Una chiacchierata con il presidente di Marchesini Group e vicepresidente nazionale di Confindustria, Maurizio Marchesini per parlare del mondo del packaging, aziende che producono confezioni per farmaci, il cibo e molto altro
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NovitàTrascrizione
00:00se ho in tasca un blister
00:02perché tutti sanno, tutti usano il blister ma nessuno sa cos'è, questo è un blister
00:05eccolo là
00:08siamo personalmente tra di noi amici, io ho un ottimo rapporto di amicizia con
00:12Alberto Vacchi che è il mio concorrente frontale
00:14ho un ottimo rapporto con Isabella Seraglioni
00:17facciamo anche noi tre cose assieme
00:20nel terzo settore, nell'altruismo
00:24e soprattutto nel rapporto con mio padre
00:27è stato un rapporto difficilissimo, infatti
00:29lo dico sempre
00:31lo dico a mia figlia che lavora con me ma anche a figli di altri imprenditori
00:35li capisco perché il rapporto con il padre è un rapporto terribile
00:42Bentornati a Money Vibe Stories, i nostri appuntamenti di dialogo, di chiacchiere, di
01:00conoscenze con gli amministratori delegati, i presidenti, i leader delle
01:06imprese italiane che ci piace ospitare qui nella nella sede del
01:13quotidiano nazionale, il resto del carlino a Bologna in questo caso abbiamo
01:17l'onore di avere con noi Maurizio Marchesini presidente di Marchesini
01:21Group che ringraziamo intanto per aver accettato l'invito
01:25grazie a voi per l'ospitelità
01:27allora è una chiacchiera molto libera in cui si cerca di capire sia
01:31quale sia la vita quotidiana di un amministratore delegato
01:35perché insomma vedremo anche una pagina di agenda
01:39Io sono il presidente della mia società, l'amministratore delegato è una persona più giovane di me
01:43Prima ho detto giusto, presidente assolutamente, vedremo poi una pagina di
01:49agenda insomma ci saranno delle belle sorprese soprattutto in termini di
01:53numeri nel senso che anche le nostre non scherzano ma la sua devo dire di tutto
01:57rispetto allora vi occupate di packaging siamo
02:01nella packaging valley, macchine automatiche
02:05ecco se ne parla e in genere c'è tutta una fascia di persone che non è addentro
02:10alle questioni industriali che chiede ma cosa fanno le macchine automatiche
02:14questa è l'occasione per spiegarlo, gli americani dicono for dummies in modo
02:18semplice, cosa fanno le vostre macchine?
02:20noi siamo specializzati in farmaceutiche cosmetiche quindi in linea generale le
02:24nostre macchine confezionano quei prodotti farmaceutici che un po' tutti
02:29usate, vediamo se ho in tasca un blister perché tutti sanno, tutti usano il blister
02:34ma nessuno sa cos'è, questo è un blister, eccolo là, questa è la confezione tipica in
02:38cui vanno i prodotti solidi che sono appunto le compresse e poi noi facciamo
02:44le macchine che fanno i blister, che fanno l'astuzzo, che fanno il cartone, che
02:49fanno il pallet, noi siamo specializzati in linee complete non solo nel mondo dei
02:54solidi quindi non solo nel mondo dei blister ma tutti noi consumiamo bustine
02:58ad esempio, tutti noi consumiamo flaconi di sciroppo eccetera, noi passiamo le
03:03macchine per produrre tutto questo genere di roba
03:06ecco vengono a cercare e a comprare le vostre macchine e le macchine della
03:12packaging valley italiana a Bologna più o meno da tutto il mondo e allo stesso
03:17modo tantissimi si chiedono ma perché proprio Bologna è diventata la sede
03:22fondiale di questo settore?
03:25Noi siamo per nostra natura forti esportatori, i Marchesini esportiamo tra l'85 e l'87
03:31per cento del nostro prodotto, le altre aziende più o meno delle nostre
03:37dimensioni hanno percentuali similari ma allora il primo motivo è perché il
03:41mercato italiano è troppo piccolo per sopravvivere e quindi noi
03:46costruttori di macchie automatiche nasciamo già con l'idea dell'esportazione
03:50io ricordo mio padre ha partito nel 74, l'anno scorso abbiamo festeggiato i
03:54primi 50 anni, io ricordo perfettamente che la prima macchina andò in Italia ma
03:59la seconda già andò in Francia quindi la mentalità è già questa e poi perché
04:03comunque l'attitudine italiana a essere fortemente personalizzatori, fortemente
04:11propense al cliente in questi anni ci ha molto aiutati a diffondere il prodotto
04:17nel mondo, tenete conto che i nostri concorrenti sono i tedeschi in generale
04:22e siamo nel mercato 50-50 qualche anno facevamo 51 noi e 49 loro, qualche anno
04:29è rovesciato ma più o meno questa è la percentuale nel mondo. Allora lei parla
04:34di concorrenti e si riferisce ai tedeschi, in realtà aziende insomma delle
04:38vostre dimensioni anche più grosse anche più piccole a Bologna ce ne sono, non si
04:43è mai sentito perlomeno pubblicamente uno screzio, andate d'amore è d'accordo
04:48ma siete concorrenti anche voi quindi dov'è il trucco o ci mentite oppure
04:52siamo personalmente tra di noi amici, ho un ottimo rapporto di amicizia con
04:59Alberto Vacchi che è il mio concorrente frontale, ho un ottimo rapporto con Isabella
05:03Serragnoli, facciamo anche noi tre cose assieme nel terzo settore, nell'altruismo
05:09e anche cose complicate se ci sarà modo qualcuno ve la spiegherò ma diciamo che
05:14abbiamo un rapporto di rispetto reciproco, poi ognuno ovviamente fa il
05:19proprio mestiere, ognuno agisce per il bene della propria impresa ma non per
05:24questo è necessario come dire farci dispetti o odiarci a vicenda, abbiamo un
05:30ottimo rapporto veramente. Anche il fatto che sia una piccola città aiuta forse a
05:34far sì, non potete evitarvi frontalmente. Ma non vorremmo neanche evitare, ci
05:39frequentiamo con piacere. Allora lei se ho fatto bene i conti è
05:44entrato in azienda a vent'anni, ecco quello che chiediamo sempre però io sto
05:50modificando la domanda che faccio sempre perché ho visto che gli imprenditori
05:52fanno i furbi, io chiedevo lei cosa voleva fare da grande? Tutti dicono non
05:57avevo in mente, nessuno vuole fare l'imprenditore però poi tutti mantengono
06:01una certa vaghezza quindi vado ancora più indietro nel tempo perché da
06:06piccoli, da veramente molto piccoli un sogno ce lo si aveva, quindi il bambino
06:10Maurizio Marchesini cosa voleva fare da grande? Se dice l'imprenditore vince.
06:14No, no, no, l'imprenditore come dire è stata una scelta quasi obbligata, questa è una
06:19delle debolezze del capitalismo familiare, io dico sempre che occupo
06:24questo posto perché sono figlio di mio padre, perché sono il primo zenito, poi
06:28potrà essere una scelta sciagurata o una scelta azzeccata, no, adesso da
06:36bambino sinceramente non lo ricordo, in età più avanzata avrei solo voluto
06:41studiare filosofia, però evidentemente i casi della vita mi hanno portato verso
06:47altri lì insomma. Ecco e comunque è entrato in un'azienda che era insomma ai
06:52suoi primi passi, oggi Marchesini ha più di 2000 dipendenti, vogliamo ricordare
06:59l'ultimo fatturato ancora pubblico? Sì, sì, 600 milioni di euro. Insomma i suoi
07:05sono anni in cui l'azienda è passata dall'essere un'aziendina, una piccola
07:09realtà, ad una multinazionale nei fatti, è facile chiedere una ricetta e forse le
07:16ricette non ce ne sono, però di sicuro in questi anni qualcosa avrà capito su
07:20cosa funzionato e cosa può funzionare. Io dico sempre che la parte difficile è
07:25fatta mio padre, la parte difficile è partire, la parte pericolosa, la parte in
07:29cui c'era una grande rischiosità, io mi sono limitato, si fa per dire,
07:35a consolidare. Noi siamo cresciuti seguendo dei principi importanti,
07:42guardi, non è una questione formale, i principi sono importanti, sono
07:48principi alcuni magari generali, alcuni molto particolari, chiaramente generali
07:54rispetto delle persone, la crescita, ma noi abbiamo anche qualche altro valore in
07:58più, tipo la formazione delle persone, tipo la cura per i giovani, tipo la cura
08:03del territorio, non sono parole vuote, sono parole vere, sono parole che hanno
08:07dei significati. Le faccio un esempio sull'inclusione delle altre culture,
08:12quando noi parliamo di inclusione delle altre culture facciamo un'operazione
08:16diciamo in generale etica naturalmente, ma nel nostro mestiere bisogna anche
08:22declinare in maniera diversa, noi vendiamo in India, vendiamo in Pakistan,
08:26vendiamo in mercati musulmani, il rispetto delle altre culture per noi si declina
08:32nel fatto che abbiamo a che fare con queste persone, che hanno degli approcci
08:36diversi dai nostri, ma non per questo meritano meno rispetto.
08:39Io dico sempre ai miei ragazzi che per noi è una cosa molto concreta, perché dire
08:44che siamo tutti uguali ovviamente è una stupidaggine, ma questo non vuol dire che
08:48non dobbiamo interloquire, ed è il nostro mestiere, è la nostra vita
08:54quotidiana, quindi come vedi sono principi molto solidi, molto concreti e
08:58molto calati nella realtà. Avete difficoltà a trovare persone, questo è
09:05uno dei grandi temi, l'operaio specializzato è quasi una... Allora
09:10abbiamo difficoltà come tutti naturalmente, e poi come dico sempre ai
09:15miei può solo peggiorare, vista la crisi demografica in cui siamo entrati, anche
09:21se oggi prendessimo soluzioni stravolgenti, che per la verità non vedo
09:27l'orizzonte, comunque ci siamo già giocati una generazione, quindi per i
09:30prossimi 20-25 anni questo tema è destinato a peggiorare.
09:34Certo i problemi ne abbiamo come tutti, ma anche qua una caratteristica che noi
09:37abbiamo sempre avuto fin da piccolissimi, preferiamo assumere persone
09:41neodiplomate e neolaureate. Tutti gli anni facciamo un budget, decidiamo quest'anno
09:47credo che sono poco più di un centinaio, 120 circa, abbiamo la formazione interna
09:53naturalmente, sappiamo che possiamo perdere qualche persona, però questa è
09:58la nostra strada, è una strada più faticosa, però è una strada che ci ha
10:02sempre dato ottimi risultati. Lei è stato da questo punto di vista anche, oltre che
10:07insomma promotore di una serie di iniziative anche di formazione, di
10:10formazione di avvicinamento dei giovani all'impresa, anche presidente di una
10:16fondazione, di un istituto tecnico-professionale, istituti che
10:21spesso tendono ad essere considerati quasi di serie B, poi invece sono quelli
10:28che di più offrono prospettive lavorative. Vogliamo provare a togliere un
10:33po' di polvere sull'insegna? Per un qualche motivo la formazione tecnica in Italia è
10:40considerata di un secondo livello. Io facevo all'epoca, quando facevo degli
10:44spizi su questo tema, un piccolissimo test che possiamo fare tutti, perché
10:49partivo dicendo ma secondo me questo paese non vuole l'industria e tu dici
10:54no ma l'industria è utilissima, dico sì sì, facciamo un test familiare
10:57piccolissimo, se avete una ragazza o un ragazzo che è in terza media, purtroppo il
11:02sistema scolastico italiano ti impone una scelta quando i ragazzi sono molto
11:07molto piccoli e quindi loro c'entrano poco, le scelte le fanno i familiari.
11:11Allora facciamo questo piccolo test, avete un ragazzo, una ragazza, molto
11:15predisposta agli studi, che cosa gli fate fare? Liceo classico, se è così così
11:22liceo scientifico, io ho fatto il liceo scientifico, se invece non è proprio
11:27portata agli studi beh allora gli faccio fare un studio tecnico e questa è la
11:32mentalità e questo passa, non è così in tutte le culture, la cultura tedesca
11:37assolutamente non è così, anzi fare studi tecnici è qualcosa che ti eleva
11:43da un certo punto di vista socialmente perché ti porta a fare un mestiere che
11:48tanti altri non sanno fare, purtroppo se non riusciamo ad abbattere questa
11:52barriera culturale, che vale ancora di più per le ragazze, che vale ancora di
11:57più per le ragazze, difficilmente riusciremo a superare il tema. E' associato
12:02al lavoro tecnico, è associato anche alla fatica, la difficoltà, i luoghi sporchi,
12:08che ne so, credo che le chiacchiere contino poco, bisogna fare visitare i
12:13luoghi di lavoro, spiegare veramente come stanno le cose, farle toccare con mano e
12:18come dico sempre e soprattutto alle mamme che sono quelle che contano di più e
12:22quindi bisogna fare un lavoro molto lungo e molto delicato. Una buona parte della
12:27difficoltà che abbiamo nel perimento di persone che abbiano fatto studi
12:30tecnici scientifici si risolverebbe se più ragazze facessero studi STEM e poi
12:36secondo me si risolverebbe anche con una certa immigrazione controllata e di
12:41qualità. Noi per l'immigrazione pensiamo sempre
12:44agli stessi paesi, ma ci sono tutti i paesi balcanici, c'è la Turchia, ci sono
12:49tutto un vaccino che potrebbe essere interessante per noi.
12:53Allora lei dopo il liceo scientifico, diceva prima, ha avuto quasi la scelta
12:56obbligata di entrare in azienda, però sappiamo che sulla sua scrivania c'è una
13:01foto a cui è molto legato e l'abbiamo convinta a portarla qua
13:06quindi la vogliamo vedere, è la foto di una laurea honoris causa di qualche
13:11anno fa, ci racconti? Beh io ho fatto ingegneria, ho studiato, ho fatto
13:15università, ho fatto tre anni, dopodiché impegni aziendali, erano anni eroici
13:21insomma dove tutto era più difficile e anche la passione tutto sommato, non dico
13:26di no, mi ha portato ad abbandonare la università. Molti anni dopo la mia stessa
13:32università, quella dove ho studiato, mi ha onorato con una laurea honoris causa in
13:36ingegneria dell'automazione, chiaramente questa è la foto che è stata una
13:42giornata difficilissima. Ha dovuto ottenere una un elettrio magistrale, di cosa ha
13:48parlato? Ho parlato molto di mio padre che non c'era già più purtroppo e ho
13:55parlato molto delle innovazioni tecnologiche che sono state fatte nel
13:59tempo, io l'ho vissuto in prima persona, dei vari passaggi, delle varie scoperte e
14:05ho parlato molto del futuro, un futuro tecnologico che mi entusiasma, che mi dà
14:10una visione fantastica, vorrei essere più giovane ma solo per poter vivere meglio
14:14questa transizione. Io sono fortemente convinto che ad esempio l'intelligenza
14:20artificiale migliorerà le condizioni di vita di tutti noi, chiaramente il mio
14:26entusiasmo non mi fa nascondere i pericoli, però i vantaggi sono talmente
14:31alti che vale la pena correre qualche pericolo, ragionato, e ci darà delle
14:36possibilità non solo nel nostro mestiere in generale ma anche nella
14:41società di crescita enormi e quindi sarà un futuro molto molto
14:46interessante. Allora noi su questo tema ci eravamo sentiti qualche tempo fa per
14:50un podcast che abbiamo realizzato come quotidiano nazionale insieme alla
14:55federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, lei è anche cavaliere del lavoro, ci
15:00eravamo sentiti per parlare proprio di intelligenza artificiale e io non le
15:04nego che pensavo arrivato a quel punto di saperne un bel po', poi ho fatto due
15:07chiacchiere con lei e ho capito di non saperne praticamente nulla, mi ha
15:12raccontato questo mondo fantastico di un'intelligenza artificiale che è in
15:16aziende come la vostra ma non solo ormai già da tanto
15:20tempo, a me venivano in mente le parole di italo calvino tantissimi anni fa
15:25erano i primi anni 50 che diceva che parlava di appunto possibilità di
15:30macchine in grado di realizzare romanzi e diceva noi non potremmo competere
15:36potremmo soltanto cercare di fare dell'altro, di andare oltre, di come dire
15:40spostarci in alto, ecco questa è un po' la chiave secondo lei
15:44assolutamente vero, guardate questo è uno strumento, è uno strumento che a
15:49servizio dell'uomo non dobbiamo farci strumentalizzare dallo strumento, lo
15:53strumento è molto potente, l'utilizzo improprio potrebbe essere pericoloso,
15:58io penso alle applicazioni che stanno facendo in paesi come la Cina, del
16:02riconoscimento facciale per gestire nel profondo la vita delle persone, questo è
16:08assolutamente il lato oscuro dell'intelligenza artificiale, ma i vantaggi
16:13sono incredibili, io faccio sempre qualche esempio su quello che già si può fare
16:18oggi, pensate ad esempio nella medicina, la precisione che già
16:25adesso ha l'intelligenza artificiale nella gestione delle immagini e nelle
16:28diagnosi delle immagini, bene qua potrebbe essere, anzi viene vissuto come
16:34antagonista rispetto al normale medico, ma io vi consiglio di pensare all'Africa
16:38dove c'è un medico ogni 9.500 persone, dove le difficoltà di logistica sono
16:44enormi, pensate all'applicazione della telemedicina e di questi strumenti che
16:49rivoluzione sociale potrebbe dare, incredibile, incredibile e sto parlando
16:54di una cosa che già è possibile oggi, quello che sarà possibile domani
16:58dipende veramente dalla nostra fantasia, dalla nostra capacità di applicare, poi
17:03sì è vero, i problemi ci sono, i pericoli ci sono, ma si perderanno posti di lavoro
17:10questa è la grande domanda che si fa da sempre. Questa è la domanda che si fa agli
17:14imprenditori dalla fine dell'ottocento, dall'udismo in poi e io guardate mi
17:21rispondo così, ci sono tre paesi che sono i paesi che hanno la più alta
17:26densità di robotica nel mondo, mi sembra Corea, Germania e Giappone se non
17:31sbaglio, sono i tre paesi con più bassa disoccupazione, qualcosa vorrà dire, è
17:38chiaro che il lavoro si trasforma, ma anche qua o noi pensiamo veramente che
17:42in dieci anni tutti i camion saranno guida autonoma e allora abbiamo un
17:47problema con gli autisti, ma se ce ne vogliono 25 o 30 se mai sarà e allora
17:52passa una generazione il problema non esiste più, quindi il problema potrà
17:57porsi, ma ricordiamoci che nel vecchio mondo siamo in una situazione dove c'è
18:03una difficoltà enorme a reperire personale, quindi moltiplicare la
18:08capacità di lavoro di una persona senza moltiplicare la fatica ovviamente
18:13attraverso questi strumenti possono fare bene alla crescita comune, insomma io
18:18dico anche una cosa, ma per quale motivo non mandiamo tutti a zappare la terra?
18:22Perché si fa fatica, è molto meglio usare una macchina agricola e allora la
18:27stessa cosa applicata all'intelligenza artificiale.
18:31Lei parlava di fatica, per me è un gancio per tornare ad un'altra delle
18:37domande tipo che facciamo qui a Money Valley Stories, perché i successi e i
18:42risultati vengono sbandierati giustamente e se ne parla, quello che mi
18:46piace chiedere è anche, ma nell'arco della sua carriera di imprenditore
18:51ricorda un momento in cui lei ha detto questa volta non ce la faccio, questa
18:56volta è un problema e poi come lo ha superato?
19:00Mille volte, soprattutto nel rapporto con mio padre, è stato un rapporto
19:04difficilissimo, infatti lo dico sempre, lo dico a mia figlia che lavora con me ma
19:10anche a figlie di altri imprenditori, vi capisco perché il rapporto col padre è un
19:14rapporto terribile, mille volte ho pensato, basta insomma posso lavorare
19:18da un'altra parte, non è necessario lavorare nell'azienda di famiglia,
19:22ho resistito per l'affetto, ho resistito per la pazienza, ho resistito perché ho
19:27pensato che fosse giusto, nel lavoro di errori e di sbagli ne abbiamo fatti
19:31mille, abbiamo sbagliato qualche acquisizione, abbiamo sbagliato qualche
19:37progetto, abbiamo sbagliato il rapporto con qualche cliente, questo fa
19:42parte del lavoro comune, non c'è impresa che non abbia fatto qualcosa di questo
19:46genere. Togliendo la parte di startup che quindi
19:49abbiamo detto è stata più affrontata da suo padre, però nel suo
19:53percorso, che è quello di crescita e di consolidamento, il momento in cui Maurizio
19:58Marchesini si sveglia, si guarda allo specchio e dice ce l'abbiamo fatta, più o
20:02meno. Mai, questo mai, io penso che sia, io dico sempre che gli
20:08imprenditori sono ottimisti per contratto, se non lo fossero non farebbero gli
20:11imprenditori, però questo per me è un grande mistero, non ho mai capito cos'è che ci
20:17spinge a fare questa cosa, perché tutto sommato non è certo il danaro, il danaro
20:23per un imprenditore è materia prima, è importantissima, per l'amore di Dio,
20:27tutt'altro che trascurabile, ma è materia prima come il ferro, come
20:33l'elettronica, come tante altre cose, quindi non è certo quello lo scopo, è
20:38probabilmente un desiderio innato di fare sempre meglio, di mettere in
20:43sicurezza, non lo so, non ho mai capito sinceramente, però ci si alza la
20:50mattina, io mi alzo molto presto la mattina, poi arriviamo all'agenda, mi sveglio le
20:53cinque e mezza, che chiaramente sull'agenda non c'è scritto, perché ormai
20:56quella è routine e parto sempre con un grande entusiasmo, a volte magari sono
21:02stanco, questo sì, anche perché l'età comincia a farsi sentire, ma come dire, il
21:08bilancio finale è quello di un grande desiderio di andare avanti.
21:12Allora, prendiamo questa agenda, visto che l'ha chiamata, quindi il primo
21:16appuntamento, parliamo, allora, è l'agenda vera, intanto è un'agenda
21:21digitale, quindi lei quando ha lasciato l'agenda fisica?
21:25Ah, molti anni fa, quando c'è stata necessità che almeno 3-4 persone
21:28mettesse gli appuntamenti, potessero anche vedere chi impegnò, io ammetto che
21:34adesso guardo che caspita devo fare durante la giornata, perché non è detto che sappia tutto.
21:39Ok, allora, il primo appuntamento, qui parliamo della giornata di venerdì 24, è alle 8 di mattina,
21:47quindi lei si sveglia alle 5 e mezza, e alle 8 sono in ufficio, la giornata
21:51comincia con la lettura dei quotidiani, presumo, prima di tutto che ti aspetti al carriere.
21:55No, faccio un po' di attività fisica e ascolto un po' le rassegne stampa nelle varie,
22:01purtroppo sono un lettore di rassegne stampa, a questo sono condannato, ma qui
22:09devo essere sincero, quando apro finalmente i giornali più delle volte
22:12la sera, comincio sempre da resto del carlinio, non alle 4-3, è chiaro, però
22:17l'abitudine è quella di farmi cominciare da resto del carlinio.
22:19Quindi però la mattina la rassegna stampa, poi la sera la lettura del quotidiano.
22:24Ok, alle 8 c'è il primo appuntamento che in effetti è con una giornalista,
22:28quindi di cosa state parlando, se si può sapere?
22:30Sì, sì, è Ilaria Vesentini, che è una giornalista in sole 24 ore,
22:34modererà un dibattito che farò domani, martedì, a Milano.
22:41Quindi per chi ci ascolta avrà già fatto, quindi sarà andato benissimo?
22:44L'auguro, è abbastanza usuale sentirsi con il giornalista per capire non tanto le
22:53domande, perché il giornalista fa le domande che vuole naturalmente, ma in che
22:56ambiti vuole dirigere la discussione, insomma, quindi si chiama proprio in
23:00termine, in gergo, allineamento.
23:02Ok, confesso che noi la disturbiamo, è uno di quelli che disturbiamo, lei ci
23:07risponde sempre, lei che rapporto ha con i giornalisti?
23:10Dunque, questa è una bella storia, perché quando mia figlia Valentina
23:16dì della prima intervista, quindi era entrata già in azienda da un po' di
23:19tempo e si occupava di marketing e comunicazione, fece un bellissimo titolo
23:25sul resto di Carlino, con scritto, papà mi ha detto che se faccio la giornalista
23:29mi disereda, e devo ammettere che è assolutamente vero, era nella fase in cui
23:34doveva scegliere che facoltà fare, ho detto, guarda, fai la facoltà che vuoi,
23:37naturalmente, non ci mancherebbe altro, l'importante è che se fai, ma non l'ho
23:42detto, io ho un ottimo, credo di avere un ottimo rapporto con la stampa e di
23:46avere un grande rispetto del loro lavoro, ma proprio perché conoscevo il lavoro
23:51e so che durezza ha quel lavoro, che in qualche modo glielo sconsigliavo in una
23:55maniera, poi se voleva fare, poteva farlo, non ci mancherebbe altro, però doveva
24:00assumersi la responsabilità. Così è tagliato un po' grosso, diciamo, però ho
24:06un ottimo rapporto, credo di avere un ottimo rapporto con la stampa perché ho
24:10imparato che nascondere se non serve a nulla, dire delle bugie non sono mai
24:15stato capace perché poi divento rosso e si capisce e quindi cerco di dire sempre
24:21la verità. Anche perché lei comunque ha impegno ormai da tempo in Confindustria,
24:27quindi fa parte di quelle persone che anche per scelta di rappresentanza deve
24:32parlare con i giornalisti. Lei uscì di casa nel 2009, se non erro, e disse alla
24:36sua famiglia vado un attimo in un'industria, all'epoca si chiamava
24:39un'industria, da allora… Non mi hanno più mollato, ho avuto una piccola pausa di
24:45un annetto, ma poi sono sempre stato… Adesso vicepresidente nazionale, è stato
24:49presidente di Confindustria Emilia Romagna, di un'industria Bologna, è
24:53complicato rappresentare i propri colleghi? Sì, è abbastanza complesso, è
24:58complesso non tanto per i colleghi, è complesso per il mondo che ci circonda
25:02naturalmente, è un mondo complicato, complicato. Guardate, vi faccio un esempio
25:10perché, ad esempio, adesso stiamo discutendo con la politica nazionale di
25:16un tema abbastanza spinoso, che è quello della partecipazione dei rappresentanti
25:22e dei lavoratori agli organi dell'impresa. È nato come la partecipazione ai
25:28consigli di amministrazione, poi adesso con un lavoro di apertura, di
25:35convincimento, sta assumendo un contorno completamente diverso, ma capite che
25:41questi sono temi estremamente delicati, peraltro è un momento dove i problemi
25:45dell'industria sono problemi molto gravi, molto rilevanti. Vi cito ad esempio
25:53l'automotive, vi cito le industrie energivore che hanno un problema in Italia
26:00di energie enormi, vi cito i temi del mercato straniero che potrebbe essere
26:09fortemente influenzato dai dati che Trump dice di voler mettere. Quindi abbiamo
26:14problemi molto grandi e non ci sembrava che questo tema della partecipazione
26:19avesse questa necessità di priorità assoluta. Comunque, l'abbiamo discusso,
26:24l'abbiamo parlato e sembra che siamo arrivati a una discreta conclusione, insomma,
26:30che perlomeno salvaguardia il punto di vista dell'impresa e il punto di vista
26:36dell'impresa è sempre quella di libertà, di scelta, quindi la possibilità
26:40certamente di farlo per l'imprenditore, ma se l'impresa e se l'imprenditore
26:45desidera fare questa cosa.
26:47Quanto tempo tu dedichi in percentuale all'attività di Confindustria e quanto invece?
26:52Tra il 30-40% del mio tempo, tra presenze fisiche e telefonate, rapporti, etc.
27:01Allora, io proseguirei con l'agenda che alle 9 di venerdì 24 riporta la voce
27:07Kick Off Master, che va spiegata.
27:10Questo va spiegato, sì.
27:11Bel titolo.
27:12Questa è una cosa molto interessante. Noi siamo già il terzo master aziendale
27:17fatto alla BBS. Master aziendale è un master creato appositamente per noi
27:22su misura e partecipano in questo caso 31 ragazzi. Sono quelli che noi chiamiamo
27:30talenti, sono ragazzi abbastanza giovani che però hanno già fatto qualche anno
27:34in azienda, che magari lavorano in aziende, sempre dalle Marchesi del Gruppo,
27:39ma magari di Gorizia o di Latina o di Carpi o di dove sono, insomma, o di Milano.
27:46Partecipano insieme, sono di vari riparti, è estremamente interessante perché
27:50loro crescono molto, fanno una cosa faticosa perché tenete conto che questi
27:54master durano un anno e mezzo e tutte le settimane fanno un venerdì e un sabato
27:59intero. Molto interessante e questa era proprio la seduta iniziale, il kick off
28:06meeting di partenza di questo ennesimo master.
28:13Poi c'è un appuntamento nelle Marche o comunque che riguarda le Marche alle 11?
28:18No, no, è il mio CFO, il direttore amministrativo, che si chiama Currelli e
28:25che aveva bisogno di parlarmi di una decina di punti che si era assegnato
28:29accuratamente, alcuni pesanti e alcuni molto meno pesanti, insomma.
28:35E poi andiamo direttamente alle due di pomeriggio con un appunto che può essere
28:40qualunque cosa, è mercato e strategie, però poi c'è Rinova che è una società.
28:45Rinova è una società del nostro gruppo che è specializzata nel rinnovare le
28:50macchine nostre usate, quindi economia circolare e dovevamo fare un meeting
28:55strategico con alcune sedi, alcune filiali straniere per capire quali erano gli
29:02orientamenti di mercato, cosa potevamo fare per stabilizzare il mercato, se avevamo
29:06dei problemi con quel prodotto e quando lo racconto sembra una barzelletta perché
29:10c'erano gli italiani, i tedeschi, i francesi, gli spagnoli e i portoghesi, però
29:17mi sembra abbiamo trovato la quadra, era ovviamente online questo.
29:22Allora, finalmente alle 8 si svaga un po' perché c'è una cena al ristorante
29:27iraniano, o era una cena di lavoro?
29:29No, non era una cena di lavoro e finalmente mi sono svagato, sono
29:33importanti le persone che mi hanno invitato a questa cena.
29:37Allora il promotore è stato Ettore Shahin, è un profugo iraniano che vive a
29:42Bologna da molti anni, è un oppositore delle resine di Khomeini, è fuggito dall'Iran
29:48a suo tempo ed è il direttore di Casa Corticella, Casa Corticella è una struttura
29:54della Curia che accoglie dei carcerati in libera uscita oppure in semilibertà, è un
30:00bellissimo personaggio interessante. Poi c'era padre Marcello Mattè che è il
30:05capellano del carcere e poi c'era anche Gian Guido Naldi che era una persona
30:09molto famosa a Bologna, ex capo della FIOM, poi è stato consigliere regionale,
30:15consigliere comunale, sempre per la sinistra naturalmente e lui è l'amministratore
30:23delegato dell'azienda che abbiamo in carcere, quando dico abbiamo è un'azienda
30:28che si chiama FID, fare imprese in Dozza, è un'impresa che abbiamo assieme noi,
30:33IMA e Coesia, quindi tre fondatori. Facciamo una cosa interessante, sono 12 anni
30:44che andiamo avanti con questa attività, viene svuolta all'interno della casa della
30:49Dozza, è curioso perché è una vera e propria azienda che fa montaggi per noi,
30:54per l'azienda dei committenti, noi la usiamo come se fosse filiera, esattamente
30:58l'opposto di quello che ti aspetteresti in carcere perché è una vera e propria
31:01azienda meccanica con tutte le lime e le seghe attaccate ai pannelli, la formazione
31:07teorica viene fatta dalla Fondazione di Nino Valeriani di cui a suo tempo fu il
31:11Presidente e la formazione invece pratica viene fatta dai nostri personati che fanno
31:17i tutor, vanno in carcere due o tre volte alla settimana per seguire. Sono tutte
31:25persone che hanno delle penne mediamente lunghe, abbiamo solo un paio di
31:29gastolani e quando escono vengono assunti nelle nostre aziende, nelle filiere
31:35delle nostre aziende, è un lavoro complesso, difficile, complicato, complicato
31:42sempre, noi l'abbiamo intrapreso perché siamo imprenditori, perché ci crediamo,
31:49perché le cose difficili ci entusiasmano, però è molto difficile perché queste
31:55persone escono con uno stigma che è molto difficile da togliere, anche se alcune
32:02hanno delle storie di successo, fanno veramente fatica ad inserirsi. Poi dopo mi
32:09tasso su questo argomento che ovviamente mi prende, però voglio fare un discorso
32:15abbastanza utilitaristico, dimentichiamoci per un attimo ognuno di noi delle
32:21condizioni religiose, etiche, che sono cose importantissime, sono le cose più
32:25importanti della vita, ma ce le dimentichiamo per un secondo e facciamo un discorso
32:29semplicemente utilitaristico. Noi pensiamo che per qualunque reato uno venga messo
32:36in carcere e si butta via la chiave, ma siccome questo non è possibile, non è
32:40possibile materialmente, non è possibile concretamente e non è possibile neanche
32:44da un punto di vista etico, questo vuol dire che queste persone torneranno nella
32:48società, allora credo che convenga a tutti che tornino con la speranza di non
32:52delinquere più, conviene alla società, conviene alle vittime, conviene a loro
32:56stessi, è molto complesso, è molto difficile, però noi abbiamo un indice di
33:01retrezzamento del reato che si attesta attorno al 7%, normalmente in Italia è
33:06il 70%, quindi credo che tutto sommato se questa esperienza si ampliasse e ci sono
33:16possibilità di ampliare, stiamo facendo un bellissimo discorso con Granarolo,
33:20ad esempio, perché all'interno del carcere c'è anche un caseificio che è stato
33:25abbandonato e che adesso probabilmente riprenderemo assieme a Granarolo,
33:29credo che sia un bene un po' per tutta la società.
33:33A lei capita di andarci?
33:34Certo, certo, ci vado, non spessissimo, però ci vado anche perché cerchiamo,
33:40nel limite del possibile, di farla diventare un'azienda normale per cui facciamo
33:45ad esempio il party di Natale e quest'anno è venuto a trovarci su Eminenza,
33:50che è un grandissimo amico di questa esperienza, è venuto Gianni Morandi un anno.
33:55Parlava del Cardinale Zuppi?
33:56Sì, del Cardinale Zuppi, certamente, e quest'anno invece abbiamo fatto una cosa
34:00un po' diversa, che è stata però molto apprezzata, abbiamo chiamato due ragazzi
34:06che sono usciti da questa esperienza e che lavorano regolarmente e che hanno fatto
34:10una testimonianza di quello che gli è successo fuori, le difficoltà che stanno affrontando fuori,
34:17quindi senza farsi troppe illusioni hanno raccontato veramente la propria esperienza
34:21ed è stata molto molto apprezzabile.
34:24Allora, il weekend salta, mi sembra che anche un imprenditore si possa riposare
34:28durante il weekend, ricomincia però il lunedì mattina per l'appunto con Confindustria,
34:32quindi torna quel 30-40%, non in questo spaccato, effettivamente rientra.
34:38Il lunedì mattina ho avuto una videocall con Tiziana Ferrari, che è la direttrice di Confindustria Emilia Centro,
34:44ci sono alcuni temi che riguardano il locale, col collegamento con il nazionale,
34:49come dire, noi non siamo politici ma tutto sommato i collegamenti col collegio…
34:54Anche andando a Roma bisogna mantenere i politici sani.
34:57È giusto, è giusto anche perché ti danno degli input diretti sulla realtà che loro vedono attorno a me.
35:03E qui la politica torna perché subito dopo c'è un incontro con il governatore dell'Emilia Romagna,
35:07il neogovernatore dell'Emilia Romagna, De Pascale.
35:10Sì, è venuto a fare una vista in azienda, l'abbiamo apprezzato molto,
35:13è una cosa che dimostra attenzione nei confronti dell'industria,
35:18voleva anche capire quali sono i tipi di industria dell'Emilia Romagna,
35:22lui viene dalla Romagna però capirà anche Bologna qual è la realtà, è stato un incontro molto interessante.
35:28De Pascale è una persona molto affabile, molto intelligente,
35:33chiaramente deve affrontare una montagna di difficoltà e comunque sta lavorando.
35:39Avevate un discreto cahier di doleanze o tutte le cose che non…
35:43No, no, no.
35:45L'imprenditore non si lamenta di fronte a…
35:47No, no, no, semmai comunica le proprie paure e perplessità diciamo,
35:52però no, farsi trovare con cahier di doleanze è veramente…
35:56Era ovviamente una provocazione.
35:59Va bene, quindi subito dopo, ecco qui infatti vediamo Valentina Marchesini,
36:02il suo figlio che ha partecipato all'incontro.
36:05Ha guidato l'incontro.
36:07Che ha guidato l'incontro.
36:09Valentina ha un rapporto migliore di quello che aveva lei con suo padre?
36:12Insomma, dipende dalle giornate.
36:15Io dico sempre, ed è vero, che è l'unica persona al mondo di cui abbia paura Valentina
36:19e quindi evidentemente ha ribaltato il processo.
36:25Speriamo di non riuscire a invitare lei per capire bene questo aspetto.
36:28Non ci fidiamo.
36:29Allora, subito dopo c'è argomenti web meeting.
36:33Sì, questa è un'altra cosa che facciamo.
36:36Tutti gli anni, possibilmente due volte all'anno,
36:39abbiamo questa abitudine di comunicare a tutti i lavoratori,
36:43a tutti e anche quelli esteri, quali sono i progetti aziendali,
36:47com'è andato l'anno, qual è il base dell'anno prossimo,
36:50quali sono i progetti aziendali, quali sono i nuovi stabilimenti,
36:53per entrare ovviamente nelle cose che non possiamo rilevare.
36:58In passato riunivamo materialmente le persone,
37:02poi adesso invece si chiama web meeting perché viene fatto online
37:07e praticamente tutti vengono comunicati anche dati,
37:11tipo quelli degli infortuni, tipo altri dati aziendali
37:14e si fa anche attraverso un'app aziendale che abbiamo,
37:20può vedersela e è molto prestata.
37:23Quindi web meeting era in realtà lo strumento
37:26e questa cosa ci aiuta a parlare di un ultimo argomento
37:29che in genere tendiamo a chiedere in questo contesto,
37:33cioè il rapporto con le nuove generazioni di lavoratori.
37:36Il Covid ha un po' cambiato le carte in tavola,
37:40poi qualcosa è ritornato come era, qualcosa è rimasto in realtà
37:45concepito in modo differente.
37:47Questo è il fatto che le nuove generazioni, non è una colpa,
37:50hanno un'attenzione maggiore nei confronti del tempo libero,
37:54dell'impegno da dare e quindi cambia anche il modo
37:58di dare il proprio apporto al lavoro.
38:00Lei in azienda come vede questa transizione?
38:03Allora, dipende di cosa parliamo, perché se parliamo di smart working
38:08noi siamo stati negativi a suo tempo e siamo tuttora negativi,
38:13ma negativi, vogliamo anche però articolare il pensiero,
38:18negativi semplicemente perché, prima cosa, crea una disparità
38:22tra chi lavora in officina e chi lavora in ufficio,
38:25chi lavora in officina non si può portare a casa la propria macchina
38:27per fare smart working, negativi perché comunque ci sono
38:31dei problemi di cyber security molto molto grandi,
38:34la cosa più preziosa che abbiamo sui nostri progetti
38:37è se qualcuno lavora da casa cala molto il livello di cyber security
38:41e comunque rende tutto molto più difficile, negativi per mille altri motivi
38:46che adesso non sto a elencare, nonostante questo se ci sono
38:50delle necessità ovviamente aderiamo, mentre per quanto riguarda
38:56noi abbiamo già capito molto bene che non c'è più lo scambio diretto,
39:03lo scambio che c'era ai tempi di mio padre tra mantenimento e lavoro,
39:09cioè non funziona più lo scambio puro e semplice,
39:12ti pago, tu mi dai il tuo tempo, bisogna cambiare un po' il registro,
39:16bisogna che ci sia qualcosa che ha passioni, ci sia qualcosa che coinvolga
39:21e questo non si fa a chiacchiere, anche qua vorrei fare un esempio,
39:25noi abbiamo della strumentazione per fare questo perché chiaramente
39:28i valori quando crescono all'azienda da un punto di vista geografico,
39:32da un punto di vista numerico bisogna ingegnerizzare,
39:35per esempio tutti i responsabili sono tenuti a fare un colloquio
39:39con chi lavora con loro almeno due volte all'anno,
39:42un colloquio che è un colloquio di lavoro ma che non riguarda
39:45la questione tecnica ma il rapporto tra di loro e da questo colloquio
39:49di lavoro scaturisce anche un giudizio che poi una volta all'anno
39:53viene raccolto e incide sull'aumento o meno da dare dipendente
39:59e non è una questione formale perché questi aumenti vengono
40:04valutati uno per uno dal Consiglio di amministrazione,
40:07noi siamo dei matti scatenati a fare questa roba ma questa è
40:11la dimostrazione plastica del fatto che teniamo le persone,
40:16non sono dei numeri, sono tutti importanti per noi e quindi
40:19ognuno deve essere valutato singolarmente e questo è un modo
40:23per far vedere che c'è un progetto dietro, non è semplicemente
40:29questione di ottenere un risultato e poi certo bisogna cercare
40:33tutti i modi possibili per coincidere le esigenze ma che sono
40:37i più disparati dalla lavanderia in azienda perché puoi portare
40:41i tuoi vestiti senza la possibilità di ricevere i pacchi di Amazon
40:47in azienda al fatto di poterti portare a casa la messa la sera
40:51che è una cosa che faccio anch'io che è una comodità eccezionale
40:55insomma e tante altre piccole cose che facciamo per cercare
40:59di favorire, supportare gli asili nido perché possano i nostri dipendenti
41:04con più facilità accedere e tante altre piccole cose.
41:08Sicuramente il legame è quello che può essere, il legame anche
41:11con le nuove generazioni, quello che può essere la passione
41:13nei confronti del lavoro, a questo proposito entra secondo me
41:17in campo l'ultimo degli oggetti che lei ci ha portato perché
41:21è un modellino stampato in 3D di una vostra macchina,
41:25io posso testimoniare che mentre lo mostrava i suoi occhi brillavano.
41:29Sì, questa è una macchina che noi abbiamo progettato attorno al 1980-81
41:36ed è una macchina un po' iconica per noi perché ci ha fatto
41:39cambiare di passo all'epoca, ci ha fatto diventare un'azienda
41:44di un livello superiore. Il collegamento con l'Ogi, noi questa
41:48abbiamo stampato questo modellino per i 50 anni che mi ha festeggiato
41:51l'anno scorso, l'aggangio è che questo è stato fatto in casa
41:54con le nostre stampanti 3D che noi utilizziamo nel ciclo produttivo
41:59normale, ne abbiamo una quindicina più o meno con varie tipologie.
42:03Ne sono parte integranti della catena.
42:05Da molto tempo e questa l'abbiamo fatta tutta in casa
42:09prendendo direttamente il progetto, trasformando il progetto
42:12in un modellino e sì, sono particolarmente orgoglioso.
42:15Mi piace molto, me lo guardo, mi dà tanta soddisfazione.
42:18Mi dà tanta soddisfazione perché non è ancorato al passato
42:22ma ha un nucleo di novità, di nuovo, di futuro in se stesso.
42:27C'è il passato che si proietta nel futuro 3D.
42:30L'ultimo degli appuntamenti è Budget HR, quindi si tratta di nuove assunzioni.
42:36Sì, nuove assunzioni, questo in particolare credo fosse il reparto
42:39commerciale, ma nel momento in cui si fa un budget di assunzioni,
42:48peraltro lo devi raccontare a queste amministrazioni
42:51che li riunite, fate stato sghidato perché per venire da voi
42:53ho dovuto abbandonarlo.
42:54Perché c'è una sovrapposizione, lo facciamo vedere,
42:56ma effettivamente chiediamo scusa perché siamo sovrapposti.
43:00Però in realtà il responsabile del reparto commerciale,
43:03in questo caso il direttore commerciale di gruppo,
43:06non dice semplicemente che saranno due persone qui,
43:09spiega la sua strategia per l'anno prossimo,
43:13su quale mercati deve ampiare, per quale bisogno,
43:16le persone che vuole spostare da una parte all'altra,
43:19ad esempio in questo caso si disliberava un posto perché
43:24uno dei suoi ragazzi andrà a dirigere la filiale che abbiamo
43:27in Thailandia e quindi gli si libera un posto,
43:31gli si libera nel senso che ha bisogno di un'altra persona,
43:34naturalmente, eccetera.
43:36Quindi non sono solo una mera richiesta di personale,
43:40ma è un ragionamento che fai con il consiglio di amministrazione
43:44delle strategie per il prossimo anno.
43:47Lei viaggia ancora tanto, ha citato la Thailandia e la vostra filiale?
43:50Maledizione no, maledizione no.
43:52Ma per stanchezza?
43:54No, per mancanza di tempo, perché sai,
43:57se ho il 40 del mio tempo lo dedico lì, un po' a Nomis,
44:00ma un po' ad altre cose che faccio, insomma diventa difficile.
44:04Ho viaggiato molto in passato, viaggiare faceva parte del mio mestiere,
44:09ho viaggiato anche in posti improbabili, ho viaggiato in Iran,
44:13ho viaggiato negli Emirati Arabi, ovviamente Cina, India,
44:17Stati Uniti, Latinoamerica e quant'altro.
44:20Mi è sempre piaciuto molto viaggiare e, ripeto, viaggiare,
44:24però nel senso che avevo la possibilità anche di vedere fabbriche,
44:30di vedere mentalità e anche, quando ero praticamente fortunato,
44:34di vedere come vivevano, come abitavano, eccetera.
44:38Viaggio molto meno adesso, però mi ricordo bene delle cose che ho visto,
44:45delle mentalità che ho dovuto affrontare, dei cambiamenti che ho dovuto affrontare,
44:49dei mondi diversi che ho dovuto affrontare.
44:51L'ultima delle domande da questo punto di vista non può che essere
44:54si diverte ancora a fare questo mestiere?
44:56È una domanda complicata, puoi pensarci se vuoi?
44:59No, no, mi diverto tantissimo.
45:01Poi mi sono reso conto che l'età avanza,
45:04che bisogna pensare anche a…
45:07compio 70 anni a brevissimo,
45:09che bisogna anche pensare a qualcuno che ti sostituisca,
45:13ma abbiamo fatto in famiglia anche un altro passaggio,
45:16che non è un passaggio banale per le donne familiari,
45:19di qualunque dimensione se siano,
45:21quello di avere un misterato delegato esterno alla famiglia.
45:24Il nuovo misterato delegato, perché purtroppo quello precedente,
45:28dopo ben otto anni comunque, quindi dopo un periodo lungo,
45:31ha fatto scelte diverse,
45:33e il nuovo misterato delegato è cominciato lunedì,
45:36nella scorsa settimana, quindi stiamo nella fase di lancio
45:39e sicuramente persone esterne alla famiglia portano freschezza,
45:44portano novità, portano la propria esperienza,
45:46portano desiderio di crescere, di avanzare.
45:50Io mi sento veramente di consigliare.
45:52Certamente bisogna trovare persone,
45:55e qui ripeto questo concetto,
45:57che siano in linea con i principi generali,
45:59con i valori espressi dalla famiglia e dall'impresa,
46:02altrimenti diventa molto complicato.
46:04Mi sembra un'impresa assestante, non da poco.
46:07Con questa direi che abbiamo occupato il suo tempo in agenda a sufficienza,
46:13per cui a me non resta che ringraziarla tantissimo
46:16per essere venuto qui da noi,
46:18e insomma la aspettiamo di nuovo prossimamente
46:22qui su Money Vibe Stories,
46:23e intanto grazie mille a Maurizio Marchesini,
46:25presidente di Marchesini Group.
46:27Grazie a voi, grazie a voi veramente.
46:29Grazie mille.