• mese scorso
Trascrizione
00:00Entro il 2050 il 16% della popolazione globale avrà oltre 65 anni con un
00:10aumento parallelo di patologie croniche e di fragilità. In risposta alla crescente
00:15complessità clinica di questi pazienti, Maugeri e l'Università di Pavia hanno
00:19dato vita al master di secondo livello in prevenzione, cura e riabilitazione del
00:23paziente fragile con l'obiettivo di formare medici altamente qualificati
00:28nella gestione di una condizione sempre più diffusa che vede la presenza di
00:32malattie croniche complesse, instabilità clinica, politerapia e ridotta
00:37autosufficienza. Il master, nuovo e importante tassello
00:41dell'offerta formativa post laurea dell'Ateneo Pavese, è stato illustrato
00:45all'Istituto Maugeri da un Alexio Magistralis del Presidente dell'Istituto
00:49Superiore di Sanità Rocco Bellantone. Intanto bisogna dire che nasce tutto da
00:55un'adeguata alfabetizzazione, cioè noi dobbiamo sviluppare una cultura sanitaria
01:01che purtroppo oggi in Italia è quasi inesistente. Senza questo nessun
01:07programma di prevenzione può funzionare. Ha spiegato il professore sottolineando
01:13l'importanza dell'apporto delle università e degli istituti clinici a
01:17partire innanzitutto dal formare i formatori, che è qualcosa di
01:22imprescindibile per poter diffondere a tutti i livelli, ma quando dico a tutti i
01:27livelli direi addirittura a partire dalle scuole elementari con la cultura
01:31sanitaria che diventa imprescindibile. Obiettivo del master, che si articola in
01:371500 ore complessive suddivise in cinque moduli, è formare professionisti capaci
01:42di gestire transizioni terapeutiche, polifarmacoterapie e interventi
01:47personalizzati, con un foco su giovani e anziani in linea con le linee guida
01:51dell'OMS. Il percorso formativo, rivolto a laureati in medicina e chirurgia, fornerà
01:57strumenti avanzati per la diagnosi, la gestione e la prevenzione della
02:00condizione di fragilità, con un'attenzione particolare all'uso di nuove tecnologie
02:05e modelli organizzativi sanitari, per garantire la continuità delle cure e il
02:09coordinamento tra i diversi livelli di assistenza, in continuo contatto con
02:13specialisti in diversi ambiti sanitari. I percorsi formativi per noi sono
02:18alla base comunque della nostra attività, in quanto purtroppo, per fortuna,
02:24abbiamo una classe medica con un problema di ricambio generazionale, il
02:28covid ha insegnato che comunque non possiamo aspettare, abbiamo bisogno di
02:33continuamente andare avanti, riuscire a creare una classe medica formata e
02:38soprattutto che risponda ai bisogni dei pazienti, soprattutto in questo caso, come
02:42abbiamo visto con un master sulla fragilità, il nostro contributo è quello di
02:46continuare a formare la classe medica, in modo tale che possa essere a supporto sia
02:49del paziente che del caregiver e anche dal punto di vista sociale. Facendo una
02:53formazione sul campo, sicuramente avranno modo di conoscere
02:59quelle che sono un po' le nostre metodologie di riabilitazione, che ci
03:05portiamo avanti dal 1965 e che continuamente innoviamo, ma siamo sicuri
03:10che queste ricadute, se possono avere, diciamo, degli sfridi da un punto di
03:14vista organizzativo, saranno sicuramente compensate poi da un
03:18accrescimento da parte dei professionisti.

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