SANREMIX: l'intervista di Giulia Carla De Carlo a Enzo De Carlo
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenuti a Sanremix, benvenuto Enzo De Carlo. Grazie, grazie per l'invito. Impresario, promoter
00:07musicale e patron del cantaggiro, una vita all'insegna della musica dagli anni 70 ad oggi,
00:15un po' di excursus della vita da impresario. È una passione che avevo sin da ragazzino,
00:23ascoltavo, vedevo un Sanremo in bianco e nero, allora non era colore, Sanremo del teatro del
00:33Casinò, il teatro dell'Ariston, e dopo sono stato un po' effolvorato da questa passione e ho deciso
00:44di venire a Sanremo, di venire a Sanremo e arrivo in un periodo che la televisione passava dal
00:52bianco e nero al colore, era il 1977 e il teatro Ariston l'ospitava il festival, il festival che
01:01veniva da una parte buia, poco seguita. Vengo a Sanremo con degli amici degli impresari e assisto
01:12a questo evento e quell'anno è stato l'evento dei gruppi che vinsero gli Homo Sapiens con
01:19Bella da Morire. Da lì in poi è stato un mio continuare a venire a Sanremo, ad interessarmi
01:25di musica, interessarmi di eventi, di concerti, di spettacolo e mi ha dato questa mia passione.
01:33Hai circuitato tantissimi grandi nomi, Zucchero, Lucio Dalla, gli stadio, Vasco Rossi negli stadi,
01:44qual è il concerto che ti è rimasto più nel cuore? Nascevo come organizzatore di eventi,
01:49di concerti in un'area elettrografica che chiaramente non era ancora abituata alla
01:57grande produzione e indubbiamente erano un po' le difficoltà del periodo, ecco io parlo di una
02:06regione che era un po' il transito obbligato dai grandi eventi che approdavano in Sicilia,
02:16parlo della Calabria, Calabria non era ancora molto predisposta a queste cose qui, però io
02:22con caparibietà e con impegno ho cercato di fare quello che dovevo fare, addirittura ricordo un
02:29aneddoto, prendo delle date di Franco Battiato, montare un palco scenico negli stadi era un
02:39impresario perché la scheda tecnica obbligava palchi di 14 metri per 12 di profondità e non
02:49esistevano in tutto il centro-sud Italia questi palchi, o dovevi farvi venire dalla Germania,
02:57dal nord Italia oppure arrangiare e costruirtoli, mi sono fatto costruire un palco di queste
03:03dimensioni per Franco Battiato facendo i tre concerti che hanno fatto a Crotone,
03:10Stadio Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria. E poi c'è stato il momento dei concerti a
03:15Mille Lire. Mille Lire è stata una trovata pubblicitaria più le cose, però io ricordo un
03:23concerto che si chiamava La musica per tutti, l'aveva promosso un giovane artista che si
03:31iniziava il suo percorso nei campi sportivi che era Bia Giandonacci e noi abbiamo fatto
03:38l'allestimento del suo concerto nazionale in una struttura allo stadio di Cosenza e
03:46dopo abbiamo iniziato a fare il tour e lì lo slogan era La musica per tutti al prezzo di 20.000
03:55lire. 20.000 lire che comunque era abbastanza. Era 10 euro diciamo. E arriviamo agli anni 90,
04:03Domenico Modugno che non si esibiva da tantissimo tempo, che stava male, però a te ha detto sì.
04:12È stata un'impresa, un tentativo che ho provato a farlo perché chiaramente sapevo che lui era
04:19un buon restino a questa cosa qui. Mi ero legato a una forma di promozione al giovane Modugno che
04:31era Massimo Modugno che in quell'anno avevano fatto insieme un brano che si sentiva un po'
04:37in tutte le radio di allora che erano delfini registrate nei mari di Lampedusa e questo brano
04:45si ascoltava molto molto volentieri e allora ho detto a Massimo facciamo una cosa, proviamo a
04:52far sì che tuo padre potesse essere testimonial di questo tuo percorso artistico e capisco le
05:01sue problematiche che erano quelle della salute. Lui era un po' un mezzo paralizzato nel fisico e
05:09ho detto ma io ho insistito tanto perché volevo incontrarlo e Massimo dopo l'insistenza anche al
05:16padre ha detto vai a farlo vedere. Siamo andati insieme sulla loro villa, sulla più antica a Roma
05:22e mi ricordo questa frase di Massimo Modugno dicevo guarda papà è un personaggio strano,
05:30lo devi capire, lo so stato tale con la sua problematica fisica ecco se lui dopo un quarto
05:37d'ora ti dice ti vuole salutare per concederti non insistere perché sennò diventa incavola per
05:44non dire un'altra parola. Ho detto beh io ci provo dopo vediamo. Siamo stati a parlare per tre ore
05:50con il buon Modugno. Tre ore. Alla fine ho cercato di stimolarlo, ho detto guarda maestro non si
05:58preoccupa, noi faccio trovare alberghi fatti bene, organizzato bene. Lui mi ha messo alla prova
06:03dicendomi allora vediamo con l'altro, fra una settimana richiamami e fammi sapere quali sono
06:09le location che tu pensi di poter ripromuovere. Allora mi sono attivato, per periodo non è che
06:16era il 1994, 93, 94 diciamo e allora ho chiamato delle persone che conoscevo, ho chiamato il
06:28direttore del teatro di Verdura di Palermo mi ha detto di sì, Tonino Fusco che incestiva Nekombo
06:35d'Ischia mi ha detto di sì, Tato Russo mi ha detto di sì per la mostra di Otre Mare di Napoli
06:40e dopo ho chiamato Gerardo Vidi sulla Versiliana, la Capannina, anche lui dice ma è vero se non ci
06:47credo sei sicuro che viene? Dico Gerardo viene sicuro perché mi ha dato la sua parola come
06:53l'altro lontano ha fatto la stessa cosa, Bibi Pallante quando l'ho chiamato per Bandiera
06:57Gialla a Rimini. Avevo preparato tutto al tourné e noi ci sentivamo con Domenico Modugno perché lui
07:06si era un po' affezionato a me, volevo che lo chiamassi tutti i pomeriggi per parlare di questo
07:11e però nel momento in cui io l'ho sconsigliato di andare a Lampedusa per fare il gesto del VU
07:18e fino a dove ha voluto andarci mi ha chiamato Massimo Modugno e ha detto guarda Enzo ferma
07:23tutti perché purtroppo papà non c'è più, è morto e io sono stato l'ultimo impresario di Domenico
07:33Modugno pur conoscendolo senza fare tourné, questo è stato il mio croce, avevo investito
07:38anche molto tempo e anche del denaro perché avevamo fatto dei manifesti, i primi 6x3 fatti a
07:45Napoli con la scritta insieme per volare Massimo Modugno e Domenico Lampedusa. Però quel concerto
07:52poi è stato fatto con Mia Martini? Mi hanno chiamato le produzioni, i locali mi hanno detto
07:58specialmente Nekombo Aistia e Tonino Fusco mi hanno detto Enzo guarda io ho fatto pubblicità,
08:05ho i biglietti venduti, non vorrei lasciare la situazione così in piedi perché facciamo solo
08:15Massimo Modugno, solo lui non verrebbe, ho detto io mettiamoci un artista a fianco e fra i nomi che
08:23io gli ho dato anche Mia Martini e lui ha detto è un artista che mio papà amava molto, lo facevo
08:31Mia Martini questo concerto. E poi arriviamo al 2004 acquisizione del marchio del Cantaggiro con
08:37prima tappa a campione d'Italia nel 2005 e ancora oggi il Cantaggiro è in giro per l'Italia.
08:45Entrando in questo vortice che sono gli eventi, i concerti, io venivo a Sanremo e dicevo ma perché
08:55deve essere così un festival statico messo ai confini dell'Italia? Tutto oggi arrivare a Sanremo
09:03in dipresa a Ardua, ho detto io voglio trovare la soluzione, avevo conosciuto Ezio Radaelli che
09:09aveva creato questo questo evento che era il Cantaggiro itinerante per l'Italia, dicono vogliono
09:14un festival statico, mi piacerebbe continuare con un festival dinamico che è in giro per l'Italia
09:22e porta gli artisti in giro per l'Italia. E allora Radaelli aveva un po' smesso di creare perché
09:29avevamo fatto tre periodi del Cantaggiro, sia il periodo storico 62-76-77 dopo il 90-91-92
09:43con Fiorello e con Maraveniere, con tanti artisti conosciuti e dopo il 2005-2004 la trattativa,
09:522005 acquisisco il marchio, lo compro e partiamo col Cantaggiro. E siamo partiti bene perché abbiamo
09:58fatto Rai 2 il primo anno da campione d'Italia che ha sponsorizzato il progetto e investito su
10:08questo progetto. E adesso siamo nel 2025 arriviamo sempre dopo il tour nelle varie
10:14regioni d'Italia a Senigallia. Sono vent'anni da adesso che ho preso questo marchio nel 2005-2025
10:23sono vent'anni, auguri! Chiaramente non è più il Cantaggiro di un tempo, purtroppo gli artisti e
10:31ormai le vetrine loro sono cambiate, una volta andavano nelle piazze a promuovere, adesso fanno
10:39un programma che va in televisione, lo fanno, sono i social, insieme è cambiato totalmente il mondo
10:48delle promozioni e delle produzioni, a conseguenza dobbiamo adeguarci ai tempi, abbiamo modificato
10:59il brand, è rimasto, il retrostorico c'è, dal Cantaggiro sono usciti i più grandi nomi della
11:04musica licea italiana. Massimo Ranieri che oltretutto è un mio grisso amico, da promoter
11:10ho fatto per 7 anni le tournée di Massimo, sia nei teatri che negli spazi estivi. Massimo è
11:16stato carinissimo quando tu hai scritto il libro raccontando la storia di questo evento,
11:23ha chiesto a Massimo di farmi una prefazione, come l'ho chiesto anche a Della Duardo Ivianello,
11:29l'ho chiesto a Marino Bartoletti che è la memoria storica del mondo della musica,
11:37Diego Cassano che ha fatto le canzoni di Emma Diabasa, tutti amici che hanno detto sì, come no,
11:44Cantaggiro bisogna tenerlo in vita, far sì che possa essere così un testimonial per i giovani
11:51che non hanno l'opportunità, ormai il gestito delle maggiori sono le casse discografiche che
11:59imperversano nel mondo della musica, scelgono loro chi deve andare e chi non deve andare e
12:09purtroppo il problema è questo, è una piaga per la musica, perché purtroppo ci sono delle figure
12:16di alta qualità, di grande effetto che non hanno la visibilità che meritano e allora sei legato a
12:24questo carro che stritola molti ragazzi, è un mordo e fuggi, praticamente ti creo come ti distruggo
12:32e questo è il loro dolce, non abbiamo un grande feeling noi con queste maggiori discografiche,
12:40però loro fanno il loro lavoro, loro fanno business, hanno bisogno di incassi, hanno bisogno
12:45di soldi e fanno sì che fanno il bello ed il cattivo tempo, distruggono o creano, o creano in breve
12:53tempo e distruggono in brevissimo tempo. Però comunque dal Cantaggiro sono uscite tanti nomi,
12:59abbiamo ricordato Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Gianni Morandi, Adriano Centano,
13:04eccetera, abbiamo visto tutti la serie degli 83 che hanno partecipato negli anni 90 al Cantaggiro,
13:10però un consiglio per i giovani del 2025 da un esperto di musica che ha cavalcato l'onda dagli
13:18anni 70. Questi giovani bene che continuano a avere la loro passione perché smorzando di queste
13:24cose che chiaramente noi al detto di lavoro lo diciamo, ma lo facciamo più per stimolarli che
13:30per non dargli speranza, perché le speranze sono quelle che tengono in vita un artista,
13:40perché anche se piccolo è un artista, è uno che si avvicina al mondo della musica, studia la musica,
13:49si impegna, crea e allora questa creazione deve essere gratificata, deve essere manifestata e noi
13:56gli diamo questa opportunità, noi non siamo un toccasana della cosa, siamo una manifestazione
14:06che ha comunque un cast di persone a detto lavoro che noi invitiamo per far ascoltare questi ragazzi,
14:15questa è una vetrina che noi gli diamo, un altro mio amico che io lo cito spesso,
14:22lo dico sempre, ha fatto tanti lavori con lui, lo conosco personalmente, è una persona molto cara a
14:28me, Gianni Morandi che diceva uno su mille ce la fai, ma vuol dire che uno su mille ce la puoi fare,
14:35che potrebbe essere più un po' diciamo, questa è la cosa, è un crederci, è un lavorarci,
14:41un impegnarsi, l'improvvisazione non paga più, la ragazza che si avvicina a questo lavoro deve
14:48avere una base di preparazione, deve avere la scuola, deve studiare, deve prepararsi per
14:54venire così ai festival cercando di fare cavetta. Grazie mille. Grazie a te, grazie.