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CortometraggiTrascrizione
00:00Sono Massimo Sestini, faccio il fotoreporter, ho un segno particolare, sono rinato due volte.
00:13Con questa foto, che ritrae un barcone alla deriva con oltre 500 migranti a bordo,
00:18Massimo Sestini ha ottenuto nel 2015 il prestigioso World Press Photo.
00:23Ma sono migliaia i suoi lavori, sempre al limite del possibile,
00:27dove passione e pericolo vanno a braccetto.
00:29Il 25 gennaio 2025, quella che doveva essere un'immersione controllata sotto il ghiaccio del lago di Lavarone,
00:36in Trentino, ha rischiato di trasformarsi in tragedia.
00:40Soccorso e immediatamente rianimato, viene subito trasferito all'ospedale Santa Chiara di Trento,
00:45dove le conseguenze dell'incidente lo costringeranno a combattere di nuovo, questa volta contro una polmonite.
00:53Di quel giorno mi ricordo tutto quello che è successo fino al mio arresto cardiaco.
01:03Quindi mi ricordo l'annegamento, mentre stavo fotografando sotto il ghiaccio del lago di Lavarone.
01:11Mi ricordo la quantità di acqua che stavo ingerendo,
01:14di erogatori che mi sembrava di non riuscire a prendere aria per questa crottica che intanto stava bloccando il mio respiro.
01:22Da quel momento, il momento in cui sono morto, sono stato tirato fuori in pochissimi secondi da questi angeli custodi della guardia costiera,
01:31che devo dire grande fortuna alla loro preparazione, sono riusciti a tirarmi fuori dal ghiaccio in pochissimi secondi.
01:39Mi hanno subito rianimato con un massaggio cardiaco e al trentesimo massaggio cardiaco, quindi alla fine della prima serie,
01:47sono rinvenuto sputando un po' di acqua, un po' di sangue, dicendo ci sono.
01:55I miei ricordi anche lì sono totalmente assenti, ricompaiono nel momento in cui ero disteso in un bar
02:03e stavo contrattando col medico che era a bordo dell'elicottero appena arrivato la mia resa, perché io non volevo venire in ospedale.
02:12Mi sembrava di sentirmi talmente bene che dicevo io in ospedale non ci vengo, non ci vengo, non ci vengo.
02:19Il medico è stato bravissimo perché mi ha fatto capire che il rischio di mortalità era talmente alto che veramente bisognava che venissi.
02:30E meno male perché poi dopo sono rimasto vittima una seconda volta di una gravissima polmunite, motivo per cui ho avuto un coma indotto di qualche giorno in rianimazione.
02:53Il trasporto in elicottero è stato totalmente affittivo,
02:56primo perché io comunque mi sentivo bene, poi perché ormai sono sei mesi che sto lavorando insieme a uno staff di altri fotografi alla realizzazione di un libro sul Trentino,
03:07un libro fotografico, ed io ero stato incaricato di realizzare le fotografie dall'alto del Trentino e quindi volo da mesi su quelli che sono gli elicotteri
03:18che poi sono sempre gli soliti i soccorritori, gli aerosoccorritori, i medici, i piloti e gli specialisti che fanno parte di quella squadra.
03:31Arrivato in ospedale si sono spenti tutti i ricordi completamente, fin quando non verrò rinvenuto ed estubato.
03:40La gratitudine innanzitutto al sistema sanitario Trentino perché è questo ospedale che mi ha tirato fuori dai guai e soprattutto il Trentino.
03:53Il loro lavoro lo fanno per passione, l'ho notato in tutto il personale infermieristico che è veramente giovane, veramente preparato, quindi non giovane, impreparato
04:02e tutti quanti i medici. Oltre a questo ho avuto un'avvicinanza talmente straordinaria da parte di tutto il mondo che ho scoperto che io non conosco ma che mi conosce e che mi vuole bene.
04:18Come ha detto la mia amica Livia Frescobaldi, normalmente è attenzionato così tanto che muore, ma chi rimane in vita,
04:27difficilmente ha avuto un seguito di solidarietà, di forza massimo ce la puoi fare, massimo vai avanti non mollare.
04:38Sto seguendo il giro del mondo di nave Vespucci da quando ho iniziato due anni fa per conto della marina militare dove faremo un libro quando sarà finito il giro del mondo.
04:49Sto dicendo questa cosa perché a bordo della nave, al centro della nave c'è il motto della nave, non chi comincia ma quel che persevera e anche questo è stato uno degli ingredienti che mi hanno tenuto incollato a stringere i denti e andare avanti, bisognava perseverare e non cominciare e basta.
05:20Mi ha raccontato Stefano Karagioff, il direttore della fondazione Brescia Museia, direttore anche del museo di Salta Giulia, quindi a Brescia dove c'è una mia mostra, mi ha detto guarda Massimo devi cominciare a considerare che la tua morte per quell'attimo è una sioma veramente particolare che ti riguarda,
05:42perché hai lavorato per tantissimi anni sui migranti, hai voluto raccontare il dramma delle immigrazioni, hai fatto una fotografia che è iconica dove migliaia migliaia migliaia di migranti sono morti affogati nel meriditerraneo, tu sei stato salvato dal nevegamento, comincia a riflettere su questa sioma perché dovrà farti capire tante cose.
06:12La speranza, un dato di fatto è l'ultimo a morire, la speranza per me è di non cambiare, rifare tutto quello che ho fatto fino adesso, tante persone amiche e anche meno amiche ti dicono adesso datti una calmata, il tuo corpo sta cambiando, l'età sta cambiando, io ho riflettuto su questo, ho la speranza di rimanere Peter Pan tanto quanto lo sono fino adesso.
06:42Musica