Ancora un episodio di violenza in ospedale: l’altra notte un infermiere di 47 anni è stato aggredito al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata. L’uomo era intervenuto per assistere una collega nella gestione di un paziente anziano agitato. Dopo insulti e tensione crescente, il degente ha sferrato un calcio al volto dell’operatore sanitario, causandogli la frattura del setto nasale. La prognosi è di 30 giorni.
L’aggressione si è consumata in pochi istanti, lasciando sgomento l’infermiere, che ha deciso di sporgere denuncia. L’ospedale si è costituito parte civile. “Non è più possibile tollerare questa situazione" ha dichiarato il sindacato Nursing Up, sottolineando la necessità di misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario. La richiesta è chiara: più presidi di polizia e un impegno legislativo affinché le aziende ospedaliere siano obbligate a costituirsi parte civile in ogni caso di violenza. Secondo il sindacato, il problema va oltre le singole aggressioni. Il caos nei pronto soccorsi, dovuto ai tempi di attesa e alla carenza di personale, alimenta la frustrazione dei pazienti, che spesso sfocia in atti violenti. Serve un piano di rilancio della sanità territoriale per ridurre il sovraffollamento e garantire un’assistenza dignitosa per tutti.
L’aggressione si è consumata in pochi istanti, lasciando sgomento l’infermiere, che ha deciso di sporgere denuncia. L’ospedale si è costituito parte civile. “Non è più possibile tollerare questa situazione" ha dichiarato il sindacato Nursing Up, sottolineando la necessità di misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario. La richiesta è chiara: più presidi di polizia e un impegno legislativo affinché le aziende ospedaliere siano obbligate a costituirsi parte civile in ogni caso di violenza. Secondo il sindacato, il problema va oltre le singole aggressioni. Il caos nei pronto soccorsi, dovuto ai tempi di attesa e alla carenza di personale, alimenta la frustrazione dei pazienti, che spesso sfocia in atti violenti. Serve un piano di rilancio della sanità territoriale per ridurre il sovraffollamento e garantire un’assistenza dignitosa per tutti.
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Ancora un episodio di violenza in ospedale. L'altra notte un'infermiere di
00:0347 anni è stato aggredito al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata.
00:08L'uomo era intervenuto per assistere una collega nella gestione di un paziente
00:12anziano agitato. Dopo insulti e tensione crescente il degente ha sferato un
00:17calcio al volto all'operatore sanitario causandogli la frattura del setto
00:20nasale. La prognosi è di 30 giorni. L'aggressione si è consumata in pochi
00:25istanti lasciando sgommento all'infermiere che ha deciso di sporgere
00:28denuncia. L'ospedale si è costituito parte civile. Non è più possibile
00:32tollerare questa situazione, ha dichiarato il sindacato Nursing Hub
00:35sottolineando la necessità di misure concrete per garantire la sicurezza del
00:40personale sanitario. La richiesta è chiara. Più presidi di polizia, un impegno
00:44legislativo affinché le aziende ospedaliere siano obbligate a
00:47costituirsi parte civile in ogni caso di violenza.
00:50Secondo il sindacato il problema va oltre le singole aggressioni. Il caos
00:55nei pronto soccorsi dovuto ai tempi d'attesa e alla carenza di personale
00:58alimenta la frustrazione dei pazienti che spesso sfocia in atti violenti. Serve
01:03dunque un piano di rilancio, secondo il sindacato, di tutta la serenità
01:06territoriale per ridurre il sovraffollamento e garantire un'assistenza
01:11dignitosa per tutti.