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CortometraggiTrascrizione
00:00Alessia Pifferi e Chiara Petrolini sono due madri sanguinarie, due diverse facce di una
00:06stessa medaglia. Entrambe hanno ucciso e lasciato morire le loro piccole figlie. Sono due facce
00:13dello stesso abisso che hanno cercato di negare, manipolare per sfuggire alle maglie della
00:19giustizia. Io sono Anna Vagli e questa è Scene. Anatomia di un crimine.
00:30Alessia Pifferi ha condannato sua figlia Diana di soli 18 mesi ad una morte lenta e atroce,
00:40l'ha abbandonata nella sua abitazione in un caldo luglio del 2022, guidata,
00:46spinta non tanto da un impulso omicida ma ad una grave e fredda indifferenza emotiva.
00:53Chiara Petrolini è invece accusata di aver partorito, ucciso e seppellito i suoi due figli
01:01all'interno del giardino della propria abitazione, tutto questo all'insaputo del fidanzato e dei
01:07genitori, in un lasso temporale pari ad un anno di tempo. Anche Chiara Petrolini ha negato prima
01:14di tutto a se stessa la responsabilità che aveva nei confronti di quelle creature che ha messo al
01:19mondo, creature mai volute. Alessia Pifferi e Chiara Petrolini sono animate dallo stesso desiderio,
01:25negare, escludere l'esistenza di quelle creature percepite più come un ostacolo che un dono di Dio.
01:31Alessia Pifferi ha cercato fin dal momento del fermo di far valere una propria incapacità di
01:40intendere e di volere, attraverso una strategia manipolatoria fondata sulla distorzione della
01:47realtà. Ha raccontato di essere stata in passato una bambina incompresa, una bambina con dei deficit
01:54emotivi, ma in realtà il suo piano criminale era ben noto, quello di negare sotto ogni punto di
02:01vista quello che aveva fatto. Persino le recenti intercettazioni in carcere però smentiscono lo
02:07storytelling di Alessia Pifferi. Devo fare la mongoloide, devo fare la scema, così avrebbe
02:14detto all'amantide dell'Abrianza sua compagna Di Cella, sentita dal pubblico ministero e con le
02:20conversazioni intercettate in carcere. Alessia Pifferi non fa altro che continuare a cambiare
02:26e distorgere tutta la narrazione per sfuggire alla pena, quella dell'ergastolo. Si sta svolgendo
02:31infatti in questi giorni il nuovo processo d'appello. Se ci troviamo dunque al secondo
02:39grado di giudizio per quanto riguarda il processo a carico di Alessia Pifferi, per quanto riguarda
02:45Chiara Petrolini, siamo sempre nella fase delle indagini preliminari. Chiara, a differenza di
02:50Alessia, ha costruito fin da subito la propria strategia difensiva su quella che noi ai detti
02:56ai lavori chiamiamo strategia dell'occultamento. Ha fatto passare quei due bambini, è bene
03:02ribadirlo, partoriti ad un anno distanza l'uno dall'altro come un incidente di percorso,
03:07come un qualcosa da cancellare ed eliminare senza lasciare traccia. L'obiettivo di Chiara
03:14Petrolini è stato fin da subito lo stesso, quello di preservare e conservare il proprio
03:20stato sociale, come se fosse l'occasione per mettere la polvere sotto il tappeto. Così ci
03:25ricordano le sue foto a New York. Nelle rispettive strategie Alessia Pifferi e Chiara Petrolini non
03:37hanno mai avuto alcun momento di situazione, mai provato rimorso, ma solo sperimentato una cosa,
03:43la paura, la paura di essere scoperte. Le loro vittime oggi non esistono più, quindi per loro
03:51resta solamente un obiettivo, quello di impedire di andare incontro alla più grave e alle più
03:56gravi delle conseguenze, la pena. Entrambe le donne hanno vissuto la maternità non come un
04:04legame inscindibile, bensì come un macigno, come un peso. Alessia ha abbandonato Diana al suo triste
04:12destino, Chiara invece ha sepolto i suoi due figli ancora prima di vederli sorridere. Due
04:19registe, due manipolatori che hanno cercato di adattare il proprio film all'esito giudiziario.
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