• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Le regioni devono essere messe nella facoltà di poter utilizzare le risorse, le risorse
00:10che oggi arrivano dal Fondo Sanitario Nazionale, quindi poi i vari fondi sanitari regionali,
00:15in maniera appropriata, quindi garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni non ci
00:19mancherebbe, ma anche in un asilos come siamo adesso, perché questo ci permetterebbe anche
00:24in quelle regioni che se lo possono permettere, perché hanno un'organizzazione, hanno una
00:28tradizione, insomma hanno già investito molto nel corso degli anni, anche di poter
00:32dare dei servizi aggiuntivi.
00:35Oggi è un momento particolare, difficile, il post emergenza pandemica, la carenza di
00:40personale che io credo insomma ritengo sia il vero problema all'interno dei sistemi
00:44sanitari tutti, la cronicità, l'invecchiamento della popolazione, la sostenibilità, perché
00:51comunque i costi aggiuntivi legati a tanti fattori insomma stanno comunque mettendo a
00:56dura prova il sistema, il nostro modello che è un modello, ricordiamolo, universalistico,
01:00ossia noi curiamo tutti e credo che sia un privilegio per quanto riguarda l'Italia che
01:04va difeso fino alla fine.
01:07È chiaro che dobbiamo sempre più investire nei modelli organizzativi, modelli organizzativi
01:13che vuol dire i modelli legati sicuramente all'organizzazione della rete, che è la
01:17rete ospedaliera, che abbiamo capito serve per l'emergenza urgenza, per le acuzie e
01:22poi la rete territoriale, che un po' arriva anche dalla programmazione PNNR, DM77, Case
01:28della Comunità, però io ho sottolineato che ci deve essere anche un passaggio culturale,
01:33noi dobbiamo comunque comunicare e cercare anche di indirizzare il cittadino poi rispetto
01:39alla rete.

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