• 2 mesi fa
Milano, 29 gen. (askanews) - Un progetto che parla di identità comune, di dialogo e di unità. Lo studio Migliore+Servetto ha firmato il progetto del Museo Europeo di Schengen e della rivalorizzazione del Battello Princess Marie Astrid II, ragionando in primo luogo sul concetto di confine. "Il confine - ha detto ad askanews Ico Migliore - molto spesso ha un'accezione negativa, quella di separare. Invece il confine può anche unire delle culture diverse e quindi far conoscere quali sono i valori delle diversità: credo che il Museo di Schengen sia improntato su quello. È un viaggio attraverso i valori del confine, attraverso i valori dell'altro".Valori che si traducono nella volontà del museo di essere inclusivo, accessibile e innovativo. "Il Museo di Shenghen - ha aggiunto Mara Servetto - ha la specificità di portare una tematica, non porta una collezione, ha anche degli oggetti, ma di per sé il soggetto dell'esposizione è una tematica quindi è già un museo particolare, è un museo in cui sicuramente la progettazione degli spazi, il design, dell'interfaccia tra questi contenuti il pubblico è determinante per far passare i contenuti stessi. Quindi abbiamo lavorato su una quindicina di installazioni differenti e poi sul nucleo centrale fortemente immersivo, come si direbbe oggi, cioè il Cubo delle bandiere, così lo abbiamo chiamato, lavorando un po' su tutti i sensi all'interno di quella che è la realtà di un'Europa con i confini liberi".Il progetto, realizzato con Karmachina, è dinamico, vuole rendere la sensazione di un'idea viva e pulsante, e si apre allo spazio fluviale. "Il museo - ha concluso Migliore - è costituito a due parti, anche questo è interessante che sono quasi su un confine perché la Mosella è un fiume, sul fiume c'è questa costruzione all'interno della quale ci sarà questo museo che sarà un museo dialogante e poi c'è un battello, questo battello che è il battello su cui è stato firmato l'accordo di Schengen. Anche questo modo di dialogare col pubblico sarà diverso perché si potrà ospitare un luogo che sarà sull'acqua che potrà poi eventualmente muoversi, anzi è preciso che che sia itinerante e dialoghi con il punto fermo che è quello di questo museo. Quindi l'idea è un po' di aprire questi confini e di farli parlare mantenendo l'identità". Che è quella comune di un'Europa cha proprio da Schengen ha deciso di pensarsi diversa, unita e libera.

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00:00Identità comune, dialogo e unità. Lo studio Migliore Servetto ha firmato il progetto del
00:07Museo Europeo di Schengen e della rivalorizzazione del battello Princess Mary Astrid II, ragionando
00:13in primo luogo sul concetto di confine. Il confine molto spesso ha un'accezione negativa,
00:18separare. Invece il confine può essere unire delle culture diverse e quindi far conoscere
00:23quali sono i valori delle diversità. Ecco, credo che il Museo di Schengen sia improntato
00:26su quello. È un viaggio attraverso i valori del confine, attraverso i valori dell'altro.
00:31Valori che si traducono nella volontà del museo di essere inclusivo, accessibile e innovativo.
00:36Il Museo di Schengen ha la specificità di portare una tematica, non porta una collezione anche
00:42degli oggetti ma di per sé il soggetto dell'esposizione è una tematica. Quindi è già
00:48un museo particolare, è un museo in cui sicuramente la progettazione degli spazi,
00:53la progettazione del design, dell'interfaccia tra questi contenuti, il pubblico è determinante
00:59per far passare i contenuti stessi. Quindi abbiamo lavorato su tutta una serie, una quindicina
01:06di installazioni differenti e poi sul nucleo centrale, fortemente immersivo si direbbe oggi,
01:11c'è il cubo delle bandiere, che abbiamo così chiamato, c'è entrare veramente risvegliando,
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01:25confini liberi. Il progetto realizzato con Carmacchina è dinamico, vuole rendere la
01:30sensazione di un'idea viva e pulsante e si apre allo spazio fluviale. Il museo è costituito a due
01:36parti, anche questo è interessante, che sono quasi su un confine perché la Moselle è un fiume,
01:41sul fiume c'è questa costruzione all'interno della quale ci sarà questo museo che veramente
01:46sarà molto dialogante e poi c'è un battello, questo battello che è il battello su cui è stato
01:50firmato l'accordo di Schengen. Anche questo modo di dialogare con il pubblico sarà diverso perché
01:56si potrà ospitare un luogo che sarà sull'acqua, che potrà poi eventualmente muoversi, anzi
02:00ipotizzato che vada in giro, sia un po' itinerante, e diamo un punto fermo che è quello di questo
02:04museo. Quindi l'idea è un po' di aprire questi confini e di farli parlare mantenendo l'identità.
02:09Che è quella comune di un'Europa che proprio da Schengen ha deciso di pensarsi diversa,
02:14unita e libera.

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