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CortometraggiTrascrizione
00:00Il prezzo del gas è raggiunto in Europa in questi giorni massimi da due anni,
00:08oltre i 58 euro, e in Italia sconto un ulteriore differenziale legato ai costi di logistica,
00:14un aggravio di altri 2 euro circa megawattora. Per le aziende gasivore si tratta di costi
00:21insostenibili, soprattutto quando il tipo di lavorazioni effettuate non consente il
00:25ricorso ad altre fonti di energia. Parliamo di aziende che producono ceramica, vetro,
00:31carta, settori importanti per il sistema industriale italiano e per i quali un terzo
00:36dei costi di produzione va in energia. A lanciare l'allarma è stato il consorzio Gas Intensive,
00:42che rappresenta potenzialmente il più grande consumatore industriale di gas naturale in Italia
00:48e a cui fanno capo 135 aziende. L'associazione ha chiamato a discutere i rappresentanti del
00:55settore e istituzioni per sostenere l'urgenza di una misura come il gas release, da tempo
01:00annunciata ma al momento rimasta su un binario morto. Un intervento che consentirebbe di vendere
01:07alle aziende quantitativi certi di gas a prezzo calmerato, ricavato dall'estrazione nazionale.
01:13O comunque è stata sostenuta la necessità di trovare strade alternative, perché il rischio
01:18è che alcune imprese non ce la facciano. Abbiamo ascoltato i rappresentanti delle
01:23aziende per spiegarci che in questo momento le aziende gasivore non possono fare meno del gas
01:30perché non possono usare altre fonti di energia in modo economico, ma non riescono a trasferire
01:36gli aumenti del costo del combustibile sui loro clienti e quindi ci sono due strade o riducono
01:43la produzione o chiudono o perdono. Però per perdere non si può andare avanti all'infinito,
01:50quindi questo tema del gas release che era urgente perché ne abbiamo parlato diverse volte è
01:55diventato un'emergenza. Mi sono permesso di fare una battuta, se andiamo avanti così non servono
02:02i dazi di Trump perché ce li stiamo dando da soli con questo costo del gas che è il più caro del
02:10mondo. Il problema è ben chiaro al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica,
02:15ha sottolineato Fabrizio Boschi, Capo Dipartimento Energia, che ha assicurato l'impegno del Ministero
02:22al lavoro su misure di vario genere che diano un sostegno alle imprese. Tra quelle che potrebbero
02:28essere adottate a breve una riguarda proprio la possibilità di ridurre il differenziale di prezzo
02:34per l'Italia. Ci sono delle misure concrete che sono in corso di finalizzazione, già delineate,
02:41che hanno l'obiettivo di evitare che dei quantitativi marginali, per ragioni legate a
02:52costi di logistica fissi, che quindi non avrebbe senso economico di trasformare in variabili,
02:58creino delle barriere tra i mercati europei. Quindi ci sono delle misure già di fatto pronte
03:08da finalizzare che consentono di assicurare il sistema italiano rispetto al differenziale
03:17penalizzante del nostro mercato rispetto ai mercati nord europei. È chiaro che è una misura a questi
03:26livelli di prezzo marginale, però è una misura concreta nell'ambito di quelle implementabili
03:35con orizzonti temporali non immediati, ma comunque relativamente contenuti.