sì, sì, devo dire che sono molto contenta
39:01dei miei ragazzi, sono
39:03tanti, oggi ne mancano
39:05e sono anche un gruppo molto unito
39:07e io appunto
39:09cerco di dare loro il meglio
39:11e oggi per esempio
39:13stiamo guardando appunto questo video
39:15di un influencer, giusto per parlare
39:17la stessa lingua
39:19io voglio, rispetto a loro
39:21sono un pochettino più grande, però insomma
39:23sono un bel gruppo
39:43E qui
40:05si porta avanti la preparazione
40:07per i piccoli e i piccolissimi
40:09il cosiddetto catechismo
40:11sono tutti molto sfiliati
40:13molto attenti, ma vorrei
40:15qualcuno che mi dica esattamente
40:17chi era San Camillo, vediamo
40:19tu, chi era San Camillo?
40:21San Camillo è il santo
40:23di questa parrocchia
40:25e
40:27cosa ti piace di lui?
40:29Di lui mi piace
40:31il perché
40:33è diventato santo
40:35che è il santo di tutti gli ammalati
40:37Ora vediamo chi mi sa dire
40:39sicuramente, anzi
40:41me lo saprete dire, come si chiama
40:43questo gruppo di catechismo?
40:45Il nostro gruppo si chiama
40:47Gerusalemme, però noi lo conosciamo
40:49anche come seguiamo Gesù
40:51perché in questi anni stiamo imparando
40:53a conoscere, amare e seguire Gesù
40:55Quindi conoscere
40:57amare, seguire Gesù
40:59e diventare amici tra voi?
41:01Sì
41:03Quanto? Quante amicizie nascono?
41:05Tante
41:07Insomma capite che è bello
41:09Io so che qua ci seguono in tanti
41:11Cosa vuol dire
41:13RTP?
41:15Radio Televisione Peloritana
41:17Avete visto?
41:19Me l'ha spiegato mia nonna
41:21Perché la nonna?
41:23Ogni giorno io vado a mangiare
41:25da mia nonna e ogni volta
41:27guardiamo l'RTP
41:29Solo RTP, niente altri telegiornali
41:31Solo RTP
41:33Mia nonna lo adora
41:35E noi ci abbiamo fatto
41:37la pubblicità a vita con lui
41:39Sarà il nostro futuro conduttore del TV
41:41Insomma sono spigliati questi ragazzi
41:43hanno voglia di imparare, hanno voglia di stare insieme
41:45Catechismo non è solamente
41:47iniziare
41:49a conoscere un nuovo
41:51amico che è Gesù
41:53e che comunque già loro iniziano
41:55con la famiglia
41:57a conoscerlo, ma fare pure
41:59aggregazione, quindi amicizie
42:01e proprio fare aggregazione tra loro
42:03con questo grande amico Gesù
42:05Ci sarà Dio!
42:09Carissimo Papa Francesco
42:11siamo i bambini della parrocchia
42:13San Camillo dell'Elis di Messina
42:15Come ti senti oggi?
42:17E' già un po' che sei ricoverato
42:19e noi ogni giorno chiediamo alla mamma
42:21al papà, alle maestre
42:23Allora come sta?
42:25E' tornato a casa il nostro Papa Francesco?
42:27Perché tu sei nostro, nostro
42:29e di tutti i bimbi del mondo
42:31Siamo i bambini che non dimentichi mai
42:33per i quali preghi sempre
42:35ma anche noi preghiamo per te, sai?
42:37Ora più che mai
42:39ed è proprio al nostro Santo Patrono
42:41che ti vogliamo affidare
42:43San Camillo è il protettore degli ammalati
42:45e siamo certi che in questo momento
42:47è accanto a te
42:49con l'affetto di una madre
42:51verso il suo unico figlio infermo
42:53e ti sussurra all'orecchio
42:55Forza Francesco che ce la fai
42:57e allora tutti insieme diciamo
42:59Forza Francesco che ce la fai
43:01Forza Francesco che ce la fai
43:03Ti vogliamo tanto bene
43:05Santo Padre
43:29Io ti prego
43:31stami vicino
43:33ogni passo
43:35del mio cammino
43:37ogni notte
43:39e ogni mattino
43:41resta accanto a me
43:45Io ti faccio
43:47un grande abbraccio
43:49per me
43:53e mi auguro
43:55che la storia
43:57che la storia
44:01che la storia
44:03che la storia
44:09che la storia
44:11che la storia
44:17Ora vado
44:19la mia strada
44:21con l'amore
44:23che mi guida
44:25Oh Signore
44:27io vado
44:29resta accanto a me
44:33Io ti prego
44:35stai vicino
44:37ogni passo
44:39del mio cammino
44:41ogni notte
44:43e ogni mattino
44:45resta accanto a me
44:49Io ti faccio
44:51un grande abbraccio
44:53per me
44:57e mi auguro
44:59che la storia
45:01che la storia
45:05che la storia
45:07che la storia
45:13che la storia
45:15che la storia
45:19Ora vado
45:21la mia strada
45:23con l'amore
45:25che mi guida
45:27Oh Signore
45:29io vado
45:31resta accanto a me
45:35Io ti prego
45:37stai vicino
45:39ogni passo
45:41del mio cammino
45:43ogni notte
45:45e ogni mattino
45:47resta accanto a me
45:51resta accanto a me
45:55resta accanto a me
46:21la parola bellissima del Vangelo
46:23che dice
46:25perché guardi la palmiusta
46:27nell'occhio del tuo fratello
46:29e non ti accorgi
46:31della trave che c'è nel tuo occhio
46:33ipocrita
46:35togli prima la trave nel tuo occhio
46:37e vedrai chiaro
46:39per toglire la palmiusta nell'occhio
46:41del tuo fratello
46:43bisogna dire che oggi
46:45l'area di tensione che si respira
46:47nelle relazioni
46:49ha come
46:51fonte fondamentale
46:53questa prontezza
46:55a sentenziare su tutto
46:57e su tutti
46:59per cui è fondamentale
47:01fermarsi e chiederci
47:03come mi relaziono
47:05con il mio fratello, la mia sorella
47:07ecco
47:09credo che lì
47:11siamo invitati sempre
47:13ad essere attenti
47:15attenti per non lasciare
47:17che la nostra vita
47:19possa essere
47:21un ostacolo per gli altri
47:23e poi il Vangelo finisce
47:25con questa parola bellissima dove dice
47:27l'albero buono
47:29non produce frutti cattivi
47:31e l'albero cattivo
47:33non produce frutti buoni
47:35è importante chiederci nel nostro giardino
47:37che frutti
47:39produciamo
47:41io sono una spina
47:43o sono fichi
47:45sono rovi
47:47o sono uva
47:51credo che
47:53su questo dobbiamo chiederci sempre
47:55che cosa esce dalla mia bocca
47:57che cosa esprime
47:59i miei atteggiamenti
48:01soprattutto il mio sguardo
48:03che il Signore ci aiuti
48:05perché accogliendo l'amore
48:07senza confine del Signore
48:09possiamo essere
48:11il suo riflesso
48:13nel nostro ambiente
48:15sia lodato Gesù Cristo
48:43ci sono anch'io
48:49mi porto due lacrime
48:51scese in ritardo
48:53la strada più breve
48:57si impara al ritorno
49:01ci sono anch'io
49:05è una cascata
49:07di pioggia scura
49:09divertiti e piangi
49:11non smettere adesso
49:13che il bene sia vero
49:17ci sono anch'io
49:21in questo concerto
49:23di spine e di perle
49:25tu ridi per quando
49:27hai tenuto la faccia
49:31composta davanti alle sberle
49:35è tutta per te
49:39è una cascata
49:41di pioggia scura
49:45divertiti e piangi
49:47non smettere adesso
49:49che il bene sia vero
49:53ci sono anch'io

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