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CortometraggiTrascrizione
00:00I fari di un'auto tagliano il buio della notte, mentre il rumore degli pneumatici riecheggia
00:08tra i vicoli del centro.
00:09La macchina che viaggia per le strade di Ferrara è un'utilitaria, un'automobile comettante
00:15nell'Italia del boom economico.
00:16Alla guida c'è un ragazzo di 29 anni, vive in città.
00:20Se scostiamo però lo sguardo dal sedile del guidatore ci accorgiamo che non è solo in
00:26quella macchina.
00:27Con lui è presente anche una donna, corporatura anormale, viso pieno, capelli mossi e neri
00:32che le cadono poco sopra le spalle.
00:34Quello dei due non è un viaggio di piacere, anzi, a dire il vero conducente e passeggera
00:40nemmeno si conoscono.
00:41Pochi minuti prima l'auto è stata fermata da un agente di polizia nei pressi di via
00:47delle volte.
00:48Con lui c'è anche una donna ferita, bisogna portarla in fretta in ospedale.
00:52Anche se è notte fonda, la zona brulica di gente.
00:57Diverse persone si muovono sulla scena ma i loro volti, per il momento, sono coperti
01:01dall'ombra delle tenebre.
01:02La donna ferita viene fatta salire sull'auto del 29enne, che guida attraverso la città
01:08fino all'ospedale, situato in corso Giovecca 203.
01:12La situazione al pronto soccorso appare fin da subito molto seria.
01:17La ferita da punta, profonda 10 centimetri e larga 4, è situata nella regione ipocondriaca
01:23destra, per capirci sul fianco, poco sotto il seno.
01:27Sono da poco passate le 2 del mattino, è domenica 16 dicembre 1962, e tra le alte pareti
01:35dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara, sono appena iniziate le ultime 48 ore di vita di
01:40Maria Stocco, ferita nella sua casa di via delle volte in una fredda notte d'inverno.
01:45Ci sono delitti che sono stati consegnati alla storia, e altri di cui non si conoscerà
01:51mai la verità, ma tutti con qualcosa da raccontare.
01:54Noi siamo Samuele Govoni e Francesco Patroncini, e questo è Tenebre, crimini di provincia,
02:01una serie audio originale, realizzata da Ciacara Podcast, in collaborazione con la nuova Ferrara.
02:07In ogni episodio, ripercorriamo le vicende più oscure che hanno segnato il territorio,
02:12esplorandone i protagonisti e le loro ombre.
02:15Per non perderti gli episodi della serie, clicca il tasto segui e soprattutto attiva
02:20la campanella.
02:21Via delle volte, all'inizio degli anni sessanta del novecento, è una sorta di quartiera a
02:42luci rosse, un po' come potevano essere i vicoli di Genova accantati da Fabrizio De
02:48Un insieme di appartamenti modesti, cortili interni, pertugi e locali fumosi in cui di
02:52giorno e di notte è possibile trovare compagnia.
02:55Nel 1962, anno in cui si consuma questa storia, la legge Merlin è in vigore relativamente
03:02da poco.
03:03Sono passati solo quattro anni dal 1958, ovvero dalla chiusura delle case di tolleranza, e
03:09per molte trasferire il proprio luogo di lavoro da un'area comune a casa propria è una cosa
03:14abbastanza scontata.
03:15Chi decide di rivolgersi a una professionista del sesso non può non recarsi in questa zona,
03:20un distretto compreso tra via delle volte, che è l'asse principale, e piazza Verdi,
03:25con incursioni in via San Romano, via Carlo Maier e corso Portareno.
03:29I bar Condore e Mogadiscio sono punti fermi di quelle zone e anche l'Osteria Campia al
03:34suo giro.
03:35Tra un piatto di pasta e un caffè, una partita a carte e due litri di vino, si fanno conoscenze
03:40e si fissano appuntamenti.
03:43Sono locali chiassosi, col fumo di sigaretta perennemente fermo a mezz'aria e i vetri
03:47appannati.
03:48È qui che chi si prostituisce per professione trascorre gran parte delle sue giornate.
03:53Nei bar si incontrano i clienti, ma si sta anche alla larga dal freddo e si ammassa il
03:57tempo in compagnia.
03:58Maria Stoccolo fa spesso, si diverte a passare il suo tempo libero nei bar, a cianciare con
04:04le amiche e a rivendicare la sua indipendenza.
04:06La sua vita, però, non è sempre stata quella.
04:10Originaria di Papozze, un piccolo paese del Polesine situato sulla riva sinistra del fiume
04:15Po, si è lasciato alle spalle il Veneto e un matrimonio fallito.
04:18Ha 39 anni, tre sorelle che vivono lontano e tutto sommato a Ferrara si trova bene.
04:23Ha un protettore, che poi è anche il suo compagno, ma le piace fare di testa sua.
04:28Non è una che si fa mettere sotto facilmente e quello che godagna lo spende come crede.
04:33Vive al civico 30 di Via delle Volte, a poche decine di metri dalle osterie della zona.
04:38Al terzo piano di una palazzina malmessa, situata a metà strada tra Via San Romano e Via Ragno.
04:43È lì, in casa sua, che esercita la professione.
04:47Ma riavolgiamo il nastro di qualche ora e torniamo al giorno prima, a sabato 15 dicembre.
04:52A Ferrara c'è grande fermento per la sfida attesa allo stadio Paolo Mazza.
04:57I padroni di casa della SPAL, quarti in classifica di Serie A, dietro solo a Juventus, Inter e Bologna,
05:03attendono i Nerazzurri dell'Atalanta, che tallonano la squadra estense a due lunghezze.
05:09In un'epoca in cui una vittoria vale solo due punti, l'incontro è cruciale per il quarto posto.
05:14Mentre la città si anima, diverse centinaia di chilometri più a nord, si svolge a Parigi la Settimana Atlantica,
05:21una serie di conferenze e incontri tra i rappresentanti dei paesi NATO.
05:25Il clima del meeting però è teso.
05:28I delegati statunitensi incalzano gli europei.
05:31Chiedono un maggiore impegno militare dopo la recente crisi missilistica di Cuba.
05:48Nel frattempo l'Italia corre, corre forte sulle ali del boom economico.
05:53Ferrara conta 160.000 abitanti, circa 30.000 in più rispetto ad oggi,
05:58ed è la seconda città più popolosa dell'Emilia-Romagna.
06:02Fuori fa freddo, quel freddo pungente che oggi si sente sempre meno.
06:07La signora Stocco passa le giornate così, facendo la spola tra i locali e il suo appartamento,
06:12un piccolo trilocale composto da cucina, bagno e zona notte.
06:17I clienti li accoglie su un lettino sistemato alla bene e meglio, vicino all'angolo cottura.
06:22Nella stanza che usa per dormire invece c'è un letto matrimoniale nuovo di zecca.
06:27Quello è solo per lei e il suo compagno, il lavoro lì non c'entra.
06:32Il 15 dicembre Maria lo trascorre più o meno come sempre,
06:35e per buona parte del tempo è in compagnia di Luciana Brandoli, amica e collega.
06:47Mentre le lancette dell'orologio del castello estense solcano la mezzanotte, le due donne si separano.
06:53È ormai notte fonda e buona parte degli abitanti di Ferrara è andata a dormire, ma non Maria.
06:59Attorno a luna viene avvicinata da un ragazzo in bicicletta, nei pressi di vicolo Carbone,
07:04a pochi passi dal civico 30 di Via delle Volte.
07:07I due percorrono insieme i metri che li separano dall'abitazione della Stocco.
07:13Durante il percorso vengono notati dalla Luciana,
07:16che li osserva a breve distanza mentre varcano all'ingresso di casa.
07:20La vita sui generis della via prosegue indisturbata ancora per un po'.
07:25A luna e trenta però succede qualcosa.
07:28I vicini vengono svegliati di soprassalto dalle urla disperate della Stocco, che chiama aiuto.
07:33La Brandoli, riconosciuta la voce dell'amica, si precipita in suo soccorso.
07:39Mentre corre per le scale nel tentativo di raggiungere velocemente l'appartamento di Maria,
07:43Luciana incrocia il giovane visto poco prima.
07:46Il ragazzo sta scendendo velocemente le scale, guadagna l'uscita,
07:50inforca una bici da donna e si allontana.
07:53Tra le dita ha una sigaretta accesa.
07:56In pochi minuti arriva anche la polizia.
07:59Quando Maria viene è soccorsa, è ferita ma vigile, e si rifiuta di dire chi l'ha colpita.
08:04Ha perso molto sangue e promette che parlerà solo una volta ricoverata.
08:09Un agente vede arrivare un'auto.
08:11La ferma e dice al conducente di portare subito la donna all'ospedale.
08:15L'uomo la fa salire e riparte.
08:18È il 29enne che abbiamo incontrato all'inizio della storia, lo ricordate?
08:22Intanto la polizia comincia a fare domande.
08:25È chiaro fin da subito che si è trattato di un'aggressione e non di un incidente domestico.
08:29Bisogna capire chi è stato e perché.
08:33Luciana, sentita la notte stessa, dà la sua versione dei fatti.
08:37Fornisce la descrizione di un giovane sui 25 anni,
08:40visto allontanarsi velocemente dall'abitazione di Maria in sella a una bicicletta da donna.
08:45Ma nessuno, oltre a lei e alla vittima, sembra aver notato il misterioso ciclista.
08:50Per la polizia inizia un'indagine tutta in salita.
08:53Che Maria Stocco sia stata aggredita volontariamente è chiaro a tutti.
08:57Ma da chi?
08:58Chi è questo giovane uomo, salito in casa con lei e poi fuggito in bicicletta?
09:03Le indagini, guidate dal caposquadra della mobile, il dottor Agosta,
09:07si concentrano da subito su alcune persone dell'ambiente.
09:10Vengono ascoltati i protettori, colleghe della Stocco e di Luciana,
09:14ma ricavarne qualcosa di utile non è semplice.
09:18Sulla scena viene rinvenuto un bottone di giacca,
09:21un dettaglio che porta gli inquirenti a ipotizzare che possa essere stato perso dall'assalitore durante la fuga
09:26e per questo l'oggetto assume una certa importanza nella fase iniziale delle indagini.
09:31Anche il fatto che la persona descritta da Luciana utilizzasse una bici fa pensare.
09:36Forse è uno che abita fuori dal centro cittadino.
09:38È una pista interessante, ma anche fragile.
09:41Intanto Maria Stocco, nonostante quanto detto nei minuti immediatamente successivi all'accoltellamento,
09:46si rifiuta di parlare.
09:48Anche lei fa accenno al giovane di cui parla l'amica, ma non si sbottona.
09:53Il 17 dicembre le condizioni di salute della donna si aggravano.
09:56Nel suo letto d'ospedale lotta tra la vita e la morte per due giorni
10:00e poi, a 1.30 di notte del 18, a 48 ore esatte dall'aggressione, muore.
10:06Si spegne senza lasciare una traccia,
10:08una pista utile agli inquirenti per risalire all'autore di quello che, nel frattempo, è diventato un omicidio.
10:15Gli investigatori non si danno per vinti.
10:17Cercano di mettere insieme i pezzi di una storia tutt'altro che chiara.
10:21Il giro di interrogatori si allarga.
10:24Da Via delle Volte ci si sposta e vengono coinvolti anche altri quartieri di Ferrara.
10:28Parallelamente alle indagini, la città reagisce al dramma.
10:32Le colleghe di Maria, scosse dalla tragedia, si uniscono in una trattoria della zona per organizzare una colletta.
10:38Con il denaro raccolto fanno confezionare due corone di fiori per le eseque,
10:42un ultimo gesto di solidarietà verso l'amica defunta.
10:46Mercoledì 19 dicembre 1962 viene disposta l'autopsia, che conferma i dettagli già noti.
10:52La ferita che ha ucciso la Stocco è larga 4 centimetri e profonda 10.
10:56Collocata sul fianco destro, è causata da colpi vibrati da un aggressore d'estrimano.
11:01Il giorno successivo, il 20 dicembre, viene fermato un primo sospettato.
11:06È un giovane uomo residente a Porotto, che pare corrispondere all'identikita delenato dagli inquirenti,
11:11quello di un maschio tra i 23 e i 26 anni, con volto scarno, modi distinti e un marcato accento ferrarese.
11:18La polizia cerca di stringere il cerchio attorno a questi nuovi elementi,
11:21ma il fermo non porta alla svolta decisiva e tanto sperata.
11:25Nei giorni successivi al Natale, l'uomo viene rilasciato.
11:28Il suo alibi risulta convincente agli occhi della polizia,
11:30soprattutto in assenza di prove concrete che ne giustifichino l'arresto.
11:36Al termine di una lunga serie di indagini, il giudice istruttore rinvia a giudizio diverse persone,
11:41tra cui Giuliano Bassi, protettore e amante della Stocco.
11:45Ma Giuliano ha un alibi.
11:46Sostiene che la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1962, mentre Maria veniva accoltellata,
11:53lui si trovava in San Romano a soccorrere un uomo che era stato ferito a seguito di un'aggressione.
11:58A dare manforte a questa tesi, c'è anche la voce di un altro testimone.
12:03Il processo si apre poi nel 1964, davanti alla Corte d'Assise di Ferrara.
12:09Le sorelle della vittima si costituiscono parte civile.
12:12Davide Bertasi, avvocato ferrarese che a più riprese si è interessato al caso, spiega.
12:17In seguito delle indagini vengono attenzionati anche altri soggetti,
12:22tipo i proprietari del bar Mogadiscio, e vi furono diversi indagati.
12:29Il sistema processual penalistico al tempo era molto diverso da quello di oggi.
12:34Era il cosiddetto sistema alla francese, riformato poi nel 1989.
12:39Questo era un sistema che, quando da un fatto venivano scoperti altri elementi,
12:46portava alla individuazione non soltanto di soggetti diversi tra gli indagati,
12:51rispetto magari all'accusa principale, ma anche a capi di imputazione più complessi.
12:55In realtà questo processo si aprì sia per l'omicidio della Stocco,
12:58ma ricontemplava anche reati come il favoreggiamento, lo sfruttamento della prostituzione, via dicendo.
13:05Ciò consentiva al giudice istruttore di avere una discovery a 360 gradi
13:11sulla vicenda e sul contorno della vicenda.
13:16Tant'è che in questo processo la Corte d'Assise di Ferrara vede sfilare ben 102 testimoni
13:22e il procedimento si articolò in ben 28 giorni di udienza.
13:29È nel corso di questo dibattimento fiume che viene a galla una verità diversa
13:34rispetto a quella che fino a quel momento era stata raccontata.
13:37Il cliente sui 25 anni che Luciana aveva visto salire in casa con la Stocco e poi scappare,
13:44poco dopo il fatto, in sella a una bici da donna, in realtà non è mai esistito.
13:48Ancora l'avvocato Bertasi.
13:50La Luciana stessa, richiamata dalle grida dell'amica, salì in casa.
13:55Teniamo conto che era un'area pedonale ed è un'area pedonale anche oggi,
14:00quindi parliamo di spazi veramente molto, molto, molto prossimi, molto, molto ridotti.
14:05E quindi, salita in casa, aveva trovato il protettore con il coltello sostanzialmente in mano
14:12e la Stocco ferita che si teneva appunto la mano all'altezza dell'addome
14:16e che esclamò in dialetto ferrarese al madà una scurtla.
14:20A confermare la presenza di Giuliano all'interno dell'appartamento della Stocco
14:26c'è anche la testimonianza dell'inquilino dell'ultimo piano,
14:29giunto come Luciana a pochi istanti dopo aver sentito le grida della donna.
14:33L'amica ha mentito un po' per amicizia e un po' per paura.
14:37Nel corso del processo, infatti, Luciana racconta di aver visto l'aggressore nascosto dietro un mobile,
14:43con indosso un soprabito verde e degli occhiali da sole.
14:46Un'immagine tanto inquietante quanto surreale, data l'ora tarda della notte.
14:52Racconta anche di essere stata minacciata più di una volta da Giuliano,
14:55che nel frattempo si era disfatto dell'arma del delitto.
14:58Udienza dopo udienza, ogni dettaglio della vita di Maria,
15:02dei suoi rapporti con Giuliano e dell'ambiente che frequentava viene passato al setaccio.
15:07Il sistema processuale penalistico in vigore all'epoca è inoltre profondamente diverso da quello attuale.
15:13Basato sul modello francese, il sistema inquisitorio concentrava gran parte del potere nelle mani del giudice istruttore,
15:20figura chiave incaricata di raccogliere prove e costruire il caso.
15:25Resta il movente.
15:26Perché Giuliano, protettore e amante di Maria, avrebbe dovuto colpirla?
15:31La coppia litigava frequentemente, e spesso anche in maniera animata, non era certo una novità.
15:36Alla base delle discussioni c'erano sempre i soldi.
15:39I soldi che Maria Stocco guadagnava con il suo lavoro e che si rifiutava di consegnare a Giuliano.
15:44Una parte sì, tutti no.
15:46A Maria piaceva giocare a carte, le piaceva fare qualche scommessa e usare i soldi per se stessa.
15:52Di Giuliano era innamorata, il letto matrimoniale era cosa loro,
15:56ma si rifiutava di cedere in toto i ricavi della sua professione.
16:00La notte dell'aggressione è una di quelle notti.
16:02Una notte di discussioni e grida, finché la situazione non degenera e Maria viene colpita con un coltello.
16:09Nonostante questo e altri soprusi, la vittima si rifiuta fino alla fine di fare il suo nome,
16:13e chiede all'amica di fare lo stesso.
16:16Il 9 maggio 1965, due anni e mezzo dopo l'accaduto,
16:20Giuliano Bassi viene condannato a 18 anni e 6 mesi di reclusione e al pagamento di 800.000 lire.
16:26La corte d'assise di Ferrara lo riconosce responsabile dell'omicidio preterintenzionale di Maria Stocco,
16:32nonché di sfruttamento della prostituzione e minaccia.
16:36Per i giudici Bassi non voleva uccidere la Stocco, pur avendone cagionato la morte con la sua aggressione violenta.
16:43Tre anni più tardi, il 23 marzo 1968, la corte d'assise d'Appello di Bologna,
16:49a parziale riforma della pena impugnata, riduce gli anni di carcere da 18 a 13.
16:55Giuliano non aveva voluto uccidere Maria Stocco, ma solo ferirla dopo l'ennesima lite.
17:02Venne considerato appunto responsabile di una lesione con un successivo decesso non voluto.
17:09Quella di Maria non è più solo una delle tante storie di cronaca nera dei primi anni Sessanta,
17:15sepolta tra le pagine dei quotidiani dell'epoca, ma un racconto di vita,
17:20una vita tutta sua, vissuta tra i locali della città che l'ha accolta e inghiottita.