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Con Isabella Tovaglieri (Lega), europarlamentare membro della Commissione di trasporti, ricerca, energia e industria, analizziamo i possibili futuri scenari per il settore automotive in Europa. Dalle trattative sullo stop alle vetture termiche nel 2035 alle multe per la CO2 media di gamma inasprite nel 2025, passando per la tutela delle auto storiche.

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Trascrizione
00:00Amici di Gazzetta, qui oggi parleremo ancora una volta di futuro dell'auto, del mondo
00:10dell'automotive e per farlo lo faremo con un ospite speciale. Abbiamo con noi Isabella
00:15Tovaglieri, membro del Parlamento Europeo e presente nella Commissione di Trasporti,
00:21Ricerca, Energia e Industria della Commissione Europea. Buongiorno Isabella. Buongiorno Lorenzo,
00:28a tutti grazie dell'invito. Vogliamo parlare proprio in questo 2025 di una cosa importante,
00:34un elemento fondamentale. Conosciamo il piano Fit for 55, ma proprio il 2025 può diventare
00:41un anno strategico e le decisioni verranno prese principalmente a Strasburgo e a Bruxelles. Il 30
00:47gennaio si avviano i lavori del dialogo strategico sull'automobile. Cosa può anticiparci e qual è
00:54la situazione attuale e cosa potremmo anche aspettarci da tutto questo? Le decisioni o le
01:00non decisioni, perché nel 2025 anche una non scelta da parte della Commissione della Politica
01:07Europea potrebbe avere delle ripercussioni gravissime su un settore strategico per l'Europa
01:13e per l'Italia come l'automotive. Quindi una situazione abbastanza complicata. Cerchiamo
01:18di fare anche una sorta di visione più ampia del discorso. Ricordiamo per esempio che in Europa
01:24abbiamo 6,6 milioni di impiegati nel settore automotivo e solo in Italia sono circa 170
01:31mila, divisi su circa 2.000 aziende. Fatturati sono pazzeschi, valiamo di 60 miliardi solo in
01:38Italia come ricavi. Ecco, un mondo importante, una macchina grande. Abbiamo visto, e abbiamo
01:46visto anche te in prima linea, raccontare questi temi e soprattutto difendere alcune posizioni,
01:53ma anche, soprattutto, alcune visioni del futuro. Un futuro compatibile, non solo futuro
01:59tra virgolette utopico. L'auto elettrica, ok, andare in una direzione di un mondo più, diciamo,
02:04sostenibile, ma in modo sano, corretto e soprattutto non a discapio dell'Europa. Ci
02:11sono due direzioni diverse, però sembra che il risultato non sia facile da ottenere. Non si
02:17riesce a scardinare questa logica per cui l'ambiente può essere salvaguardato in tanti
02:23modi e non solo ed esclusivamente con l'elettrico. Io non sono contraria all'auto elettrica, sono
02:30contraria all'imposizione, all'obbligatorietà dell'auto elettrica. Presidente, è stato dimostrato
02:38che un'auto d'epoca deve circolare 46 anni per eguagliare l'impatto di carbonio generato dalla
02:45produzione di una sola auto elettrica. Eppure quest'Aula si illude di cambiare il mondo spegnendo
02:52per sempre il motore dei veicoli storici, simbolo della nostra cultura, della nostra storia e della
02:57nostra identità, ma soprattutto veicoli che nell'intero ciclo di vita inquinano molto meno
03:03dei loro sostituti elettrici. Io non ci sto. Continuerò a battermi per abolire l'assurdo
03:09stop al 2035 e la vendita dei motori tradizionali perché è ingiusto, illiberale e persino nemico
03:16dell'ambiente. Basta con le imposizioni, salviamo i motori endotermici delle nostre auto e delle
03:22nostre moto. Se fuori da quest'Aula c'è quindi un uomo, una donna, un giovane, un adulto o un
03:29anziano che ama i motori sappia che io sono qui per difendere la sua passione, il suo diritto di
03:35scegliere e soprattutto la sua libertà. Penso che per raggiungere l'obiettivo di avere un
03:40ambiente più sano, obiettivo condiviso da tutti, ognuno debba mettere in cambio le migliori
03:46tecnologie che ha a disposizione per raggiungere quell'obiettivo meglio e prima. Se noi ci leghiamo
03:52mani e piedi ad un'unica tecnologia che peraltro non padroneggiamo, perché sappiamo tutti che le
03:59materie prime necessarie per la produzione delle batterie elettriche non le dispone l'Europa,
04:06noi rischiamo di legarci mani e piedi a paesi stranieri, in un momento di forti tensioni
04:13geopolitiche dove essere indipendenti su questioni strategiche come il tema dell'automotive ma in
04:20generale il tema industriale è fondamentale. Basta dipendenze. Un altro aspetto importantissimo,
04:28oltre a quello della neutralità tecnologica, molte aziende, in primis Toyota ad esempio,
04:32si trova spesso a confermare o a sottolineare come un'unica tecnologia sia tra virgolette molto
04:40rischiosa e non sia probabilmente la soluzione migliore. Ma nel frattempo, nell'avvicinarci al
04:442035, abbiamo tanti scenari. Uno è quello importante legato alle multe della CO2. Qui,
04:54probabilmente prima del 2035, che sarà fra dieci anni, abbiamo da breve un aumento di queste multe
05:01che pregiudicano tutto, cioè impediscono alle aziende di fare fatturato, impediscono alle
05:06aziende di costruire macchine termiche. Quindi è un odo molto complicato da sciogliere. Qual è la
05:13vostra posizione e cosa può fare la Commissione europea in questa direzione? Io credo che su
05:18questo tema la Commissione europea dovrà necessariamente lasciare un'apertura di credito.
05:24È stata incalzata più volte su questo tema dall'opposizione e anche dalle stesse case
05:30automobilistiche. Oggi viviamo il paradosso che le case automobilistiche, per rispettare le
05:38emissioni di CO2, o meglio i limiti di quelle emissioni, poiché le auto elettriche non le
05:44vendono e non possono costringere le persone ad acquistarle, arrivano addirittura a non produrre
05:50più auto tradizionali, perché quelle invece fanno sì che la quota venga superata e quindi le auto
05:57elettriche non si vendono, sono troppo care, le auto termiche non si producono e quindi di
06:03conseguenza, per una legge della domanda e dell'offerta, quelle poche che ci sono aumentano
06:08i prezzi e quindi si innesca anche un tema sociale non indifferente. Ad oggi l'auto è uno
06:15strumento di lavoro per la maggior parte dei cittadini e oggi anche acquistare un'utilitaria
06:21tradizionale è diventato quasi inaccessibile. Ovviamente a questo è legato un aumento dei costi
06:28un po' di tutto, perché le norme europee, ricordiamo, sono legate anche non solo alla CO2 ma anche alle
06:34nuove norme anti-crash che hanno fatto lievitare, o i sistemi di frenata autonoma che hanno fatto
06:39lievitare anche i segmenti A, vediamo la Panda, un macchina molto piccola, oggi hanno dei costi
06:43elevati. Ecco, la nostra visione è che comunque cercheremo di incentivare auto nuove Euro 6D,
06:50anche di piccola cilindrata o di piccolo volume, con costi sotto i 20.000 euro, comunque più
06:56accessibili per chi deve sostituire un Euro 4 o un Euro 3 storica fondamentalmente o datata.
07:03Questa direzione sulle multe della CO2 aprirebbe almeno a questo tipo di auto.
07:09Esiste una marginalità su questo? E come sono cambiati con la nuova Commissione e con il nuovo
07:15governo europeo gli equilibri a Bruxelles? Beh, in parte sono cambiati per via della tornata
07:21elettorale, il gruppo dei popolari è aumentato ma va sempre a braccetto con la sinistra e i verdi,
07:28seppur diminuiti di numero, ma comunque facenti parte all'occorrenza di quella maggioranza
07:36Ursula, che seppur indebolita, ancora di fatto su alcuni temi regge. Sicuramente ribadisco
07:43indebolita, l'opposizione si è rafforzata e soprattutto le criticità del Green Deal sono
07:50lì da vedere, per cui di fronte a certe obiettività la Commissione deve necessariamente tirare un po'
07:57i remi in barca. Detto questo però lo deve fare completamente scevra da condizionamenti ideologici
08:05e quindi non chiudere la porta in faccia a tutte le tecnologie che sono disponibili. Una su tutte,
08:13rivendico ovviamente la manifattura italiana, Eni ha sviluppato la tecnologia del biocarburante,
08:21che è una tecnologia oggi già matura, già disponibile, che ci consentirebbe serenamente
08:27di conservare le linee di produzione delle auto termiche, consentendo comunque alla gente di
08:33poter circolare con il parco attuale, non emettendo. A chi critica questa soluzione
08:41sostenendo che sia troppo cara o che non ce ne sia sufficienza per far circolare tutti?
08:47Certamente, perché la risposta è che non esiste un'unica soluzione valida su tutti. Bisogna
08:54selezionare il giusto mix energetico, in parte sarà l'auto elettrica, in parte sarà il biocarburante,
09:01in parte saranno quelli sintetici e in parte anche l'idrogeno. Se l'obiettivo è quello mettiamo in
09:07campo tutte le energie e le tecnologie possibili, ma trovo aberrante che nella patria del libero
09:14mercato, dall'oggi al domani, si decida per regolamento di mettere fuori gioco una tecnologia.
09:21In questa ottica, poco fa hai parlato anche di notte di crediti sulle CO2. Ecco,
09:27quale potrebbe essere un percorso che potremmo auspicare voi all'interno,
09:31conoscendo bene anche le dinamiche delle normative e l'applicazione? Nel 2025,
09:38se dovessimo pensare ad un percorso corretto della Commissione, come dovrebbe affrontare il tema
09:46delle multe sulla CO2, l'innalzamento e tutto il resto? Quali sono le cose nella pratica che
09:51potrebbero essere messe in campo? Per quanto riguarda le multe, esistono proprio degli
09:56strumenti giuridici all'interno dei trattati che consentirebbero di sospendere temporaneamente
10:03l'applicazione delle multe e io ritengo che su questo ci sia margine per intervenire e
10:09sosterremo certamente questa soluzione. Dopodiché, la soluzione madre dovrebbe essere quella di
10:16eliminare quella fantomatica data che è lo stop nel 2035, perché così facendo non solo salvaguarderemo
10:25le case automobilistiche, ma così tutto l'indotto della componentistica italiana che
10:32lavora per le case madri, che se invece continua a permanere quel fantomatico stop al 2035,
10:39tutto l'indotto continuerà a soffrire. Ripeto, attraverso però una norma che di fatto falsa la
10:47sana e libera concorrenza che dovrebbe invece essere alla base di un libero mercato. Parlando
10:54di concorrenza e del mercato, il mercato europeo è molto frastagliato. Abbiamo da un lato i tedeschi,
11:00dall'altro i francesi divisi tra stellantis e gruppo Renault. Attualmente l'Italia,
11:07dove Stellantis ormai produce circa 283 mila auto, siamo a un livello minimo ovviamente
11:13della storia. Ecco, c'è ancora margine per una crescita dell'industria italiana e se sì,
11:20dove potrebbero essere i margini su cui lavorare per farla crescere in futuro? Sicuramente delle
11:28regole che favoriscano l'industria to cure, non necessariamente l'industria automobilistica.
11:34Noi viviamo in un paese manifatturiero e non abbiamo appunto materie prime. Noi siamo campioni
11:42nella capacità di trasformarle, quindi l'Europa deve creare un quadro normativo che preservi
11:48quella grande nostra capacità, che è la trasformazione delle materie prime. Sul tema
11:55dell'automotive, insomma, che cosa può fare per favorire? Diciamo che ho un elenco enorme di che
12:02cosa può fare per non danneggiarle e fino ad ora li ha fatte tutte invece per danneggiare questo
12:07settore. Sicuramente, certo, il 2025 con la sospensione delle sanzioni è una boccata di
12:14ossigeno perché, ripeto, queste cubano circa 10 miliardi di euro in capo alle case automobilistiche,
12:20ma il problema non è risolutivo. Ad oggi ancora l'auto è uno dei mezzi, soprattutto per noi
12:28italiani, preferito per poterci muovere ed è anche una questione di libertà di scelta continuare a
12:36poter decidere quale auto acquistare. Sicuramente quando i tempi saranno maturi, la tecnologia pure,
12:44e il costo accessibile, è evidente che il mercato si rivolgerà all'auto elettrica, ma non è che
12:50nella rivoluzione industriale hanno messo fuori norma i calessi e hanno obbligato ad acquistare
12:56il motore a scoppio. Deve essere tutto una transizione, letteralmente tale, in modo tale
13:02che domande e offerta si incontrino e guidino questo le politiche industriali, non le norme
13:10e i regolamenti. Restando invece sul tema, da un lato i dazi che abbiamo visto applicati sulle
13:15auto cinesi, elettriche, prodotte ovviamente in Cina e che riguarda anche alcuni costruttori
13:21europei che oggi producono in Cina, quindi è un tema un po' spinoso perché molti costruttori,
13:27anche europei, in particolare Mercedes o BMW, si sono espressi a sfavore dei dazi perché hanno
13:33paura che la penalizzazione in Cina sia maggiore del beneficio in Europa, oltre al fatto che
13:38producono un po' tutti lì. E poi invece gli incentivi, sia europei che italiani. Posso essere
13:44una chiave, soprattutto per quelli italiani, per svegliare un po' le produzioni in Italia che
13:49sembra scendere? Ma se dobbiamo fare una rivoluzione, le rivoluzioni lo fanno le masse, non l'élite,
13:57per cui se l'auto elettrica è troppo cara non saranno né i dazi né gli incentivi a far sì
14:04che la gente comune la possa acquistare. I dazi poi rischiano di ritorcersi contro,
14:10per noi che siamo un paese fortemente esportatore. Detto questo, sono facilmente aggirabili perché
14:17basta appunto che si vada a produrre in Europa, in Cina, o che un'azienda cinese acquisti un'azienda
14:22europea per aggirare il dazio. E in ogni caso la Cina fa comunque dei prezzi a tal punto
14:28competitivi che probabilmente l'auto anche col dazio sopra sarebbe comunque più conveniente.
14:35E sul tema degli incentivi anche lì c'è da capire perché poi noi ci facciamo le regole e a volte
14:41rischiamo anche di essere vittima. Se dobbiamo garantire la sana concorrenza, gli incentivi
14:47europei con i fondi pagati dalle tasse dei cittadini europei ed italiani andranno a finanziare
14:55solo le auto prodotte in Europa o in una logica di libero mercato andranno a finanziare tutte le
15:02auto che circolano in Europa, comprese quelle prodotte altrove? Detto questo, comunque ripeto,
15:08se i soldi per acquistare un'auto elettrica non ci sono, non ci sono incentivi che tengano.
15:13Corretto. Passando dal mondo delle auto del futuro al mondo delle auto del passato,
15:20ecco una nota inevitabile sul mondo anche delle auto d'epoca. A volte non solo il governo italiano
15:28e il governo europeo sono stati poco chiari sul loro funzionamento e sulla loro, diciamo,
15:33libera circolazione in futuro, ma addirittura a differenza di comuni o regioni abbiamo visto
15:38delle norme anche diverse e spesso diciamo in contrasto anche a livello italiano spostandosi
15:44di poche centinaia di chilometri. Ecco l'approccio corretto considerando comunque un patrimonio
15:49storico, un patrimonio culturale di alcuni mezzi. Quale può essere la linea corretta magari da
15:55auspicare per il futuro? Ma lunga vita alle auto e alle moto storiche che sono sostenibili per
16:03eccellenza proprio, sono l'emblema della sostenibilità, hanno un impatto ambientale
16:09veramente veramente ridicolo, ma da un punto di vista del valore della tradizione, della storia,
16:16della cultura hanno un significato enorme. Per un paese che punta sul turismo come il nostro anche
16:22il mondo del motorismo storico contribuisce in maniera significativa a quel a quel comparto,
16:29per cui io trovo veramente mio per alcune crociate, alcune battaglie, una su tutte quelle del sindaco
16:37di Milano che vuole mettere fuori uso delle testimonianze a cielo aperto di quello che
16:44ha rappresentato la nostra storia, senza avere alcun vantaggio dal punto di vista ambientale,
16:49perché io ricordo sempre che per emettere la stessa quantità di carbonio emessa dalla produzione
16:55di un'auto elettrica, un'auto storica dovrebbe circolare per 46 anni, per cui impedire a
17:04quelle auto di circolare non è un danno solo al proprietario e sfatiamo il mito che chi possiede
17:12un'auto storica è necessariamente un benestante, tanti beni storici sono stati tramandati e le
17:19persone si sentono la responsabilità di custodirle con fatica e con sacrificio anche economico,
17:26per cui io ritengo che appunto siano solo una ricchezza da valorizzare, da continuare a far
17:31circolare, perché priveremmo tutte le persone della possibilità di ammirare delle stimonianze
17:37del nostro glorioso passato, per cui sarebbe veramente uno svantaggio per tutti, ambiente
17:42compreso. Sicuramente forse in quest'ottica aiuterebbe anche il mondo delle storiche,
17:48fare delle distinzioni un po' più chiare, dare delle regole più nette e valorizzare gli elementi
17:55veramente storici, ovviamente non tutti, perché anche il parco circolante un po' più vecchio
17:59d'Europa, come quello italiano, potrebbe essere svecchiato ovviamente non delle storiche di valore,
18:05parlando appunto di questo aspetto intravediamo ovviamente un po' di attenzione, di passione a
18:12questo mondo, possiamo chiederti se oltre all'aspetto lavorativo nella commissione di
18:17ricerca e energia hai anche una sfera personale di passione sul mondo dell'automotive e un po'
18:23com'è nata? I miei genitori mi hanno sempre accompagnato la domenica ai raduni ad apprezzare
18:29appunto le auto storiche, mio papà era un appassionato di auto e nel tempo le sue auto
18:35sono diventate storiche, io ho invece preso in consegna una Vespa 125 primavera e quindi ne vado
18:44molto orgogliosa, per cui diciamo che ho sempre respirato un po' all'interno di questo mondo,
18:52per cui ecco insomma deriva un po' da una passione familiare che mi è stata trasmessa, però a
18:58prescindere, ripeto, è veramente un mondo che merita merita attenzione anche da parte di chi
19:05appassionato non è, ma è un semplice spettatore che magari la domenica mattina si reca in piazza
19:12con la famiglia eppure non essendo un esperto conoscitore comprende l'importanza di far
19:17conoscere soprattutto alle future generazioni quello che siamo stati. Perfetto, su questo
19:23quadro dell'appassionato della domenica e di chi ama in fondo anche le auto storiche oltre alle
19:30tecnologie di ultima generazione chiudiamo la nostra intervista, ringraziamo ancora Isabella
19:34Tovaglieri della sua disponibilità e continuiamo qui da Casa Gazzetta a raccontare il presente e
19:39il futuro dell'automotive, grazie. Grazie a voi.

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