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Trascrizione
00:00eravamo partiti da qua, come di solito con la comunità di San Vigilio, ricordiamolo il giorno della partenza
00:11questi treni, questi vagoni orribili preparati per noi erano una cosa incredibile agli occhi di chi veniva dopo la prigione, dopo l'arresto che mi avevano portato qua
00:29e con una violenza inumana di nazisti, di fascisti venivamo caricati su questi treni che prima avevano portato merci e armi
00:46caricati su questi treni, su questi vagoni dove c'era un po' di paia per terra, lo racconto sempre, e un secchio presto riempito perché quando si ha paura
01:02è vero incredibile essere 50, 40, 50 persone in quel vagone e poi dopo il vagone si muove, viene portato di sopra, tutte cose che ormai abbiamo detto tante volte
01:19e comincia questo viaggio verso la morte per la maggior parte di noi, e come si sta in quel treno, cosa ci si dice, i più fortunati pregano, molti piangono
01:40e io mi ricordo perfettamente come stavo appoggiata su una parete del treno stretta a mio papà e lui non sapeva cosa dire, era disperato, era talmente disperato che io cercavo di essere molto meno disperata di lui
02:06per non farlo soffrire ancora di più, e man mano che il treno si muoveva via l'Italia poi l'Austria poi la Germania, guardavamo da quei finestrini schermati questo panorama indiferente
02:25perché ci siamo anche fermati qualche volta in qualche stazione ma nessuno ci ha guardato, nessuno ci ha dato un pezzo di pane, nessuno ci ha dato, e poi il 6 di febbraio il treno rallenta, si vedono Carmarie e Bologna, stazioni sconosciute
02:50e poi il treno si ferma, e si ferma dopo aver passato la stazione bianche di Oswiecim, il treno prosegue ancora un po' e si ferma in quella stazione speciale creata per l'occasione.

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