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Trascrizione
00:00Viene comunemente chiamata Rota Balcanica, quel percorso compiuto dai migranti provenienti
00:16dalle zone più instabili del Medio Oriente, parliamo di Siria, Iraq, Afghanistan e dall'Asia,
00:24raggiungere l'Europa, Italia compresa, uomini per lo più, ma anche donne e bambini che cercano
00:30un rifugio, un lavoro, nuove prospettive di vita. Ecco, questo percorso viene compiuto in buona
00:37parte a piedi e dalla Turchia si raggiunge la Grecia, la Macedonia del Nord, la Serbia e la
00:44Bulgaria, oppure attraverso la Bosnia Erzegovina si arriva in Croazia e poi in Slovenia o in Italia,
00:52che sono le porte dell'Europa. Sono ospiti della rubrica di Tiscali News 10 minuti con Lorena
01:00Fornasir e Gianandrea Franchi, che da più di dieci anni a Trieste svolgono una delicata attività di
01:08cura nei confronti delle centinaia di migliaia di persone in transito, persone spesso invisibili,
01:15di cui si parla poco. Lorena Fornasir, psicologa clinica e psicoterapeuta,
01:22esperta di transculturalità e presidente dell'Associazione Linea D'Ombra, dice che
01:28l'attività sua e di suo marito non è semplice assistenza, ma è un atto politico. Cosa significa,
01:36dottoressa? Significa che per poter amare bisogna anche saper soffrire ciò che soffrono
01:45gli altri. Saper amare significa essere testimoni della vita di queste persone che lungo il loro
01:52tragitto sono state disumanizzate, sono state rese delle non persone, non degne di vita,
01:59non degne neppure di morte e noi che pratichiamo la cura, pratichiamo la prima accoglienza nella
02:08piazza del mondo, siamo testimoni delle violenze, delle torture, soprattutto da parte della Bulgaria,
02:15da parte della Croazia e quindi la nostra pratica di essere, di stare, di curare,
02:27di aiutare queste persone è una pratica di tipo politico. Quando la cura diventa un'estensione
02:36sociale, si produce nelle sue ramificazioni fino ad incardinare un fenomeno così drammatico come
02:48questo della migrazione, la cura è politica. Certo, Gianandrea Franchi, lei è un filosofo e
02:58ha scritto anche diversi libri, l'ultimo dei quali è Per un comunismo della cura,
03:03edito da Derive Approdi. La rotta balcanica possiamo dire che è meno osservata rispetto
03:11a quelle mediterranee. Chi sono queste persone che voi curate in una piazza che è di Trieste,
03:18che voi chiamate piazza del mondo e a cui date anche assistenza psicologica e legale?
03:24Quello che a me interessa dire pubblicamente è il significato di questo tipo di migrazioni,
03:36cominciate dopo gli anni dieci di questo secolo, che si differenzia dalle migrazioni tradizionali che
03:45anche noi italiani abbiamo fatto, ma anche negli anni 80-90, ai primi anni 2000 in Italia c'è stata
03:54una forte migrazione dall'Africa ad altri paesi che finivano poi nell'agricoltura o nei livelli
04:00più bassi dell'industria, ma questo tipo di migrazione è una caratteristica perché sono
04:05persone che arrivano in condizioni estreme, certe volte sono lì per morire, una volta Lorena ha
04:12dovuto fare un massaggio cardiaco, altre tante volte abbiamo chiamato l'ambulanza, allora ci
04:17siamo chiesti perché queste persone arrivano in queste condizioni mentre le migrazioni che già
04:22conoscevamo nelle cinture industriali del nostro paese non avevano questa caratteristica estrema,
04:31allora c'è stata una serie di riflessioni su cui ho cercato di scrivere, sul fatto che queste
04:38migrazioni che vengono da paesi per quel che riguarda tutta l'Europa, che va dall'Africa al
04:43Medio Oriente all'Asia, quindi un territorio enorme di miliardi di abitanti, sono il risultato di
04:50secoli di disastro fatto prima dal colonialismo e poi dal cosiddetto post colonialismo che hanno
04:57distrutto antiche civiltà rendendo impossibile una vita coerente organica e nello stesso tempo
05:05questi territori sono quelli che soffrono maggiormente del disastro ambientale che è la
05:13cosa fondamentale dei nostri tempi, l'alterazione dell'equilibrio fondamentale della vita né più
05:18né meno. Fornasir lei abbiamo detto è presidente dell'associazione linea d'ombra che è nata nel
05:302019 se non erro, sotto questa associazione diciamo all'interno di questa associazione
05:38avete riunito tanti volontari quindi coordinate degli aiuti che ormai arrivano diciamo da tutta
05:45Italia, giacconi, maglioni, coperte, cibo ma soprattutto scarpe perché è questa una delle
05:52vostre forse più importanti attività curare i piedi di questi camminanti che se vogliamo
06:00diciamo può avere anche un importante valore simbolico. Sì, beh è tutto iniziato con la cura
06:11dei piedi perché i piedi sono la parte del corpo che è esposta a un cammino non solo che dura anni
06:21ma che per arrivare per approdare in questa città di Trieste i ragazzi le persone percorrono 300
06:29400 chilometri completamente a piedi avendo alle spalle anche un background insomma terribile di
06:38cammini forzati quindi è chiaro che la prima cosa è la cura dei piedi è sicuramente un gesto molto
06:45simbolico un gesto evocativo di tante cose ma è anche la parte più bassa della persona anzi la
06:53parte più bassa del corpo che sostiene l'intera persona per cui curare i piedi significa curare
07:00la vita di queste persone affinché seguano i loro progetti che non sono quasi mai quelli di
07:09fermarsi in Italia ma di proseguire il loro cammino verso il nord Europa. Comunque lei in questo
07:16momento ha centrato l'attenzione sulla cura sui piedi io la ringrazio però vorrei anche dire che
07:26la solidarietà che ci proviene da tutta Italia non è fatta soltanto di materiali di scarpe ma
07:33la bellezza che ha creato la piazza del mondo è stata la nascita dei fornelli resistenti che sono
07:41gruppi di persone che provengono da Lucca, da Firenze, dalla Brianza, da Torino, da ogni parte
07:48d'Italia sono gruppi di persone che si mettono insieme a cucinare e anche questo ha un grandissimo
07:56valore simbolico in tempi in cui la fame viene usata come scrumento di guerra e come scrumento
08:02di morte portare da mangiare ai migranti della piazza del mondo anche questo è un atto di grande
08:12politica della politica più nobile che ci può essere una solidarietà che non è fatta di assistenza
08:18ma è fatta di impegno politico verso queste vite che sono disumanizzate. Da questa attività
08:26di cura alla fine deriva anche un ritorno in termini di creazione di comunità in qualche modo?
08:35Sì, di legami di comunità che sono una cosa fondamentale in una società che si sta
08:42disgregando e chiudendo in un individualismo che poi è la base dell'indifferenza.
08:53Vi voglio anche chiedere, fare questa domanda perché la vostra attività non è sempre stata accolta
08:59diciamo con favore anche dalle autorità. A vostro carico ho letto che c'è stata anche una denuncia
09:05per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina quindi vi chiedo se i gesti
09:14quindi anche semplici o basilari di assistenza e di cura possono diventare un reato a un certo punto?
09:20Sì, oggi siamo in una situazione in cui la solidarietà è un reato perché in una società
09:30basata sull'individualismo più sfrenato in cui da un giorno all'altro con una mail un fondo
09:37d'investimento americano, penso al caso della GKPN di Firenze, un fondo d'investimento americano
09:45può buttare sull'astrico 450 operai è una società in cui appunto non esiste solidarietà. Quello che
09:53noi facciamo è proprio il contrario, creare solidarietà dal basso perché data la condizione
10:01in cui oggi versano le istituzioni penso che l'unica possibilità reale e non teorica,
10:08astratta, immaginaria che abbiamo è rimboccarsi le maniche e creare forme di socialità dal basso
10:16partendo da uno dei tanti problemi sociali gravissimi che ci sono, ciascuno dei quali poi
10:23non è mai a valenza locale ma rispecchia la situazione generale, questa è una caratteristica
10:28del mondo d'oggi. Noi viviamo sul confine e questo fenomeno migratorio di cui prima ho cercato di
10:36dire la valenza generale è quello di cui ci occupiamo per creare solidarietà non solo fra
10:41noi emigranti ma anche fra noi cittadini italiani ed europei cominciando dal basso.

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